
Lore – Un’enciclopedia di fatti mai avvenuti
Una definizione
Il termine lore è definito da Merriam-Webster come «a particular body of knowledge or tradition». Il suo uso italiano (al maschile, sul modello di “folclore” o al femminile, che implica il traducente “storia”) è però ristretto all’ambito della discussione testuale: in riferimento a un testo (in senso lato: libro, film, fumetto, videogioco, ecc.) indica tutte le informazioni riguardanti il mondo fittizio in cui una vicenda è ambientata, che siano più o meno connesse agli avvenimenti raccontati. Se la trama è una monografia, la lore è un’enciclopedia.
Attestazioni di un prestito recente
Se la definizione sopra riportata appare vaga, è perché la lessicografia italiana non ha ancora registrato il vocabolo come prestito acquisito: il termine non compare nei corpora dell’italiano di internet dell’Accademia della Crusca e non è registrato dall’Osservatorio neologico della lingua italiana. Non ha neppure una pagina di WIkipedia o di Wiktionary ad esso dedicata. Eppure possiamo affermare con una certa serenità che viene largamente compreso almeno nel settore specifico degli appassionati di videogame: facendo una ricerca su una popolarissima serie di videogiochi, Dark Souls (2011-2016), il primo risultato su Youtube contenente nel titolo il termine lore totalizza 53’000 visualizzazioni, e il primo episodio del playthrough di Sabaku no Maiku, intitolato «[…]Fuori dal Rifugio… eee dentro la Lore» (2013), sfiora il milione.
Esempi
Il termine gode di un utilizzo diffuso, oltre che in ambito videoludico, in quello della serialità televisiva e cinematografica: la lore di Adventure Time (2010-2018) rivela che le avventure di Finn e Jake si svolgono mille anni dopo un olocausto nucleare che ha distrutto ogni civiltà preesistente, lasciando solo rovine; la lore di Doctor Who, ricavabile dalla serie originale (1963-1989) e dal reboot (2005-in corso), nonché dai varii spin-off, riguarda le razze aliene che compaiono negli episodi e la storia alternativa del pianeta Terra, con le sue organizzazioni governative fittizie e personaggi di fantasia.

La lore è poi spesso riferita a proprietà intellettuali multimediali: la lore del Signore degli Anelli è contenuta nei libri di Tolkien e nelle loro ponderose appendici, nella trilogia omonima (2001, 2002, 2003), nella trilogia dello Hobbit (2012, 2013, 2014); quella dell’universo Marvel è nei fumetti, nelle serie animate e nell’universo cinematografico; quella del mondo di Dune di Frank Herbert nei sei libri originali, nei sequel pubblicati dai suoi epigoni, nelle miniserie Frank Herbert’s Dune e Frank Herbert’s Children of Dune (2000, 2003) e nei film eponimici del 1984 e 2021.

Come si sarà capito, la lore si genera in testi molto ampi, in cui la componente creativa non si limita strettamente alla vicenda narrata ma viene esercitata anche per sostenere la coerenza interna del mondo di ambientazione. Inoltre si può avere lore solo nello spazio della finzione: le digressioni sulle culture della Terra di Mezzo nel Signore degli Anelli e gli excursus sull’anatomia dei cetacei e sulla loro caccia in Moby Dick sono accomunati dalla presentazione delle informazioni asciutta, ordinata ed esaustiva, ma divisi dalla natura di ciò che viene esposto: invenzione in un caso, escogitata a tavolino per la storia, ricerca nell’altro, reperita da fonti esterne e incorporata nel testo.
Funzione metanarrativa
Con il diffondersi delle serie e dei franchise colossali, la lore ricopre un ruolo di crescente importanza nel rapporto fra fruitore e materiale: la lore è spesso raccolta da una community che si preoccupa di darle forma realmente enciclopedica, spesso ampliandola con osservazioni e speculazioni. Si presta ad essere compresa solo dopo uno sforzo collettivo degli appassionati; cinicamente, ciò genera engagement con i contenuti prodotti e mantiene vivo l’interesse nella proprietà intellettuale anche durante gli iati di produzione. Non a caso i materiali narrativi preferiti dalle multinazionali sono fumetti e proprietà artistiche pluridecennali (Star Wars per la Disney è un esempio efficace): la grande mole di materiale secondario raccolto e prodotto dai fan è la lore, su cui interminabili discussioni e confronti possono nascere.

Sitografia
Tutte le ricerche sono aggiornate al 16/3/2022
Articolo Treccani sul folclore
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[…] ma soprattutto per il worldbuilding: il racconto cresce a dismisura, allarga i confini della sua lore e del Sotto-Sopra in modi sorprendenti e credibili. Anche la scelta di una distribuzione […]
Ma scusa, invece di “lore” utilizzare il termine “conoscenza del mondo” o “conoscenza del mondo di […]” laddove tu stesso scrivi che il termine “lore” “indica tutte le informazioni riguardanti il mondo fittizio in cui una vicenda è ambientata”?