
10 spettacoli imperdibili nel 2020
Anno nuovo, nuovi consigli: la seconda parte della stagione teatrale 2019/2020 è già cominciata e la Redazione di «Birdmen Magazine», com’è ormai tradizione, vi segnala alcuni lavori che saranno in scena nei prossimi mesi: una proposta di dieci titoli tra spettacoli già recensiti da noi e altri che abbiamo puntato. I titoli sono presentati in ordine di programmazione.
A CURA DI CHIARA BENZI, MARIA FERA, LUCA IERANÒ, SILVIA MAZZEI, FRANCESCO MELCHIORRI, REBECCA RICCIOLO, FEDERICA SCAGLIONE E LUDOVICA TAURISANO
MISERICORDIA
Regia: Emma Dante | Drammaturgia: Emma Dante | Interpreti: Italia Carroccio, Manuela Lo Sicco, Leonarda Saffi, Simone Zambelli | Produzione: Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale, Teatro Biondo di Palermo (2019)
Emma Dante ritorna alla lingua, alla cifra stilistica e all’universo emotivo che da sempre caratterizzano le sue potenti creazioni. Misericordia è una favola contemporanea che racconta la fragilità, la disperata vitalità e la tenacia delle donne, costrette a lottare per emergere dal degrado e dallo squallore in cui la società pare averle relegate. Anna, Nuzza e Bettina vivono in un tugurio fatiscente con un ragazzo menomato, Arturo: durante il giorno le tre donne lavorano a maglia, al tramonto si mettono sulla soglia di casa e offrono ai passanti i loro corpi cadenti. ‘U picciutteddu è figlio di Lucia, uccisa a calci e pugni dal proprio compagno appena dopo aver partorito. Le tre lo hanno cresciuto, ma ora devono lasciarlo andare. Prima, però, gli raccontano chi era sua madre. Silvia Mazzei
Date: Milano, Piccolo Teatro-Teatro Grassi, 14 gennaio – 16 febbraio|Bologna, Arena del Sole, 19 -22 marzo | Calendario completo
SKIANTO
Regia: Filippo Timi | Drammaturgia: Filippo Timi | Interpreti: Filippo Timi | Musiche: Filippo Timi, Salvatore Langella | Produzione: Teatro Franco Parenti (2014)
L’intenso monologo di Filippo Timi racconta, con disarmante realismo, il significato profondo della disabilità. Con il dialetto umbro ad amplificare la girandola pop di emozioni, il talento visionario di Timi conduce i sogni muti di un ragazzo oltre il confine della sua condizione, in un’impresa a tratti superomistica e disperata. Nello spazio asfittico della camera da letto, si alimenta un profluvio di aspirazioni e cadute, in cui i momenti di hybris febbricitante vengono presto spezzati dalla consapevolezza tragicomica del limite fisico. Nella stanza, il Timi più eclettico si aggrappa alla danza e al gioco per proiettare infantili fantasie caleidoscopiche: mai dimentico, tuttavia, della frustrazione dolorosa inferta da una voce che non ha suono. Ludovica Taurisano
Date: Milano, Teatro Parenti, 21 gennaio – 2 febbraio
SUPERMARKET
Regia: Gipo Gurrado | Drammaturgia: Gipo Gurrado, Livia Castiglioni | Interpreti: Federica Bognetti, Francesco Errico, Andrea Lietti, Roberto Marinelli, Isabella Perego, Elena Scalet, Andrea Tibaldi, Cecilia Vecchio, Carlo Zerulo | Coreografie e movimenti scenici: Maja Delak | Produzione: Elsinor centro di produzione teatrale (2019)
Supermarket di Gipo Gurrado è un racconto originalissimo nel panorama teatrale italiano: attraverso una messa in scena efficace ed eterodossa il regista orchestra con i nove attori del suo cast una tragicommedia musicale che riprende e rinnova gli stilemi del teatro canzone all’interno di una cornice dissacrante e meditativa. Il risultato, sublimando la componente tragica in una comicità sagace, è un prodotto di puro intrattenimento che grazie alla potenza del canto e dalle coreografie carica di significati simbolici le diverse scene, attraverso un vuoto scenografico dal forte significato. Non c’è niente di umano nei rapporti tra i protagonisti, se non una costante nevrosi priva di scopo. Sopra la legge che tutti accomuna, quella del caos, non possiamo fare altro che ridere a crepapelle. Clicca qui per leggere la recensione completa. Francesco Melchiorri
Date: Milano, Teatro Fontana, 29 gennaio – 9 febbraio | Genova, Teatro Duse, 19 -22 febbraio | Vigevano, Teatro Cagnoni, 11 marzo | Calendario completo
BERMUDAS
