
Le migliori serie TV del 2018
In tempi di bilanci, Birdmen propone una rassegna delle migliori serie TV del 2018. Una prima proposta di tredici titoli distintisi come prodotti di indiscutibile merito; a seguito, la segnalazione ulteriore di cinque serie, menzionati speciali per coerenza di genere, importanza di produzione e molto altro. La proposta non tiene conto della distinzione tra nuova stagione e nuova serie TV. I titoli sono presentati in ordine sparso.
A CURA DI RICCARDO BELLINI, DAVIDE CIOFFRESE, GIORGIA GIULIA GAMBERINI, ANDREA GIANGASPERO, SANDRA INNAMORATO, DEMETRIO MARRA, MATTIA NAPOLI, CHIARA PANEDIGRANO, GIUSEPPE PREVITALI, CARLO MARIA RABAI E NICOLO’ VILLANI
IL METODO KOMINSKY
Creatore: Chuck Lorre | Anno: 2018 – in produzione | Casa di produzione: Warner Bros. Television; Netflix | Distribuzione: Netflix
Il metodo Kominsky di Chuck Lorre – autore, tra le tante cose, della popolarissima The Big Bang Theory – è una breve serie televisiva con al centro il rapporto fra Sandy Kominsky (Michael Douglas, fresco di Golden Globe per miglior attore in una serie commedia), e Norman Newlander (Alan Arkin). Sandy è un attore reinventatosi insegnante di recitazione; Norman l’agente di lui, che non gli procura un lavoro da una vita. L’aging è l’elemento principale di comicità e tragicità, e così i poli si riconoscono nella morte (come fantasma della propria morte e come crollo e sparizione progressivi di un mondo) e nella malattia, la quale rende difficilissima persino l’azione più semplice, per esempio urinare. Al centro, la mancanca, traumatica o meno, anche come assenza di scopo. Tra i personaggi secondari anche la popolarissima Lisa Edelstein in Phoebe, la figlia di Norman, in un ruolo decisamente opposto (a livello di personalità) rispetto a quello interpretato in Dr. House. La serie ha vinto il Golden Globe per miglior serie commedia o musicale. Clicca qui per leggere la recensione completa. Clicca qui per vedere il trailer. D. Marra
ATLANTA
Creatore: Donald Glover | Anno: 2016 – in corso | Casa di produzione: RBA; 343 Incorporated; MGMT. Entertainment; FXP |Distribuzione: 20th Television
Nella seconda stagione della serie creata e interpretata da Donald Glover si confermano tutte gli elementi che avevano reso la prima stagione di Atlanta uno dei prodotti televisivi, comedy e non, più visionari e acuti nel panorama. Undici cortometraggi da mezz’ora per narrare le peripezie di Earn e di suo cugino Alfred “Paper Boi”, astro nascente della scena rap di Atlanta, passando dall’horror satirico con echi lynchiani a riflessioni surreali sull’identità afroamericana nell’era dei social. A emergere un tema centrale: nell’America di Donald Glover se hai la pelle nera non sono concessi errori. Come canta il suo alter ego musicale, Childish Gambino, This is America, don’t catch you slippin’ up. Clicca qui per vedere il trailer. M. Napoli
BOJACK HORSEMAN
Creatore: Raphael Bob-Waksberg | Anno: 2014 – in produzione | Casa di produzione: Netflix | Distribuzione: Netflix
«Se di questa amicizia hai capito che dovresti stare bene con te stesso così come sei, non credo che questo rapporto faccia bene a nessuno dei due». Così, nella quinta stagione di BoJack Horseman, Diane ricorda a BoJack che i buoni amici, così come le buone serie, non dovrebbero lasciarci crogiolare nell’accettazione dei nostri difetti, quanto piuttosto spingerci a migliorare noi stessi con fatica e determinazione. Spesso con dolore. La serie d’animazione creata da Raphael Bob-Waksberg rimane infatti un insostituibile vademecum tanto contro i vuoti cinismi quanto contro il romanticismo più ricattatorio, di cui pullulano vita e finzione. Vita e finzione che in questa stagione raggiungono una tragica – e tutt’altro che eroica – sovrapposizione, per ribadire con rinnovata autenticità l’importanza della scelta e del cambiamento contro le false morali e i falsi modelli. BoJack Horseman si riconferma uno dei prodotti più profondi ed emozionanti dell’attuale panorama seriale. Clicca qui per leggere il nostro articolo cartaceo (pp. 16-17). Clicca qui per vedere il trailer. R. Bellini
