
I 20 registi del futuro secondo Bong Joon-ho
Bong Joon-ho, regista dell’anno che con il suo Parasite ha fatto incetta di premi alla notte degli Oscar battendo ogni record e ogni aspettativa, nel suo discorso di accettazione del premio aveva parlato di come abbia studiato Martin Scorsese durante i suoi anni di formazione registica. Ora è proprio il regista sudcoreano a tracciare la lista delle promesse nel campo della regia che a suo avviso lasceranno il segno nel futuro del cinema – e che certamente studieranno e stanno studiando il lavoro dell’acclamato autore. In occasione del 20° anniversario della sua carriera registica, Bong Joon-ho firma così come guest editor l’edizione di febbraio della rivista cinematografica britannica Sight and Sound, selezionando i suoi personali 20 registi emergenti che maggiormente riusciranno a modellare la scena cinematografica internazionale nei prossimi anni.
Così scrive nell’introduzione:
«Siamo nel 2020, una cifra che sembra venire da un film di fantascienza. Non intendo menzionare questi venti registi per il puro gusto di discutere del futuro del cinema. Vorrei semplicemente discutere dei film che hanno già creato. Ma alla fine, sarà comunque come riflettere sul futuro del cinema. Vedendo il secondo film di Wong Kar Wai, Days of Being Wild (1990), potevamo già sognare In the Mood for Love (2000). Guardando Blood Simple – Sangue facile (1985) dei Fratelli Coen, avremmo potuto già immaginare Non è un paese per vecchi (2007), che arrivò vent’anni dopo.
Quindi cosa possiamo aspettarci che faranno nei prossimi vent’anni i venti registi che elenco?
Le visioni incontenibili di Midsommar, l’oceano buio pesto che incontra lo sguardo fisso di Asako I & II, la bellezza di The Lighthouse, che emette una luce in bianco e nero oltre l’oceano, il chiacchericcio infinito dei bambini nei film di Yoon Gaeun, l’incredibile miracolo cinematografico che è Lazzaro Felice. Quale futuro suggeriscono questi film sui loro registi? Una cosa è certa: che continueranno a girare film.
— BJH»
Bong Joon-ho nella sua lista cita talenti contemporanei del cinema horror come Jordan Peele (Scappa – Get out, Noi), Jennifer Kent (Babadook) e Ari Aster (Hereditary – Le radici del male, Midsommar – Il villaggio dei dannati); registi in rampa di lancio come Robert Eggers (The Lighthouse), Chloè Zaho (autrice del prossimo film Marvel The Eternals), Alma Har’el (Honey Boy) e Mati Diop (Atlantics); documentaristi come Kirsten Johnson (Cameraperson) e, per il nostro orgoglio, gli italiani Pietro Marcello (in ascesa con la pellicola Martin Eden, con protagonista il premiato Luca Marinelli) e Alice Rohrwacher (Corpo celeste, Le meraviglie, Lazzaro felice, per quest’ultimo premiata a Cannes nel 2018).
Di seguito la lista completa dei venti cineasti, stilata da Bong Joon-ho:
- Ali Abbasi
- Ari Aster
- Bi Gan
- Jayro Bustamante
- Mati Diop
- Robert Eggers
- Rose Glass
- Hamaguchi Ryusuke
- Alma Har’el
- Kirsten Johnson
- Jennifer Kent
- Oliver Laxe
- Francis Lee
- Pietro Marcello
- David Robert Mitchell
- Jordan Peele
- Jennifer Reeder
- Alice Rohrwacher
- Yoon Gaeun
- Chloé Zhao
Dal 2015 Birdmen Magazine raccoglie le voci di cento giovani da tutta Italia: una rivista indipendente no profit – testata giornalistica registrata – votata al cinema, alle serie e al teatro (e a tutte le declinazioni dell’audiovisivo). Oltre alle edizioni cartacee annuali, cura progetti e collaborazioni con festival e istituzioni. Birdmen Magazine ha una redazione diffusa: le sedi principali sono a Pavia e Bologna
Aiutaci a sostenere il progetto e ottieni i contenuti Birdmen Premium. Associati a Birdmen Magazine – APS, l‘associazione della rivista
[…] su Salvatore Ferragamo. Da segnalare inoltre Nomadland, il terzo lungometraggio della regista Chloé Zhao (Songs my Brothers Taught me, The Rider – Il sogno di un cowboy), prodotto e interpretato […]