
Il nuovo cortometraggio di Martin Scorsese per Lockdown Culture
Il lockdown internazionale causato dalla pandemia è una realtà così concretamente tangibile e segnante da essere già divenuto narrazione nell’arte. Questa volta è Martin Scorsese a riflettere sull’esperienza della pandemia, con un cortometraggio realizzato per la puntata di chiusura del programma Lockdown Culture With Mary Beard, in onda questa sera sul canale britannico BBC Two. Il programma di Mary Beard, dedicato all’inedita “cultura della quarantena” con focus sulla creatività e l’eredità simbolica, chiude quindi il sipario con la firma di un grande mostro sacro di Hollywood.
Tra concorsi, challenge e brillanti mostre virtuali, il mondo dell’arte non ha di certo tardato a rispondere all’appello del lockdown. In ambito cinematografico, un colpo importantissimo – e bellissimo – è stato battuto da Spike Lee, il quale ha caricato sul suo profilo Instagram New York, New York, una cartolina della Grande Mela in Super 8 con il celebre brano di Sinatra a impreziosirne la patina nostalgica. Poi è stata la volta di David Lynch, ovviamente con la sua solita verve creativa: l’autore di Mulholland Drive (2001) e dell’universo di Twin Peaks ha realizzato una serie di curiosi bollettini meteo, disponibili su YouTube.
E quando tocca a Martin Scorsese, non si può che attenderlo con entusiasmo. Dopo una lunghissima e ricchissima carriera, il maestro della New Hollywood ancora gode pienamente del rispetto dei critici e di uno sconfinato affetto da parte del pubblico: difficile non pensare alla standing ovation agli ultimi premi Oscar, cui ha partecipato con l’incredibile testamento al gangster movie The Irishman (2019). Questa volta, come ha anticipato Mary Beard, vedremo il regista newyorkese tra le mura domestiche, a riflettere sul lockdown con la lente posta sulla Hollywood Classica, per esempio rinnovando con il suo sguardo autoriale Il ladro, di Alfred Hitchcock (1956). Staremo a vedere come uno fra i più importanti registi della storia del cinema lascerà il suo segno sul nostro tragico e unico momento storico.
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