
I film del decennio secondo Birdmen
A rotta di collo lungo le sabbie di un deserto infuocato da bolidi assordanti oppure attraverso i meno eclatanti (ma fondamentali) eventi che scandiscono l’adolescenza di un giovane americano, in un eterno presente della durata di dodici anni. Tempus fugit. E anche quando pensiamo di poterne imprimere lo scorrere, nella sincronia tra tempo filmico e tempo reale, nella quotidianità in piano sequenza di un povero cocchiere e della figlia, del tempo non restano che la tirannia e il mistero. Con la stessa vorace tirannia, si conclude così un altro decennio di cinema, particolarmente sentito dalla redazione di Birdmen Magazine perché nel suo arco è nata la rivista. Eccoci allora a fare il punto, con le nostre liste, a giocare con la massima serietà che richiede ogni gioco degno del suo nome. Eccoci a tentare uno sguardo su un decennio che ancora deve fare i conti con quello precedente (Boyhood, Zero Dark Thirty), o che al contrario guarda a una dopo-storia da incubo (Mad Max: Fury Road). Finendo comunque per interrogare il nostro presente. Così affiora, per esempio, un senso di fine incombente che lega molti titoli: Melancholia, Il cavallo di Torino, Mad Max ma anche Blade Runner 2049. Emergono poi le tendenze più nuove, tra la sublime (e puntuale) vuotezza estetizzante di The Neon Demon e lo scardinamento tra fiction e reale del catartico reenactment di The act of killing. Ecco allora i 10 film che ci sono piaciuti maggiormente in questo decennio (2010 – 2019). La top 10 è emersa dall’incrocio delle personalissime classifiche di alcuni redattori. Le trovate tutte più sotto. Buona lettura. Take your time.
– Riccardo Bellini
“IL CAVALLO DI TORINO” (2011), DI BÉLA TARR E ÁGNES HRANITZKY
Ungheria, Francia, Svizzera, Germania e Stati Uniti d’America | 155′
Soggetto: Béla Tarr | Sceneggiatura: Béla Tarr e László Krasznahorkai
“MELANCHOLIA” (2011), DI LARS VON TRIER
Danimarca, Germania, Francia, Svezia e Italia | 135′
Soggetto e sceneggiatura: Lars von Trier
“HOLY MOTORS” (2012), DI LEOS CARAX
Francia e Germania | 115′
Soggetto e sceneggiatura: Leos Carax
“THE ACT OF KILLING” (2012), DI JOSHUA OPPENHEIMER E CHRISTINE CYNN
Norvegia, Danimarca e Regno Unito | 117′
Soggetto e sceneggiatura: Joshua Oppenheimer
“THE MASTER” (2012), DI PAUL THOMAS ANDERSON
Stati Uniti d’America | 138′
Soggetto e sceneggiatura: Paul Thomas Anderson
“ZERO DARK THIRTY” (2012), DI KATHRYN BIGELOW
Stati Uniti d’America e Emirati Arabi Uniti | 157′
Soggetto e sceneggiatura: Mark Boal
“BOYHOOD” (2014), DI RICHARD LINKLATER
Stati Uniti d’America | 165′
Soggetto e sceneggiatura: Richard Linklater
“BIRDMAN O (L’INASPETTATA VIRTÙ DELL’IGNORANZA)”, DI ALEJANDRO GONZÁLEZ IÑÁRRITU (2014)
Stati Uniti d’America | 119′
Soggetto: Alejandro González Iñárritu | Sceneggiatura: Alejandro González Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo
“MAD MAX – FURY ROAD” (2015), DI GEORGE MILLER
Australia e Stati Uniti d’America | 120′
Sceneggiatura: George Miller, Brendan McCarthy e Nico Lathouris
“THE NEON DEMON” (2016), DI NICOLAS WINDING REFN
Francia, Stati Uniti d’America e Danimarca | 117′
Soggetto: Nicolas Winding Refn | Sceneggiatura: Nicolas Winding Refn, Mary Laws e Polly Stenham
WHAT DECADE IS THIS?
Prima di inoltralci nella selva delle classifiche personali, non possiamo nascondere l’affettuoso apprezzamento che nutriamo verso Cahiers du Cinéma per l’inserimento (certamente provocatorio e discutibile) di Twin Peaks #3 (2017) al primo posto della classifica dei migliori film del decennio 2010 – 2019. Nonostante la veste seriale, il capolavoro creato da David Lynch e Mark Frost, per stessa dichiarazione del regista, tradisce un’intenzione intrinsecamente cinematografica: un lungo film in 18 parti. In modo atipico rispetto agli standard seriali, l’autore originario di Missoula dà infatti vita alla struttura a episodi soltanto alla fine, in fase di montaggio, dopo aver girato l’opera integralmente. Non è questa la sede adatta per affrontare tale (incerta) trattazione, ma d’altro canto non è possibile ignorare la potenza visionaria con cui la terza stagione di Twin Peaks ha scosso al contempo il cinema e la serialità televisiva. Non a caso, a conclusione di un viaggio iniziato nel 1990 e terminato 27 anni dopo, nell’autunno del 2017 avevamo dedicato a Twin Peaks #3 e a Lynch (per noi imprescindibile punto di riferimento) la quarta edizione cartacea della nostra rivista.