Ideazione e coreografia: Michele di Stefano | Musiche: Kaytlin Aurelia Smith, Juan Atkins/Moritz Von Oswald, Underworld | Interpreti (cast variabile): Philippe Barbut, Biagio Caravano, Marta Ciappina, Andrea Dionisi, Sebastiano Geronimo, Luciano Ariel Lanza, Giovanni Leone, Flora Orciari, Annalì Rainoldi, Laura Scarpini, Loredana Tarnovschi, Alice Cheophe Turati, Francesca Ugolini | Produzione: mk e Bolzano Danza/Tanz Bozen (2017-2018)
Bermudas, vincitore del premio Ubu 2019 per la danza, è uno spettacolo ideato e coreografato da Michele di Stefano. Pensato come un ordigno a più voci, che prevede una partecipazione da un minimo di tre persone a un massimo di tredici, questo lavoro coreografico è composto da movimenti semplici e rigorosi in grado di rievocare le teorie fisiche del caos, da cui trae ispirazione. Alla base di Bermudas c’è un coinvolgimento costante del pubblico, attraverso spazi d’inserimento per la danza di ciascuno spettatore; quattro movimenti ripetuti in grado di creare un’energia ipnotica e singolare. Una potenza che non solo rende questa esperienza unica nel suo genere, ma anche perfettamente riuscita. Presto in Triennale a Milano, Bermudas è assolutamente immancabile, sia per gli appassionati del genere sia per chi vuole farsi sorprendere vivendo la danza in modo nuovo e sorprendente. Rebecca Ricciolo
Date: Milano, Triennale, 31 gennaio – 1 febbraio
SAUL
Regia: Giovanni Ortoleva | Drammaturgia: Riccardo Favaro e Giovanni Ortoleva | Interpreti: Alessandro Bandini, Marco Cacciola, Federico Gariglio | Produzione: Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, Teatro i, Arca Azzurra Produzioni (2019)
Liberamente tratto dall’Antico Testamento e dall’omonima opera di André Gide, Saul di Giovanni Ortoleva affronta il tema del fallimento individuale unendo teatro, cinema e musica rock. Premiato in forma di studio con la menzione speciale per registi under 30 alla Biennale College 2018, Saul ha debuttato quest’estate in prima assoluta a Venezia al 47° Festival Internazionale del Teatro. Tra danze, canzoni e inserti video Saul mostra l’immediato declino che segue il successo estemporaneo e cattura gli spettatori soprattutto grazie alla bravura dei suoi due giovani interpreti: Alessandro Bandini (David) e Federico Gariglio (Gionata). Clicca qui per scoprire il meglio di La Biennale Teatro 2019. Federica Scaglione
Date: Genova, Teatro della Tosse, 4-8 febbraio
SOPRO
Regia: Tiago Rodrigues | Drammaturgia: Tiago Rodrigues | Interpreti: Beatriz Maia, Cristina Vidal, Isabel Abreu, Marco Mendonça, Romeu Costa, Sara Barros Leitão | Produzione: Teatro Nacional D. Maria II (2017)
Triennale Milano dedica un doppio appuntamento alla ricerca drammaturgica di Tiago Rodrigues, direttore artistico del Teatro Nacional D. Maria II di Lisbona, portando in scena libertà e memoria del teatro con By Heart e la prima nazionale di Sopro, suo ultimo lavoro. Lo spettacolo – in lingua portoghese sovratitolato in italiano –, premiato al Festival di Avignone nel 2017, è stato acclamato dal pubblico e dalla critica per la sua celebrazione di ciò che è il teatro, di chi lo fa e di chi lo guarda. Rodrigues esplora lo spazio letterale e metaforico abitato dalla professione più in ombra e in decadenza del teatro, quella di suggeritrice. Un racconto sensibile e umano che fa memoria dei ricordi, ma anche del desiderio irresistibile di rappresentare l’invisibile. Fin che la vita spira, ha un soffio. Maria Fera
Date: Milano, Triennale, 13-14 febbraio
UNA GIORNATA QUALUNQUE DEL DANZATORE GREGORIO SAMSA
Regia: Eugenio Barba, Lorenzo Gleijeses e Julia Varley | Drammaturgia: Eugenio Barba, Lorenzo Gleijeses, Julia Varley | Interprete: Lorenzo Gleijeses | Suono e luci: Mirto Baliani | Produzione: Fondazione Teatro Piemonte Europa, Nordisk Teaterlaboratorium, Gitiesse Artisti Riuniti con il sostegno di Centro Coreografico Körper (2018)
La prima regia di Eugenio Barba al di fuori dell’Odin Teatret, affiancato da Julia Varley e dall’attore e interprete dello spettacolo Lorenzo Gleijeses, è un esperimento di grande profondità sul rapporto tra arte e vita, fino alla fagocitazione di quest’ultima. La messa in scena scandaglia la quotidianità di un danzatore nella sua ripetizione maniacale e parossistica della coreografia a pochi giorni dal debutto. In Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa l’arte travolge la vita privata del protagonista e la sua routine fin dentro le mura di una casa in cui l’unico contatto con l’esterno è filtrato da un telefono e da una televisione. La rappresentazione della solitudine di Gregorio e della sua totale dedizione all’arte e alla perfezione indagano la linea sottile tra espressione individuale ed espressione artistica e il bisogno universale di dialogo, accettazione e amore. Chiara Benzi
