
La Biennale Istanbul offre in streaming gratuito oltre 30 film d’artista
Le iniziative di solidarietà in campo cinematografico prolificano, come dimostra la Biennale di Istanbul, che con il suo progetto offre in streaming gratuito sulla piattaforma Vimeo oltre trenta film di artisti che hanno partecipato alle sue precedenti edizioni.
«Nel corso del suo viaggio, lungo trentatré anni, la Biennale di Istanbul ha sempre rintracciato idee fiorenti, emozioni e meraviglie in mezzo a vari cambiamenti e incertezze. In questi momenti in cui riconsideriamo i confini della nostra vita in tutto il mondo, generiamo anche nuovi spazi per rivedere il rapporto con l’ambiente circostante e con noi stessi.
Speriamo che oggi l’arte trovi un raggio d’azione ancora maggiore, e riteniamo che l’immaginazione sia incredibilmente vasta per essere limitata da confini fisici. Per celebrare in questi tempi l’arte in tutte le sue forme, renderemo disponibili online due film d’artista ogni venerdì su base settimanale»
Le opere saranno caricate a coppie ogni venerdì e saranno disponibili alla visione in streaming sul sito ufficiale della biennale turca (ecco la sezione del sito dedicata).
I due film attualmente disponibili in streaming sono The silence of Ani di Francis Alys e Human Less di Elmas Deniz, entrambi del 2015.
Il primo è stato presentato durante la 14ª edizione della Biennale di Istanbul e parla di confini, in particolare di quelli tra Turchia e Armenia. L’autore ha scelto di far parlare il silenzio, rotto solo dal vento che soffia tra l’erba e tra le rovine di una città armena un tempo splendida, Ani, e il canto degli uccelli, in realtà prodotto da lui stesso e da un gruppo di bambini grazie a diversi tipi di richiami. Una panoramica poetica e struggente dove il canto degli uccelli ha una potenza evocativa commovente, poiché piange uno spazio e un tempo che non esistono più, spazzati via dalla furia dell’uomo, celebrando allo stesso tempo la forza della vita.
Il secondo invece, commissionato per il simposio internazionale AlANICA a Vladikavkaz nel marzo 2015, è un montaggio di registrazione dalle telecamere di un drone. All’inizio ammiriamo i paesaggi, ma alla fine arriviamo a mettere in discussione la relazione ambivalente dell’umanità con la natura, nonché i nostri modi di osservare e percepire la stessa. L’occhio, guardando questo straordinario paesaggio naturale, non è né un occhio di uccello né un occhio umano, è meccanico. Mentre guardiamo con timore reverenziale, come se fossimo uccelli che si librano in volo attraverso la successione di paesaggi naturali, il principale intervento artistico nel video è fatto attraverso il testo.
Gli artisti che parteciperanno alla selezione con i loro film sono: Halil Altındere, Francis Alÿs, Volkan Aslan, Ozan Atalan, Alper Aydın, Rossella Biscotti, Kristina Buch, Vajiko Chachkhiani, Jonathas de Andrade, Elmas Deniz, Jonah Freeman & Justin Lowe, Jorge Galindo & Santiago Sierra, Theaster Gates, Suzanne Husky, Pierre Huyghe, Emre Hüner, Rashid Johnson, Georgie Nettell, Armin Linke, Maider López, Basim Magdy, Melvin Moti, Erkan Özgen, Zeyno Pekünlü, Cheng Ran, Mika Rottenberg, Pelin Tan e Anton Vidokle, Kaari Upson, Adrián Villar Rojas e Phillip Zach.
La 16ª edizione della Biennale di Istanbul internazionale si è svolta dal 14 settembre al 10 novembre 2019 con la cura dello scrittore, critico d’arte e curatore francese Nicolas Bourriaud e con i suoi cinquantasei artisti, per un totale di duecentoventi opere esposte, concentrandosi sull’emergenza ecologica che la Terra si trova ad affrontare. La Biennale turca è una mostra d’arte contemporanea, che si tiene ogni due anni a Istanbul dal 1987. La Biennale è organizzata dalla Fondazione Istanbul per la Cultura e le Arti (IKSV) e si propone di creare un punto di incontro tra pubblico e artisti provenienti da differenti culture. È considerata una delle mostre cinematografiche più prestigiose al mondo a fianco di quelle di Venezia, San Paolo e Sydney.
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