– Lorenzo Filippo Giardina
CARLO MARIA RABAI
▪ Drive (N. W. Refn, 2011)
▪ Pietà (K. Ki-duk, 2012)
▪ Nightcrawler (D. Gilroy, 2014)
▪ Mad Max – Fury road (G. Miller, 2015)
▪ Nocturama (B. Bonello, 2016)
▪ Good Time (J. e B. Safdie, 2017)
▪ Visages, villages (A. Varda e JR, 2017)
▪ Dogman (M. Garrone, 2018)
▪ The Other Side of the Wind (O. Welles, 2018)
▪ They Shall Not Grow Old (P. Jackson, 2018)
LORENZO DONGHI
▪ Il cavallo di Torino (B. Tarr, 2011)
▪ Melancholia (L. von Trier, 2011)
▪ Zero Dark Thirty (K. Bigelow, 2012)
▪ Neruda (P. Larraín, 2016)
▪ Nocturama (B. Bonello, 2016)
▪ The act of killing (J. Oppenheimer, 2012)
▪ Get out (J. Peele, 2017)
▪ The Rider (C. Zhao, 2017)
▪ Ritratto della giovane in fiamme (C. Sciamma, 2019)
▪ Selfie (A. Ferrente, 2019)
RICCARDO BELLINI
▪ Faust (A. Sokurov, 2011)
▪ Il cavallo di Torino (B. Tarr, 2011)
▪ Nymph()maniac (L. von Trier, 2013)
▪ È difficile essere un dio (A. German, 2013)
▪ Boyhood (R. Linklater, 2014)
▪ Mad Max – Fury road (G. Miller, 2015)
▪ Cemetery of Splendour (A. Weerasethakul, 2015)
▪ Neruda (P. Larraín, 2016)
▪ Blade Runner 2049 (D. Villeneuve, 2017)
▪ The other side of the wind (O. Welles, 2018)
LORENZO FILIPPO GIARDINA
▪ Melancholia (L. von Trier, 2011)
▪ Faust (A. Sokurov, 2011)
▪ Holy Motors (L. Carax, 2012)
▪ The Master (P. T. Anderson, 2012)
▪ The act of killing (J. Oppenheimer, 2012)
▪ Boyhood (R. Linklater, 2014)
▪ Mommy (X. Dolan, 2014)
▪ Il figlio di Saul (L. Nemes, 2015)
▪ The Neon Demon (N. W. Refn, 2016)
▪ The Lighthouse (R. Eggers, 2019)
ANDREA GIANGASPERO
▪ Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti (A. Weerasethakul, 2010)
▪ The Story of Film: an Odissey (M. Cousins, 2011)
▪ Boyhood (R. Linklater, 2014)
▪ The VVitch (R. Eggers, 2015)
▪ The Handmaiden (P. Chan-wook, 2016)
▪ Columbus (Kogonada, 2017)
▪ 24 frames (A. Kiarostami, 2017)
▪ Blade Runner: 2049 (D. Villeneuve, 2017)
▪ An elephant sitting still (Hu Bo, 2018)
▪ Burning (L. Chang-dong, 2018)
GIUSEPPE PREVITALI
▪ Una separazione (A. Farhadi, 2011)
▪ Holy Motors (L. Carax, 2012)
▪ The act of killing (J. Oppenheimer, 2012)
▪ Laurence anyways (X. Dolan, 2012)
▪ Amour (M. Haneke, 2012)
▪ Zero Dark Thirty (K. Bigelow, 2012)
▪ Stray Dogs (T. Ming-liang, 2013)
▪ Only God forgives (N. W. Refn, 2013)
▪ Anomalisa (C. Kaufman e D. Johnson, 2015)
▪ Get out (J. Peele, 2017)
MATTIA NAPOLI
▪ The Raid (G. Evans, 2011)
▪ Una separazione (A. Farhadi, 2011)
▪ The act of killing (J. Oppenheimer, 2012)
▪ Boyhood (R. Linklater, 2014)
▪ Mad Max – Fury road (G. Miller, 2015)
▪ Neruda (P. Larraín, 2016)
▪ Dunkirk (C. Nolan, 2017)
▪ The Florida Project (S. Baker, 2017)
▪ Avengers: Infinity War (A. e J. Russo, 2018)
▪ Burning (L. Chang-dong, 2018)
FRANCESCO COSTANTINI
▪ The Social Network (D. Fincher, 2010)
▪ Melancholia (L. von Trier, 2011)
▪ Il cavallo di Torino (B. Tarr, 2011)
▪ Holy Motors (L. Carax, 2012)
