Titane – Oltre l’umano e il binarismo di genere

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Pubblicato da

Maria Francesca Mortati

Classe 1997. Laureata in DAMS presso l'Università di Bologna.

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  • […] Il mostro è ciò che assomma su di sé tutte le differenti identità divorandole, o è mostruoso il concetto stesso di identità? La domanda che si pone Titane, il secondo film di Julia Ducournau, premiato a Cannes con la Palma d’Oro, non è meno alta di questa. E la riflessione sul mostro, sul feticcio e l’identità coinvolge il film tanto su un piano tematico quanto su un piano linguistico: Titane è un carrozzone di citazioni, registri e linguaggi diversi. Nelle vicende destinate a sovrapporsi del dolente pompiere Vincent e dell’indefinibile, sempre-più-cyborg, Alexia si intravede la rappresentazione più potente di quella tentazione queer che smuove molto del cinema contemporaneo. Ludovico Cantisani / Leggi la recensione […]

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