Euphoria – Lacrime di glitter

Riproduzione riservata / ©Birdmen Magazine
Pubblicato da

Giada Sartori

Laureata in DAMS e Cinema, Televisione e Produzione Multimediale all'Università di Bologna. Assidua volontaria e frequentatrice di festival, quando non studia passa il tempo a venerare Phoebe Waller-Bridge.

Cos'è Birdmen Magazine?

Dal 2015 Birdmen Magazine raccoglie le voci di cento giovani da tutta Italia: una rivista indipendente no profit – testata giornalistica registrata – dedicata al cinema, alle serie e al teatro. Oltre alle edizioni cartacee annuali, cura progetti e collaborazioni con festival e istituzioni. Birdmen Magazine ha una redazione diffusa: le sedi principali sono a Pavia e Bologna

Aiutaci a sostenere il progetto e ottieni i contenuti Birdmen Premium. Associati a Birdmen MagazineAPS, lassociazione della rivista

  • […] Con Trouble Doesn’t Last Always, Euphoria realizza il suo primo speciale natalizio (il secondo, intitolato F–k Anyone Who’s Not a Sea Blob, andrà in onda a gennaio), qualcosa di atipico non solo per il filone in cui l’episodio vorrebbe inserirsi, ma anche per la stessa serie. Se questa è sempre stata contraddistinta da glitter, luci al neon e controversie, questo speciale rallenta il ritmo, lasciando alla protagonista Rue (Zendaya, fresca vincitrice dell’Emmy come Migliore Attrice Protagonista in una serie drammatica) il tempo di respirare e riflettere.L’occasione è una cena in un diner la sera della Viglia con il suo sponsor Ali (Colman Domingo). Davanti ai loro piatti pieni di pancake, i due parlano della necessità di trovare un equilibrio, della difficile strada verso la sobrietà e dell’amore distorto che Rue prova verso Jules (Hunter Schafer, protagonista del secondo speciale). È una conversazione che sa di conforto, ma anche di sfida, tra la voglia di non essere controllata da parte di Rue e l’affetto paterno di Ali.Euphoria usa il suo speciale di Natale per celebrare non la vita come si è soliti fare, ma l’arte della sopravvivenza nonostante le sfide della vita. I tempi più dilatati permettono alla sceneggiatura di Sam Levinson (anche regista) di emergere in tutta la sua malinconica potenza. Se l’essenzialità è dovuta soprattutto alle ristrettezze produttive del periodo, si può sperare che questo episodio possa rappresentare un modello per la futura seconda stagione. Di Giada Sartori. Qui la nostra recensione. […]

  • Rispondi