Un altro giro – La coreografia dell’ebbrezza

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Matteo Bonfiglioli

Fruitore seriale di ogni tipo di narrazione. Laureato all'Accademia di Belle Arti di Bologna con una tesi su Michael Haneke e al Master IULM in Arti del Racconto. Vive tra Milano e Modena, dove ha lavorato in una sala d'essai. Modera, critica, intervista e scrive del mondo per scrivere di sé; e viceversa. Sente di vivere in un film di James Ivory.

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  • […] Lo psichiatra Finn Skårderud teorizza, in un’ironica prefazione a una sua opera, che l’essere umano abbia una naturale deficienza nel tasso alcolemico del sangue, il cui reintegro porterebbe grandi benefici. I protagonisti di Un altro giro (Druk), quattro professori frustrati e insoddisfatti, prendono la teoria estremamente sul serio, nascondendo il tutto sotto una maschera di ricerca accademica. Gli effetti dell’esperimento sono prevedibilmente disastrosi, ma a raggiungere il ricercato equilibrio tra sobrietà ed euforia è proprio il film di Vinterberg, premiato con l’Oscar, un ritratto tragicomico della crisi di mezza età e del rapporto dell’uomo con l’alcol che danza con disinvoltura tra il comico e la tragedia, influenzato anche dalle vicende personali del regista danese, giungendo però al brindisi finale con una delle conclusioni più energiche e liberatorie degli ultimi anni. Lorenzo Zanone / Leggi la recensione […]

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