ATYPICAL
Creatore: Robia Rashid | Anno: 2017 – in produzione | Casa di produzione: Exihibit A, Weird Brain, Inc.; sony Pictures Television | Distribuzione: Netflix
Con la seconda stagione, Atypical si riconferma come comedy commovente e sorprendente, il cui punto di forza sta nella comprensione che mostra ai suoi personaggi. In questa stagione, Sam, teenager con la Sindrome di Asperger, dovrà affrontare difficili cambiamenti: l’iscrizione all’università, la separazione dei genitori, il trasferimento della sorella a un’altra scuola. Troverà il supporto di vecchie e nuove amicizie e di un gruppo di studenti, che, come lui, sono affetti da sindrome autistica. Inaspettatamente, la serie si concentra molto su Casey, la sorella di Sam, e sul complicato rapporto con la sua nuova amica Izzie. Nonostante lo spazio dedicato a questa coinvolgente sottotrama, la stagione riesce a mantenere la sua coerenza grazie alle consuete metafore con il mondo animale dell’Antartide, tramite le quali Sam riesce a comprendere il mondo che lo circonda. Clicca qui per leggere la recensione alla prima stagione. Clicca qui per vedere il trailer. C. Panedigrano
THE AMERICANS
Creatore: Joe Weisberg |Anno: 2013 – 2018 | Casa di produzione: Amblin Entertainment; Fox Television Studios; FX Productions | Casa di distribuzione: FX
Lo scorso giugno, con una sesta stagione riuscitissima, la spy story definitiva The Americans è giunta al suo atto conclusivo. Se da una parte in questa stagione l’opera di Joe Weisberg ha inteso amplificare esponenzialmente e in maniera al tempo stesso equilibratissima l’attenzione da volgere al quadro politico, in particolare alla spinosa controversia che ha visto la Russia mettere potenzialmente a repentaglio i già precari rapporti di pace con gli Stati Uniti nei primi anni del governo Gorbachev, d’altra parte la parabola personale e familiare di Philip (Matthew Rhys) ed Elizabeth Jennings (Keri Russell), spie legate al KGB russo e da oltre vent’anni sotto copertura a Washington, riesce a compiere una traiettoria persino più ampia, risolvendosi con una coerenza narrativa e formale che combina la freddezza glaciale di un dramma estraneo ai facili sentimentalismi da lieto fine e la trepidazione calda di un coinvolgimento emotivo mai
saturo. Matthew Rhys e Keri Russell a ragione sono stati candidati a migliori attori protagonisti ai prossimi Golden Globe, e la serie ha vinto come miglior Drama. L’epopea silenziosa dei Jennings si rivela il trionfo di un prodotto che, attraverso il meticoloso pazientare su più livelli e per più anni dei suoi autori, ci restituisce forse uno tra i finali più riusciti della storia della televisione. Clicca qui per vedere il trailer. A. Giangaspero
BETTER CALL SAUL
Creatore: Vince Gilligan; Peter Gould | Anno: 2015 – in produzione | Casa di produzione: Sony Pictures Television | Distribuzione: Netflix
