
Il Cinema Ritrovato Fuori sala: il programma dal 21 marzo al 21 aprile
La preziosa offerta in streaming della Cineteca di Bologna si rinnova anche questo mese: il Cinema Ritrovato Fuori sala offre un nuovo programma – dal 21 marzo al 21 aprile – fatto di film unici e irripetibili. Tra questi, Les Enfants du Paradis (1945) di Marcel Carné, che “fu, per i francesi, il film della fine dell’incubo, della Liberazione”. Distribuito in Italia nel dopoguerra con il titolo Amanti perduti in una versione doppiata e dal metraggio dimezzato, il film sarà ora disponibile in edizione integrale e restaurata.

Come funziona il Cinema Ritrovato Fuori sala
I film selezionati saranno online su MYmovies in versione originale, con sottotitoli e in copie restaurate. Dal 21 marzo al 21 aprile si potranno visionare senza limiti di giorni o di orario. Tutti i film saranno introdotti da critici e artisti. Il costo dell’abbonamento è di 15 euro (ridotto 12 euro per gli Amici della Cineteca di Bologna e i possessori della Card Cultura del Comune di Bologna). Il rinnovo è automatico, ma è possibile disdirlo in qualunque momento. Fino a metà giugno, è previsto ogni 30 giorni un nuovo programma, con non meno di 15 film. È possibile anche sottoscrivere un abbonamento speciale al costo di 30 euro, che si estenderà su tutta la durata del progetto (fino a giugno 2021).

Il programma dal 21 marzo al 21 aprile
Questo mese, l’offerta proposta dalla Cineteca di Bologna su MyMovies per Il Cinema Ritrovato Fuori Sala prevede, tra gli altri:
- Un film francese da scoprire: Les Enfants du Paradis (1945), diretto da Marcel Carné e scritto da Jacques Prévert. “Luminoso film ‘resistenziale’ girato nel buio della Francia occupata”, racconta la Parigi Ottocentesca sullo sfondo del cosiddetto Boulevard du Crime.
- Quattro lungometraggi sonori di Charlie Chaplin: Tempi moderni (1936), Il grande dittatore (1940), Monsieur Verdoux (1947), Luci della ribalta (1952). Ogni film è abbinato ad un corto degli anni Dieci: Charlot usuraio, Kid Auto Races at Venice, A Woman, The Rounders.
- Un capolavoro della cinematografia armena, che racconta la vita del trovatore del Settecento Sayat Nova: Il colore del melograno (1969) di Sergej Paradžanov, regista censurato e perseguitato dal regime sovietico.
- Per la sezione Muti musicali, uno degli esempi più alti di cinema come arte totale, con Lyda Borelli: Rapsodia satanica (1915-17) di Nino Oxilia.
- Fuoco! (1968), il film del ’68 italiano di Gian Vittorio Baldi. Girato interamente in presa diretta, il film si apre con gli spari su una statua della Madonna in processione.
- Con Nino Manfredi, la commedia Pane e cioccolata (1973) di Franco Brusati che racconta l’emigrazione italiana in Svizzera
- Per la sezione Ritrovati & Restaurati a Hollywood, Pandora (1951) di Albert Lewin. Con Ava Gardner, è la «storia d’una predestinazione amorosa e d’un turbamento soprannaturale».
- Uno dei capolavori della Nouvelle Vague polacca anni Sessanta: Il manoscritto ritrovato a Saragozza (1964) di Wojciech Has.
- L’esordio di Michelangelo Antonioni, Cronaca di un amore (1950): nelle parole del suo autore, il film analizza “la condizione di aridità spirituale e anche un certo tipo di freddezza morale di alcune persone dell’alta borghesia milanese”.
- I primi due film – un mediometraggio e un lungometraggio – del documentarista italiano Gianfranco Rosi: Boatman (1993) e Below Sea Level (2008).
- L’ultimo film di Agnès Varda, un “autoritratto documentario e testamentario”: Varda par Agnès (2019).
- Come il mese scorso, l’omaggio a Cecilia Mangini, venuta a mancare nel gennaio 2021. Considerata la prima documentarista donna in Italia, al volgere degli anni Sessanta Mangini ha raccontato le contraddizioni dell’Italia del boom economico.
- Prosegue anche l’omaggio a Pasolini, con il suo Appunti per un’Orestiade africana (1970) e con nove rari filmati – dal set di Uccellacci e uccellini a quello di Salò – a cura di Roberto Chiesi e Andrea Meneghelli, .

Dal 2015 Birdmen Magazine raccoglie le voci di cento giovani da tutta Italia: una rivista indipendente no profit – testata giornalistica registrata – votata al cinema, alle serie e al teatro (e a tutte le declinazioni dell’audiovisivo). Oltre alle edizioni cartacee annuali, cura progetti e collaborazioni con festival e istituzioni. Birdmen Magazine ha una redazione diffusa: le sedi principali sono a Pavia e Bologna
Aiutaci a sostenere il progetto e ottieni i contenuti Birdmen Premium. Associati a Birdmen Magazine – APS, l‘associazione della rivista
[…] alcuni film rimangono in programma dal mese scorso. Tra questi, Pane e cioccolata (1973) di Brusati con Nino Manfredi e Les Enfants du Paradis (1945) […]