Date : Genova, Teatro Nazionale, 3-6 marzo | Calendario completo
MACBETH
Drammaturgia: William Shakespeare | Traduzione e adattamento: Letizia Russo | Regia: Serena Sinigaglia | Interpreti: Fausto Russo Alesi, Arianna Scommegna e con Giovanni Battaglia, Gianluca Bazzoli, Alfonso Genova, Noemi Grasso, Paolo Grossi, Sebastiano Kiniger, Stefano Orlandi, Pierpaolo Preziuso, Federica Quartana, Sara Rosa Losilla, Maria Giulia Scarcella, Elvira Scorza | Produzione: Teatro Stabile di Bolzano (2018)
Serena Sinigaglia, la cui passione per il Bardo è nota, ritorna a misurarsi con la tragedia del re di Scozia, affidandosi alla traduzione di Letizia Russo. Nell’allestimento, i coniugi Macbeth non sono più trattati come epiteto di una malvagità mefistofelica: si aggrappano, invece, a una coscienza flebile che li attrae dagli anfratti di un’umanità smarrita. I protagonisti appaiono ridicoli nell’inadeguatezza del loro stare, impotenti, in balia della catena degli eventi generati da una sfrenata ambizione. La luce e il suono valorizzano l’elemento scenico della sabbia, rendendo l’allestimento vibrante, tellurico. Grotteschi e lussuriosi, i personaggi del Macbeth svecchiano l’archetipo della bramosia di potere: nella modernità del loro desiderio, restano terrestri e a noi pericolosamente vicini. Ludovica Taurisano
Date : Torino, Teatro Stabile, 3-15 marzo | Milano, Teatro Leonardo, 17-22 marzo
WHEN THE RAIN STOPS FALLING
Regia: Lisa Ferlazzo Natoli | Drammaturgia: Andrew Bovell |Traduzione: Margherita Mauro | Interpreti: Caterina Carpio, Marco Cavalcoli, Lorenzo Frediani, Tania Garribba, Fortunato Leccese, Anna Mallamaci, Emiliano Masala, Camilla Semino Favro, Francesco Villano | Produzione: Teatro di Roma – Emilia-Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Due (2019)
When the rain stops falling, scritto dall’australiano Andrew Bovell, ha ottenuto approvazioni e successi in tutto il mondo fin dalla prima messa in scena del 2008. È una saga famigliare, un romanzo genealogico di quattro generazioni, che, in una particolare struttura drammaturgica, mostra come il tempo meteorologico possa influenzare e cambiare le vite delle persone. Portato per la prima volta in Italia, con la traduzione di Margherita Mauro e per la regia di Lisa Ferlazzo Natoli, ha riscosso consenso dal pubblico e dalla critica, vincendo il premio ANCT 2019 per la migliore regia e il premio UBU 2019 come miglior regia, miglior nuovo testo straniero e migliori costumi. Da ricordare inoltre il premio “Le Maschere del Teatro Italiano” per il miglior attore/attrice emergente vinto da Camilla Semino Favro. Luca Ieranò
Date: Pavia, Teatro Fraschini, 10 marzo | Milano, Teatro Parenti, 12 – 15 marzo
SCHWANENGESANG D744
Regia: Romeo Castellucci | Drammaturgia: Christan Logchamp | Interpreti: Kerstin Avemo, Alain Franco | Musiche: Franz Schubert | Produzione: Socìetas Raffaello Sanzio (2015)
Con Schwanengesang D744 Romeo Castellucci – tra i registi italiani più amati e controversi – porta in scena undici Lieder di Schubert (tra questi il Canto del cigno che dà titolo all’opera) e propone un meccanismo di visione unico, capace di ribaltare il punto di vista di chi si espone allo sguardo altrui e di chi osserva. Siamo consapevoli di cosa significhi davvero guardare? Riusciamo ad essere responsabili delle inevitabili conseguenze di questo gesto? Il soprano Kerstin Avemo, talmente impeccabile e statuaria da apparire un’esecutrice non-umana, progressivamente si lascia trasportare dal dramma a cui dà corpo e voce: proclama la propria crisi straziante e si confronta con il più impegnativo degli interrogativi posti da Castellucci: è possibile abbandonare la scena dopo essersi esposti a tal punto a uno sguardo esterno? Clicca qui per leggere la recensione completa. Federica Scaglione
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