
Rai 5 propone una Maratona di Teatro a sostegno del comparto
In attesa di sviluppi concreti sulle sorti del mondo dello spettacolo tout court e in particolare sulla possibilità per gli attori di teatro di tornare ad abitare il palco, Rai Cultura ha predisposto una Maratona Teatro che sabato 30 maggio coprirà il palinsesto di Rai 5 dalle 8 del mattino fino a notte inoltrata.
In questi mesi, mentre programmi in onda venivano intasati dalla notizia per eccellenza, il palinsesto di Rai 5 è sembrato immune all’onda d’urto delle vicende del mondo fuori. Così, nell’incertezza generale che ha investito le ore del giorno a ritmi altalenanti, nella routine faticosamente costruita dell’ambiente domestico, abbiamo potuto contare su alcuni punti fermi: l’Opera delle 10 del mattino, le “Variazioni su Tema”, l’ampio spazio dedicato alla musica polifonica e a quella da camera.
Per il 30 maggio, giornata di mobilitazione nazionale del comparto culturale in un momento cruciale di potenziale ripresa, l’impegno di Rai Cultura si rivolge interamente all’arte teatrale, per offrire il proprio supporto alla categoria dei lavoratori impossibilitati a reinventarsi per lo smart working.
La Maratona, firmata da Felice Cappa, riconosce dichiaratamente una separatezza rispetto alla sfera della socialità propria del teatro, pur rivendicando lo sguardo del piccolo schermo come punto di vista peculiare rispetto alla messa in scena, anche quando pensata interamente per il palcoscenico. Notevole è la scelta di coprire un arco temporale che consenta di recuperare le produzioni classiche, a partire dagli anni Sessanta, per ritrovare i grandi maestri della scena italiana contemporanea, fino alle drammaturgie originali più recenti.
La Maratona Teatro di Rai 5 comincia alle 08.00 con Ditegli sempre di sì, di e con Eduardo De Filippo: il capolavoro intimo di Eduardo, che si misura con il dramma della follia, il suo elogio e la sua nostalgia. Tra gli interpreti, un cast di suoi straordinari allievi: Regina Bianchi, Pietro Carloni, Antonio Casagrande, Angela Pagano ed Enzo Petito.
Alle 9.40, Vittorio Gassman interpreta L’uomo dal fiore in bocca, atto unico pirandelliano per la regia di Maurizio Scaparro: dramma borghese sulla morte imminente e l’incapacità, fino all’ultimo istante, di poter raccontare l’esistenza, quella convenzionale, e l’imprevisto.
Alle 10.09, uno dei capolavori di Cechov, Il giardino dei ciliegi, diretto da Giorgio Strehler nel 1977. La versione del Piccolo Teatro per la televisione italiana è fedele all’avversione checoviana – condivisa da Mejerchold nei suoi adattamenti – al naturalismo e alle scenografie didascaliche. Valentina Cortese interpreta Ljuba Ranevskaja, proprietaria della tenuta di famiglia messa all’asta.
A ridosso di pranzo, alle 12.55, i Percorsi nell’Infinito, documentario dedicato allo spettacolo Infinities per la regia di Luca Ronconi sui testi di John Barrow. L’evento, in scena agli ex magazzini della Scala nel 2002, ha messo gli studenti di scienza del Politecnico e gli attori e allievo del Piccolo Teatro.
Segue alle 13.55 il pilot della serie Il teatro in Italia, in cui gli spettatori hanno la fortuna di avere come vati Albertazzi e Fo, in un viaggio reale e virtuale tra i luoghi italiani – di straordinaria bellezza artistica – e i momenti memorabili che hanno fatto la storia della teoria e della pratica teatrale.
Alle 14.50 il testo di Marco Paolini, maestro del teatro-narrazione, La Comune di Gemona. Il racconto di un drammatico terremoto e gli interrogativi sulla ricostruzione, e quindi sul periodo immediatamente dopo la crisi, in un paese devastato dal dissesto ambientale.
Nel primo pomeriggio, alle 15.36, la Maratona Teatro di Rai 5 prosegue con un omaggio a un’altra voce autorevole del teatro italiano, Carmelo Bene (qui le Autografie di un ritratto, esclusiva di Birdmen Magazine per i vent’anni della morte del regista), di cui va in scena il Pinocchio feroce e caustico, nell’adattamento del 1999 con Sonia Bergamasco.
Alle 16.56, il dramma emblema del metateatro Sei personaggi in cerca d’autore, occasione per Michele Placido di tornare a cimentarsi con i testi pirandelliani. Ad affiancarlo nella produzione del 2018 del Teatro Stabile di Catania, giovanissime interpreti tutte siciliane.
Non poteva mancare, alle 19.11, l’autrice premio Ubu Lucia Calamaro, che con Si nota all’imbrunire (solitudine da paese spopolato) consegna al talento di Silvio Orlando la grottesca parabola di un uomo che non ha più voglia di alzarsi dalla sedia.
In prima serata, alle 20.55, un evergreen della piattaforma di Rai Play, Le Sorelle Macaluso, quarto tassello della pluripremiata tetralogia familiare. La concretezza psicofisica della cultura siciliana, cifra distintiva del teatro di Emma Dante, restituisce forma visiva a un’esistenza narcotizzata dall’ossessione del ricordo degli estinti.
A seguire, alle 22.18, lo spettacolo rivelatore del talento di Stefano Massini, Vincent Van Gogh: l’odore assordante del bianco. Alessandro Preziosi, diretto da Alessandro Maggi, in carna i demoni più inquietanti del pittore visionario.
In tarda serata, alle 23.47, un altro Premio Ubu 2017 per lo Spettacolo dell’Anno, Macbettu di Alessandro Serra. Il regista racconta il laborioso processo di riadattamento del classico shakesperiano nel barbaricino più arcaico e violento.
La Maratona si conclude all’01:05 con Amleto², un altro omaggio al bardo: questa volta è l’istrione del teatro italiano, Filippo Timi, che si misura con una rivisitazione in chiave pop del tormentato eroe shakesperiano.
Ad intervallare gli spettacoli, le pillole di Andrèe Ruth Shammah, già avvezza alla condivisione su Youtube, ma anche di Dario Deflorian, Serena Sinigaglia, Gabriele Vacis, Motus, Umberto Orsini, e tanti altri nomi che prima della chiusura dei teatri ci hanno fatto “tanto divertire”, ma anche disperare, e condividere.
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