Già provvidenzialmente confermata per la sua quinta (ultima?) stagione, Better Call Saul ci ha regalato una quarta stagione di (nessun dubbio) altissimo livello. Jimmy McGill (Bob Odenkirk) ha continuato a percorrere la strada che farà di lui Saul Goodman, l’avvocato del crimine: una trovata al limite della legalità e una pessima scelta di abbigliamento alla volta. Il prequel di Breaking Bad, forse, non potrà competere per intensità con la discesa nelle tenebre di Walter “Heisenberg” White, illustrata nella serie madre dalla grande performance di Bryan Cranston (tra i pochi grandi assenti dello spin-off). La maestria con cui esso è arrivato a sfruttare strumenti cari a Breaking Bad, tuttavia, è ineguagliata. Sequenze musicali smaliziate, montaggi fantasiosi e dettagli irrilevanti fattisi prìncipi della scena: elementi distintivi di un universo narrativo unico, una Albuquerque viva come poche altre cittadine televisive. Clicca qui per vedere il trailer. D. Cioffese
THE ROMANOFFS
Creatore: Matthew Weiner | Anno: 2018 – In produzione | Casa di produzione: Weiner Bros; Picrow; Amazon | Distribuzione: Amazon
Quale sarebbe stato il futuro di Matthew Weiner dopo Mad Men? Ogni sforzo immaginativo sarebbe stato inconcludente. La serie su Don Draper e il mondo pubblicitario americano è già da tempo salda nell’Olimpo televisivo. Dopo il suo primo romanzo, Heather, prima di tutto (Einaudi, 2018), Weiner si è gettato nell’ideazione, nella scrittura e nella direzione di The Romanoffs, una serie antologica sui discendenti (presunti) dei Romanoffs, la famiglia reale russa trucidata dai bolscevichi. Il cast d’eccezione comprende fra i tanti Aaron Eckhart, Kerry Bishé, Christina Hendricks e John Slattery (questi ultimi già in Mad Men). Al centro della narrazione non una qualche intenzione politica (aristocratica o meno) ma le possibilità dei rapporti umani, familiari e sentimentali, considerando la difficoltà, tradizione vuole, del carattere dell’ultima casata reale russa. Quanto ai topoi abitualmente frequentati da Weimer, quello del tradimento è centrale, potremmo dire ossessivo. La puntata terza, in grande misura meta-cinematografica, è crocevia perché qualcosa si perde e qualcosa s’acquista: tra gli acquisti fondamentale è l’atmosfera – in realtà più di un’atmosfera perché è in tutto la ragione di fondo, il senso primordiale che informa il fil rouge della serie, così debole apparentemente e così distante dalle abitudini di Weiner. Clicca qui per leggere la recensione completa. D. Marra
ADVENTURE TIME
Creatore: Pendleton Ward| Anni: 2010 – 2018 (episodio pilota nel 2007) | Case di produzione: Cartoon Network Studios; Frederator Studios | Distribuzione: Warner Bros. Television; Cartoon Network
Prima o poi doveva arrivare, ma non è mai facile affrontare la fine di qualcosa, soprattutto se quel qualcosa ha così fortemente influenzato l’immaginario collettivo contemporaneo. Adventure Time è proprio quel tipo di indefinibile “qualcosa” che si pensava non avrebbe mai avuto fine. In onda dal 2010, lo show di Cartoon Network ha rappresentato una visione alternativa sulla realtà, un mondo solo superficialmente fiabesco e bambinesco con la sua – tutta sua – grandissima capacità di celare dietro all’innocenza dei dialoghi e delle situazioni una stratificazione spesso polemica (e politica), spesso vietata ai minori ma mai inelegante, sempre divertente. Il 2018 è stato l’anno della decima e ultima stagione, del 283esimo episodio, dell’ultima tappa del bellissimo viaggio fantasy-distopico-fantascientifico-digitale-medievale-glucidico-nerd-equalsiasialtracosa di Finn & Jake. Un viaggio che potete intraprendere quando volete. E in fondo ci siete già dentro: non è, infatti, la realtà di oggi, già un miscuglio eterogeneo di cose disparate che solo con la fantasia e la magia possiamo tenere insieme? Clicca qui per vedere il trailer. C. M. Rabai
