
10 spettacoli imperdibili nel 2023
Anche quest’anno siamo felici di segnalare 10 spettacoli imperdibili per il 2023: grandi produzioni e opere di realtà emergenti che, come redazione di Birdmen Magazine, crediamo meritino di essere segnalate. I titoli sono presentati in ordine di programmazione in base alle date italiane finora annunciate. Al termine dell’articolo un’unica eccezione: una produzione per cui, al momento, non sono previste repliche in Italia, ma che speriamo torni preso nei nostri teatri. E per voi quali sono gli spettacoli imperdibili in questo 2023?

Il colloquio
Progetto e regia: Eduardo Di Pietro | Produzione: Collettivo LunAzione | Repliche programmate
In fila all’ingresso del carcere, tre donne attendono l’inizio dei colloqui con i detenuti. La liminalità della loro attesa diviene il tempo che scandisce l’accadere dei fatti sulla scena, nella quale l’entrare nel carcere, luogo fisico, finisce per coincidere con l’entrare nel carcere metafisico della propria vita: una vita dimezzata, sul ciglio all’abisso, disposta ai margini, vita in cui la detenzione è una fatalità che lentamente corrode l’anima. La liminalità è centrale ne Il colloquio, ribadita anche dalla recitazione di questi ruoli femminili, affidati a tre uomini che si muovono all’interno di una scena in cui la forza è tutta declinata al femminile e il maschile (se e quando c’è) si dà solo per negazione. Vincitore dei premi Scenario Periferie 2019, Fersen alla regia 2021 e finalista a In-Box 2021, lo spettacolo di Eduardo Di Pietro è carico di amara e tagliente ironia, che sprigiona tutta la sua genuina forza nell’impiego del dialetto napoletano. Tommaso Romano

Ok Boomer. Anche io sono uno stronzo.
Regia e interventi scenici: Babilonia Teatri | Drammaturgia: Nicolò Sordo | Repliche programmate
Dopo aver trionfato nel 2021 alla XIV edizione del Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli, la drammaturgia di Nicolò Sordo, Ok Boomer. Anche io sono uno stronzo. si è trasformata in uno spettacolo, con la regia di Babilonia Teatri, che ha vissuto il suo debutto a ottobre 2022 nella cornice del Romaeuropa Festival. In scena, l’autore e Filippo Quezel portano uno spaccato, esilarante e profondo al tempo stesso, dell’eterna lotta tra generazioni diverse. Ecco, quindi, che di fronte alla terribile scoperta di un episodio di abuso dei diritti umani nei sotterranei di un grande centro commerciale, i valori, le visioni e i comportamenti dei baby boomers si scontrano con violenza contro la disperata e disillusa pulsione eroica di un adolescente appartenente alla generazione Z. Matteo Dagnino

G.A.S.
Regia e drammaturgia: Compagnia del Buco | Repliche programmate
I due clown neo-ventunenni Simone Vaccari e Luca Macca sono gli enfants prodiges protagonisti di G.A.S., uno spettacolo post-circense che adopera con lucida ironia la banalità del reale per trasformarla in materiale drammaturgico e insieme ludico. Una bombola e un fornello, due cassette e un telo cerato sono gli oggetti di scena riqualificati nel loro uso: la preparazione del tè diventa canovaccio per un’avventura collettiva in cui “l’attuale” come evento imprevisto viene capovolto nella dimensione festiva del circo. Il compromesso tra sceneggiatura e improvvisazione, così come la creazione ex novo di un idioma clownesco ben congegnato, fanno di G.A.S. il pioniere nel “Nuovo Circo”, un manifesto di riabilitazione delle performance circensi, capaci di innervare rapporti drammaturgici completi con il contemporaneo senza scadere nella burla tout court. Leggi l’articolo completo di Sandra Innamorato

Romanzo d’infanzia
Coreografia e interpretazione: Abbondanza/Bertoni | Repliche programmate
Superate le 600 repliche, da 25 anni Romanzo d’infanzia continua a fare tutto esaurito ad ogni tappa. Ideato per bambini, lo spettacolo cult di Abbondanza/Bertoni commuove anche gli adulti perché è in grado di toccare le corde universali dell’esperienza umana. Non tutti siamo genitori, ma tutti siamo stati figli. La scansione in capitoli della narrazione danzata – da cui il titolo – attraversa tutti gli archetipi dell’esistenza, dal sogno al rapimento. L’energia in sala cresce fino a esplodere, per poi decollare nuovamente sull’onda della partecipazione emotiva e dell’attenzione totalizzante con cui cattura gli spettatori. Uno spettacolo che parla a grandi e piccini, che ha visto crescere intere generazioni e che avrà sempre qualcosa di nuovo da insegnare in base all’età: da (ri)vedere. Federica My

INK
Creazione: Dimitris Papaioannou | Repliche programmate
Partito con l’intenzione di sviluppare un’installazione attraversata da elementi performativi, INK nasce per stessa ammissione di Papaioannou dall’incontro inatteso con gli archetipi e, quindi, col mito (tema da sempre caro al regista). Costantemente in movimento sotto una pioggia incessante che allaga e bagna la scena e chi la abita, i due protagonisti vivono uno scambio intergenerazionale che si nutre di incontri e scontri continui tra componenti simboliche, elementi concreti e corpi opposti, in una lotta apparentemente ininterrotta e connotata da una carnalità che è continua corsa verso gli opposti tra un mondo intimo e uno spazio creativo, tra la dimensione interiore e quella esteriore. Teatro, danza, performance, sinfonia corporea: comunque la si voglia chiamare l’opera di Papaioannou trascende le definizioni per imprimersi nella memoria. Imperdibile. Francesco Melchiorri