▪ La vita di Adele (A. Kechiche, 2013)
▪ Boyhood (R. Linklater, 2014)
▪ Mad Max – Fury road (G. Miller, 2015)
▪ Il figlio di Saul (L. Nemes, 2015)
▪ Get out (J. Peele, 2017)
▪ Burning (L. Chang-dong, 2018)
CARLOTTA MAGISTRIS
▪ Les amours imaginaires (X. Dolan, 2010)
▪ Melancholia (L. von Trier, 2011)
▪ Habemus Papam (N. Moretti, 2011)
▪ Frances Ha (N. Baumbach, 2012)
▪ Nymph()maniac (L. von Trier, 2013)
▪ Sils Maria (O. Assayas, 2014)
▪ Climax (G. Noé, 2018)
▪ Ricordi? (V. Mieli, 2018)
▪ Pity (B. Makridis, 2018)
▪ Ema (P. Larraín, 2019)
MATTIA CARUSO
▪ Poetry (L. Chang-dong, 2010)
▪ The Tree of Life (T. Malick, 2011)
▪ Faust (A. Sokurov, 2011)
▪ Il cavallo di Torino (B. Tarr, 2011)
▪ Holy Motors (L. Carax, 2012)
▪ A proposito di Davis (J. ed E. Coen, 2013)
▪ Vizio di forma (P. T. Anderson, 2014)
▪ È difficile essere un dio (A. German, 2014)
▪ Mad Max – Fury road (G. Miller, 2015)
▪ First Reformed (P. Schrader, 2017)
LORENZO BOTTA PARANDERA
▪ Boyhood (R. Linklater, 2014)
▪ Holy Motors (L. Carax, 2012)
▪ The Neon Demon (N. W. Refn, 2016)
▪ Parasite (B. Jon-hoo, 2019)
▪ Mad Max – Fury road (G. Miller, 2015)
▪ Melancholia (L. von Trier, 2011)
▪ Zero Dark Thirty (K. Bigelow, 2012)
▪ Birdman or (The unexpected virtue of ignorance) [A. G. Iñárritu, 2014]
▪ Il filo nascosto (P. T. Anderson, 2017)
▪ Suspiria (L. Guadagnino, 2018)
ANDREA BRANDOLINI
▪ Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti (A. Weerasethakul, 2010)
▪ The Tree of Life (T. Malick, 2011)
▪ Reality (M. Garrone, 2012)
▪ La grande bellezza (P. Sorrentino, 2013)
▪ Moebius (K. Ki-duk, 2013)
▪ Mad Max – Fury road (G. Miller, 2015)
▪ The Lobster (Y. Lanthimos, 2015)
▪ The Revenant (A. G. Iñárritu, 2015)
▪ Dunkirk (C. Nolan, 2017)
▪ Parasite (B. Joon-ho, 2019)
FRANCESCO GAMBERINI
▪ Il cavallo di Torino (B. Tarr, 2011)
▪ The Tree of Life (T. Malick, 2011)
▪ Holy Motors (L. Carax, 2012)
▪ La grande bellezza (P. Sorrentino, 2013)
▪ La storia della principessa splendente (I. Takahata, 2013)
▪ Whiplash (D. Chazelle, 2014)
▪ Birdman or (The unexpected virtue of ignorance) [A. G. Iñárritu, 2014]
▪ Boyhood (R. Linklater, 2014)
▪ The VVitch (R. Eggers, 2015)
▪ Mad Max – Fury road (G. Miller, 2015)
BENEDETTA PALLAVIDINO
▪ The Tree of Life (T. Malick, 2011)
▪ Melancholia (L. von Trier, 2011)
▪ Holy Motors (L. Carax, 2012)
▪ Frances Ha (N. Baumbach, 2012)
▪ La grande bellezza (P. Sorrentino, 2013)
▪ Birdman or (The unexpected virtue of ignorance) [A. G. Iñárritu, 2014]
▪ Gone girl (D. Fincher, 2014)
▪ The Neon Demon (N. W. Refn, 2016)
▪ Il filo nascosto (P. T. Anderson, 2017)
▪ Visages, villages (A. Varda e JR, 2017)
STEFANO BRESCIANI
▪ The Master (P. T. Anderson, 2012)
▪ The Wolf of Wall Street (M. Scorsese, 2013)
▪ Only God forgives (N. W. Refn, 2013)
▪ The Grand Budapest Hotel (W. Anderson, 2014)
▪ The VVitch (R. Eggers, 2015)
▪ The Lobster (Y. Lanthimos, 2015)
▪ The Hateful Eight (Q. Tarantino, 2015)