OZARK
Creatore: Bill Dubuque; Mark Williams| Anno: 2017-– in produzione | Casa di produzione: | Distribuzione: Aggerate Films; Media Rights Capital; Zero Gravity Management; Headhunter Films Man; Woman & Child Productions
Nonostante una prima stagione non a pieno convincente (soprattutto per delle scelte ingenue e forse anche per la schiera foltissima di prodotti del “genere” della crime story su cartelli e spacciatori) la seconda stagione di Ozark, con Jason Bateman (Martin Birde) e Laura Linney (Wendy Birde) si rivela stupefacente: quella che sembrava semplicemente una storia di riciclaggio (interessante, di per sé, il focus su uno dei movimenti più significativi del commercio di Droga), diviene intreccio di storia individuale, familiare e soprattutto rituale, a causa di un luogo – il lago delle Ozark – che fuori stagione è quasi antico, pre-tecnologico, collo spettro dominante attorno al colore blu dell’acqua. Grandissima l’ascesa di Wendy a controbilanciare lo strapotere clientelare degli Snell e di Wilkes. Non mancano intrusioni da parte dei servizi segreti e del cartelli messicani vari ed eventuali. Clicca qui per vedere il trailer. D. Marra
THE MARVELOUS MRS. MAISEL
Creatore: Amy Sherman-Palladino | Anno: 2017 – in produzione | Casa di produzione: Dorothy Parker Drank Here Productions; Amazon studios | Casa di distribuzione: Amazon Video
Forte del titolo di “Miglior serie comedy” ricevuto sia agli Emmy, che ai Golden Globes, che ai Critics’ Choice Awards, The Marvelous Mrs. Maisel torna a stupire e divertire con una seconda stagione che, se possibile, è ancora più riuscita della prima. Amy Sherman-Palladino è ormai nota per la comicità dei suoi dialoghi dal ritmo serrato, che già avevano fatto la fortuna di Una mamma per amica, ma la sua maestria sta soprattutto nel raccontare, con una sana dose di umorismo, i rapporti tra i vari personaggi, il loro mondo interiore. Se il focus della prima stagione era tutto sulla protagonista, Midge, e sulla sua trasformazione da casalinga ebrea a stand-up comedian, la seconda stagione viene arricchita dalle storie e dal punto di vista dei personaggi secondari, creando un intreccio esilarante e coinvolgente. Rachel Brosnahan ha difatti vinto agli ultimi Golden Globe come miglior attrice in una comedy. Clicca qui per vedere il trailer. C. Panedigrano
A VERY ENGLISH SCANDAL
Creatore: John Preston | Anno: 2018 | Casa di produzione: Sony Pictures Television; Blueprint Pictures | Distribuzione: BBC One
Tratta dall’omonimo romanzo di John Preston, la miniserie in tre parti A Very English Scandal è la perfetta messa in forma di come tutte le contraddizioni della politeness britannica creino un cortocircuito inesorabile una volta che questa diventa filtro di uno scandalo pubblico. Russell T. Davies tesse le fila di un mosaico narrativo fatto di dialoghi serrati e dalla sonorità sublime, muovendo sulla scena le maschere sapientemente indossate da un inaspettato Hugh Grant e da un sempre credibile Ben Whishaw (vincitore ai Golden Globe come miglior attore non protagonista). In un’epoca, la nostra, in cui il bio-drama sembra essere tornato una moda, questo gioiello di sole tre ore sintetizza non tanto un evento o delle vite, ma l’esatto contesto percettivo in cui la vicenda si è svolta: in pratica il titolo dice tutto, nella sua semplice esattezza. Clicca qui per leggere la recensione completa. Clicca qui per vedere il trailer. N. Villani
L’AMICA GENIALE
Creatore: Saverio Costanzo | Anno: 2018 – in produzione | Casa di produzione: Rai Fiction; HBO; TIMvision; Wildside; Fandango; Umedia | Distribuzione: Rai Fic; HBO; TIMvision; Wildside; Fandango; Umedia