Settanta volte sette
Ideazione e regia: Clara Sancricca | Drammaturgia originale: Controcanto Collettivo | Repliche programmate
Spettacolo vincitore del Festival I Teatri del Sacro 2019, Settanta volte sette della compagnia emergente Controcanto Collettivo, è una storia di perdono inteso come ricordo e riscatto. Drammaturgia e azioni raccontano in modo semplice e potente una realtà complessa e attuale, arrivando dirette all’animo degli spettatori, prima ancora che alla loro coscienza. La complessità del reale è resa anche dall’italiano macchiato dal romanesco, spia di un modo di esprimersi diretto e familiare, simbolo di un’umanità profonda. Il teatro può raccontare l’umanità quando trova il coraggio di andare oltre le categorie ed essere davvero di tutti: Settanta volte sette ne è la prova. Leggi l’articolo completo di Stella Civardi

Le Supplici
Regia: Serena Sinigaglia | Repliche programmate
Negli auspici dei federalisti europei, la solida alleanza tra democrazia occidentali avrebbe tenuto lontane le guerre dai nostri confini. Se questo vale dal punto di vista strettamente territoriale – con le dovute eccezioni della fine degli anni Novanta – in un mondo iperconnesso persino il nomos della terra ha perso la sua funzione rassicurante. Con Le Supplici Serena Sinigaglia trasporta il tormento dialettico della tragedia di Euripide dentro il fatto contemporaneo: in guerra con i vicini, con le industrie inquinanti, con i controllori dell’informazione mondiale, con noi stessi, chi accetterà di perdere? Invece di supplicare la finanza mondiale, le sette madri ci invitano a tornare al teatro ateniese per riscoprire la pietà e la difesa del bene comune. Ludovica Taurisano

Diptych: The missing door & The lost room
Concept e regia: Peeping Tom | Repliche programmate
Diptych – composto dalle due parti The Missing Door & The Lost Room – è un thriller che tiene col fiato sospeso. Una colossale scenografia da set cinematografico trasfigura il palcoscenico negli interni di un transatlantico: figure angoscianti e ambigue appaiono nell’ignoto dei lunghi corridoi, in un’atmosfera in bilico tra noir e horror. Tra le compagnie teatrali più visionarie e all’avanguardia del panorama mondiale, Peeping Tom trasporta il pubblico in una realtà parallela, tra l’iperrealismo delle scene e il connubio di teatro e danza dal sapore surreale. Creato tra 2013 e 2017 da Gabriela Carrizo e Franck Chartier per il Nederlands Dans Theater, con debutto nazionale al festival Oriente Occidente, Diptych è riallestito per la compagnia Peeping Tom di cui sono fondatori. Silvia Mazzei

La Cupa
Versi, canti, drammaturgia e regia: Mimmo Borrelli | Repliche programmate
Fintamente addomesticati gli istinti con la frusta di una violenta correttezza verbale. Ammutoliti i sogni dentro proiezioni artificiali eterodirette. Nella caserma moderna delle giornate scandite dal ticchettio da tastiera, mentre aneliamo che qualcosa di brutalmente umano succeda fuori dal rigore urbano, ecco che arriva La Cupa a rimestare nella quiete dell’ordine materiale. Mimmo Borrelli ci racconta una fiaba, la fabbula di un omo che divinne un albero, con una lingua mistica che non aggancia la testa ma perfora lo stomaco. Torniamo a un’epica antieroica, all’antitesi di ogni patinata grandeur, dentro la miseria disperata che diventa inarrestabile desiderio di rivalsa. Sui Monti Flegrei si consumano scelleratezze di ogni tipo, finché la legge della sopravvivenza non si misura con l’elemento magico e con la benevolenza di una natura pietosa. Ludovica Taurisano

Catarina e a beleza de matar fascistas
Regia e drammaturgia: Tiago Rodrigues | Al momento non sono previste repliche in Italia
L’ultima pièce di Tiago Rodrigues, nuovo direttore artistico del Festival di Avignone, conferma il sodalizio tra vocazione politica e tensione poetica del suo teatro. La prassi democratica si fonda su domande e contraddizioni, testimoni della complessità sempre più violenta in cui viviamo. Ma se la violenza è causa e sintomo, come includerla nella soluzione? E la violenza è tutta uguale? Cos’è un fascista? Quali gesti siamo disposte a compiere per combattere tutti i fascismi e quale alternativa difendiamo? Saremo in grado di uccidere il fascismo che è in noi? Rodrigues tesse ancora una volta una trama drammaturgica insolubile, come la complessità, ma liberatoria, poetica e collettiva. Sul palco e in platea, nel rito e nella realtà, dove parola e azione si intersecano, siamo tutte Catarina. Da inseguire, come i fascismi, oltre ogni frontiera e confine. Maria Fera
Dal 2015 Birdmen Magazine raccoglie le voci di cento giovani da tutta Italia: una rivista indipendente no profit – testata giornalistica registrata – votata al cinema, alle serie e al teatro (e a tutte le declinazioni dell’audiovisivo). Oltre alle edizioni cartacee annuali, cura progetti e collaborazioni con festival e istituzioni. Birdmen Magazine ha una redazione diffusa: le sedi principali sono a Pavia e Bologna
Aiutaci a sostenere il progetto e ottieni i contenuti Birdmen Premium. Associati a Birdmen Magazine – APS, l‘associazione della rivista
[…] la promessa di felicità benjaminiana che il futuro spesso contraddice. Perciò già dal titolo – Romanzo d’infanzia – si percepisce la stratificazione dell’opera di Abbondanza/Bertoni che a distanza di ventisei […]