▪ Get out (J. Peele, 2017)
▪ First Reformed (P. Schrader, 2017)
▪ Mandy (P. Cosmatos, 2018)
MATTEO MARESCALCO
▪ The Social Network (D. Fincher, 2010)
▪ Drive (N. W. Refn, 2010)
▪ The Tree of Life (T. Malick, 2011)
▪ Argo (B. Affleck, 2012)
▪ La grande bellezza (P. Sorrentino, 2013)
▪ Inside out (P. Docter, 2015)
▪ La La Land (D. Chazelle, 2016)
▪ Arrival (D. Villeneuve, 2016)
▪ Get out (J. Peele, 2017)
▪ Call me by your name (L. Guadagnino, 2017)
KABIR YUSUF ABUKAR
▪ Whiplash (D. Chazelle, 2014)
▪ Mommy (X. Dolan, 2014)
▪ The Grand Budapest Hotel (W. Anderson, 2014)
▪ The Tribe (M. Slabošpyc’kyj, 2014)
▪ The Hateful Eight (Q. Tarantino, 2015)
▪ The Lobster (Y. Lanthimos, 2015)
▪ Swiss Army Man (D. Kwan e D. Scheinert, 2016)
▪ Lean on Pete (A. Haigh 2017)
▪ Loveless (A. Zvjagincev, 2017)
▪ Hereditary (A. Aster, 2018)
STELLA CIVARDI
▪ The Social Network (D. Fincher, 2010)
▪ Reality (M. Garrone, 2012)
▪ La grande bellezza (P. Sorrentino, 2013)
▪ Birdman or (The unexpected virtue of ignorance) [A. G. Iñárritu, 2014]
▪ Torneranno i prati (E. Olmi, 2014)
▪ La corrispondenza (G. Tornatore, 2016)
▪ Happy end (M. Haneke, 2017)
▪ Santiago, Italia (N. Moretti, 2018)
▪ Capri-Revolution (M. Martone, 2018)
▪ Parasite (B. Joon-ho, 2019)
NICOLÒ VILLANI
▪ The Avengers (J. Whedon, 2012)
▪ Boyhood (R. Linklater, 2012)
▪ Birdman or (The unexpected virtue of ignorance) [A. G. Iñárritu, 2014]
▪ Star Wars – The Force awaken (J. J. Abrams, 2015)
▪ Inside out (P. Docter, 2015)
▪ The Hateful Eight (Q. Tarantino, 2015)
▪ Dunkirk (C. Nolan, 2017)
▪ Call me by your name (L. Guadagnino, 2017)
▪ The Favourite (Y. Lanthimos, 2018)
▪ Spider-Man – Into the Spider-Verse (B. Persichetti, P. Ramsey e R. Rothman, 2018)
FABIO BAZZANO
▪ Inception (C. Nolan, 2010)
▪ Melancholia (L. von Trier, 2011)
▪ Spring Breakers (H. Korine, 2012)
▪ Under the skin (J. Glazer, 2013)
▪ The Neon Demon (N. W. Refn, 2016)
▪ Arrival (D. Villeneuve, 2016)
▪ Nocturnal animals (T. Ford, 2016)
▪ A ghost story (D. Lowery, 2017)
▪ Joker (T. Phillips, 2019)
▪ Parasite (B. Joon-ho, 2019)
ELISA TORSIELLO
▪ The Social Network (D. Fincher, 2010)
▪ The Master (P. T. Anderson, 2012)
▪ Frances Ha (N. Baumbach, 2012)
▪ Gravity (A. Cuarón, 2013)
▪ A proposito di Davis (J. ed E. Coen, 2013)
▪ Whiplash (D. Chazelle, 2014)
▪ Ex Machina (A. Garland, 2015)
▪ Mad Max – Fury road (G. Miller, 2015)
▪ La La Land (D. Chazelle, 2016)
▪ Arrival (D. Villeneuve, 2016)
Dal 2015 Birdmen Magazine raccoglie le voci di cento giovani da tutta Italia: una rivista indipendente no profit – testata giornalistica registrata – votata al cinema, alle serie e al teatro (e a tutte le declinazioni dell’audiovisivo). Oltre alle edizioni cartacee annuali, cura progetti e collaborazioni con festival e istituzioni. Birdmen Magazine ha una redazione diffusa: le sedi principali sono a Pavia e Bologna
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