Adattamento per il piccolo schermo del primo dei romanzi di Elena Ferrante, L’amica geniale, scritta e diretta da Saverio Costanzo, porta con sé non poche aspettative. Ambientata nella Napoli degli anni 50, la storia di Lenù e Lila (bravissime le piccole Elisa Del Genio e Ludovica Nasti) è un affresco, con piccole e sparse sbavature, di vite singole e corali. Tutte storie su una povertà che è dappertutto, e che, come un’oscura figura mostruosa, sembra perire grazie al “genio” e tornare poi dietro ogni angolo. L’attenta regia sa rendere bene lo spirito ribelle al rione di Lenù e Lila, e altrettanto bene la misteriosa tensione, che tutto muove, tra ciò che è spaventoso e ciò che è attraente. Clicca qui per vedere il trailer. S. Innamorato
SHARP OBJECTS
Creatore: Marti Noxon | Anno: 2018 | Casa di produzione: Crazyrose, Fourth Born; Blumhouse Television; Tiny Pyro; Entertainment One | Distribuzione: HBO
Sharp Objects è la mini-serie thriller diretta da Jean-Marc Vallée – candidato agli Oscar con Dallas Buyers Club e regista dell’acclamata serie Big Little Lies – incentrata sul ritorno a casa della reporter investigativa Camille Preaker (Amy Adams) per indagare sull’efferato omicidio di due ragazzine. La serie tuttavia non si esaurisce nella detective story, ma percorre anche la parabola psicologica della sua protagonista, costretta a confrontarsi con i fantasmi del proprio passato e con la gelida madre Adora (Patricia Clarkson). Camille ci viene svelata attraverso i suoi ricordi, che affiorano sullo schermo frammentati ed incompleti, dando vita ad un thriller insolitamente lento ma dal montaggio serrato e a tratti quasi allucinato. Clicca qui per leggere la recensione completa. Clicca qui per vedere il trailer. G. Gamberini
Menzioni speciali
THE TERROR
Creatore: David Kajganich| Anno: 2018 | Case di produzione: AMC Studios; Scott Free Productions; Entertainment 360; EMJAG Productions | Distribuzione: AMC; Amazon Prime Video
Se vi è piaciuto Alle montagne della follia di H. P. Lovecraft, se siete rimasti ipnotizzati da I Canti di Hyperion di Dan Simmons, se avete vissuto grandi avventure sul mare grazie a Cecil Scott Forester e Patrick O’Brian e, ancora, se siete alla ricerca di sinistre, oscure paure vicine al primo Alien, siete capitati sulla serie giusta. The Terror, tratta da un romanzo di Dan Simmons ispirato a una storia vera, è la storia di due navi alla ricerca del mitico passaggio a nord-ovest. Due navi presto intrappolate tra i ghiacci del circolo polare artico, costrette a fare i conti con temperature inumane, equipaggi in crisi e oscure minacce dall’origine sconosciuta. Insomma, due navi, la Erebus e la Terror, alle prese con… il terrore, incomprensibile, sovrannaturale. L’ambientazione ottocentesca permette di indugiare nel piacere dei costumi, della ricostruzione filologica dei ponti e degli alberi. L’artico offre la scusa per inquadrature splendide. Clicca qui per vedere il trailer. C. M. Rabai
IL MIRACOLO
Creatore: Niccolò Ammaniti | Anno: 2018 – in produzione | Casa di produzione: Sky Italia; Wildiside; Arte France; Kwaï | Distribuzione: Sky Atlantic
Il Miracolo è l’ambizioso tentativo di Niccolò Ammaniti di sintetizzare surrealismo narrativo, denuncia sociale e linguaggio tecnicoquality in un racconto esplicitamente pensato per il ristretto, ma fedele, pubblico di Sky. Prendendo le mosse da un evento che ricalca uno dei più classici esempi di folklore italiano, a metà tra il religioso e la superstizione, il muto miracolo di una madonnina che piange sangue senza possibile spiegazione scientifica mette di fronte ai protagonisti della serie (tra cui spiccano due ineccepibili Guido Caprino e Tommaso Ragno) e agli spettatori stessi le conseguenze di scelte politiche e di vita davanti alle quali persino Dio non può che dare un silente e immobile sguardo. Nessuna vita narrata resta immutata dall’incontro col miracolo, e questa sembra essere l’ambizione di fondo del racconto stesso. Clicca qui per leggere la recensione completa. Clicca qui per vedere il trailer. N. Villani
THE HAUNTING OF HILL HOUSE
Creatore: Mike Flanagan | Anno: 2018 | Casa di produzione: Amblin Television; FlanaganFilm; Paramount Television | Distribuzione: Netflix
Una delle migliori serie horror dell’anno, The Haunting of Hill House è il nuovo adattamento dell’omonimo (e iconico) romanzo di Shirley Jackson (come già aveva fatto Robert Wise con Gli invasati). Ripercorrendo temi topici del genere (la casa maledetta, i poteri medianici, il trauma che riaccende il passato) il regista Mike Flanagan costruisce una narrazione in due tempi, portati progressivamente a confondersi e sovrapporsi. Elegante nella regia e basata sul montare progressivo di una tensione che diviene col tempo incontrollabile, la serie lavora con intelligenza su istanze archetipiche per tratteggiare il ritratto di un microcosmo al collasso. Clicca qui per leggere la nostra recensione. Clicca qui per vedere il trailer. G. Previtali
BABY
Creatore: Antonio Le Fosse; Giacomo Mazzariol; Marco Raspanti; Romolo Re Salvador; Eleonora Trucchi | Anno: 2018 – in produzione | Casa di produzione: Fabula Pictures | Distribuzione: Netflix
Ispirata ai fatti di cronaca legati alle baby squillo dei Parioli, Baby è una serie dirompente, una ventata d’aria fresca nel panorama seriale italiano, per molti motivi. Innanzitutto, perché è un teen drama, genere poco sviluppato in Italia, poi perché è una delle poche serie Netflix prodotte nel nostro Paese e infine perché è scritta da un collettivo di giovanissimi sceneggiatori. Nonostante alcuni punti di debolezza (tra cui la banalità di alcuni dialoghi e la mancanza di un cliffhanger di fine stagione) la serie presenta anche tanti punti di forza, soprattutto nella rappresentazione convincente del mondo degli adolescenti dei Parioli e nell’intelligente utilizzo dei social all’interno della trama. Notevoli sono anche le interpretazioni dei giovani attori, che danno voce ai personaggi di questa serie con estrema naturalezza. Clicca qui per guardare il trailer. C. Panedigrano
SANTA CLARITA DIET
Creatore: Victor Fresco | Anno: 2017 – in produzione | Casa di produzione: Kapital Entertainment; KatCo; Flower Films | Distribuzione: Netflix
La seconda stagione di Santa Clarita Diet, comedy grottesca su base horror, conferma e rilancia ciò che di buono (ed essenzialmente esilarante) è stato fatto nella prima. La serie potrebbe essere il prequel spassosissimo di ogni possibile (e dato) prodotto sui morti viventi, con una Drew Barrymore (Sheila Hammond) in forma eccellente a guidare la squadra. Persino l’evemerismo viene tenuto in considerazione come punto d’arrivo di una banale cenetta a base di pepata di cozze (fossimo in Italia) – più probabilmente un’insalatona di frutti di mare. Da sottolineare l’ottima prova di Timothy Olyphant in Joel Hammond, Liv Ewson in Abby Hammond e Skyler Gisondo in Eric Bemis. Clicca qui per leggere la recensione completa. Clicca qui per vedere il trailer. D. Marra
Molte delle serie segnalate hanno vinto o erano candidate ai Golden Globe. Clicca qui per leggere il nostro articolo riepilogativo.
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