
Il Cinema Ritrovato Fuori sala: il programma dal 18 febbraio al 20 marzo
La piattaforma streaming della Cineteca di Bologna sta regalando da due mesi a questa parte un’offerta davvero unica nel suo genere, per qualità delle proposte, per varietà di interventi da parte di studiosi, critici e professionisti del cinema e, non ultima, per quantità di film inseriti nel programma, come sempre introdotti da ospiti di alto livello. Dopo un mese pieno di veri gioielli, da Chaplin a Varda, Il Cinema Ritrovato Fuori Sala torna con un nuovo programma in cui spiccano il restauro del chiacchieratissimo Totò che visse due volte, di Ciprì e Maresco, il ricordo di Cecilia Mangini, scomparsa il 21 gennaio scorso, e l’omaggio a Pier Paolo Pasolini in occasione del novantanovesimo anniversario della nascita.

Come funziona
I film saranno online su MYmovies in versione originale, con sottotitoli e in copie restaurate. Dal 18 febbraio al 20 marzo, si potranno visionare senza limiti di giorni o di orario. Tutti i film saranno presentati da critici e artisti. Il costo dell’abbonamento è di 15 euro (ridotto 12 euro per gli Amici della Cineteca di Bologna e i possessori della Card Cultura del Comune di Bologna). Dal mese scorso è possibile sottoscrivere il rinnovo automatico a ogni cambio di programma mensile. Fino a metà giugno, è previsto ogni 30 giorni un programma tutto nuovo, con non meno di 15 film. Per chi acquisterà 5 mesi di abbonamento, è riservato un prezzo speciale di 40 euro.

La presentazione del programma nelle parole di Gian Luca Farinelli, Direttore della Cineteca
“Potrete scegliere tra l’opera più poetica, anarchica e libera di tutta la storia del cinema (Jean Vigo) e l’ultimo film censurato del cinema italiano, Totò che visse due volte di Ciprì e Maresco o vedere un film invisibile che da lungometraggio venne trasformato in corto, per tornare, quattro anni dopo, lungo, ma con un altro titolo e parzialmente a colori: parliamo del primo film della coppia Ferreri/Mastroianni, Break Up, mai mostrato in tv, pochissimo proiettato nei cinema”, spiega il Direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, che aggiunge: “Se non vi basta, vi proponiamo gli omaggi a due figure che hanno iniziato a fare cinema assieme e immediatamente sono state censurate, Pier Paolo Pasolini e Cecilia Mangini. Del poeta nato a Bologna il 5 marzo di novantanove anni fa, potrete vedere due lungometraggi, Comizi d’amore e Appunti per un’Orestiade africana, oltre a vari e preziosi materiali ritrovati negli archivi, tra cui l’Intervista sotto l’albero, testamento profetico di Pasolini, registrato da Gideon Bachmann sul set di Salò.”

Farinelli sull’omaggio a Cecilia Mangini e il resto del programma:
“Di Cecilia Mangini, vi proponiamo una significativa selezione della sua attività di documentarista. Sarete stupefatti dallo sguardo, dalla vitalità, dalla umanità, dalla capacità di Cecilia Mangini di interrogarsi, mentre stavano avvenendo, sulle trasformazioni che cambiarono l’Italia tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Settanta. Qualora non vi bastasse, c’è anche un film polacco dal titolo magico, adorato da Scorsese e Coppola, Cenere e diamanti del giovane Wajda, opera di una profondità e fluidità stilistica senza pari, che raccontala fine di una guerra che non sarebbe finita, ma si stava solo trasformando. C’è Clouzot che racconta Picasso in uno dei più bei film sull’arte, ci sono i documentari geniali di Agnès Varda, ma anche due film unici – un peplum brechtiano di Cottafavi, I cento cavalieri, e la parodia di un noir d’avventura diretto da Huston, Il tesoro dell’Africa – e ancora i primi film africani di Sembene e Mambety, i capolavori di Dreyer, Renoir, Becker, Pietro Marcello ed Ernst Lubitsch”

Il programma dal 18 febbraio al 20 marzo
Questo mese, l’offerta proposta dalla Cineteca di Bologna su MyMovies prevede, tra gli altri:
- Anni Difficili (1948), di Luigi Zampa, film capostipite della commedia all’italiana.
- Break-Up (1963-67), di Marco Ferreri, primo incontro tra quest’ultimo e Mastroianni. Un film dalla vicenda censoria paradossale. “Visto oggi, il film appare incredibile: sembra anticipare la festa di Hollywood Party e lo strip-tease di Kim Basinger in 9 settimane e ½, con un cantante che assomiglia a Belushi prima della comparsa di Belushi” (Gian Luca Farinelli)
- I cento cavalieri (1964), di Vittorio Cottafavi: anno Mille, un villaggio della Castiglia si coalizza per scacciare i dominatori musulmani, a dare manforte sono cento cavalieri. Un film che incassò poco ma divenne un cult del suo genere.
- Totò che visse due volte (1998), di Daniele Ciprì e Franco Maresco: film censuratissimo per eccellenza, scatenò un dibattito esplosivo attorno al tema del messaggio evangelico. Da non perdere in questa versione restaurata.
- Dal 5 marzo l’omaggio a Pasolini, con Comizi d’amore, Appunti per un’Orestiade africana e tanti altri contenuti che trovate nel programma linkato in calce all’articolo.
- Per i ritrovati e restaurati di Hollywood: Il tesoro dell’Africa (1954), di John Huston, un film confusissimo (ma è il suo bello), scritto da Truman Capote tra un martini e l’altro. Nel cast Bogart e Lollobrigida.
- Tutti i – purtroppo pochi – film di Jean Vigo: Zero in condotta, À propos de Nice, L’Atalante, La natation par Jean Taris, Champion de France.
- Cenere e diamanti (1958), di Andrzej Wajda, manifesto della scuola polacca, un film importante, che registra la sconfitta di una generazione uscita dalla guerra.
- Daguerréotypes (1976), di Agnès Varda, un viaggio nella Parigi di altri tempi in compagnia di Agnès Varda e sua figlia, che escono in strada, nella loro Rue Daguerre e documentano la vita di tutti i giorni, tra volti, botteghe e bistecche fresche. Una meraviglia.
- La passione di Giovanna d’Arco (1926-28), di Carl Theodor Dreyer, un film capitale, che non ha bisogno di presentazioni. Pietra miliare del cinema muto.
- Il passaggio della linea (2007), di Pietro Marcello, un documentario che racconta un mondo che non c’è più. Primo documentario lungo di Marcello, che raccontando lo strano mondo dei treni notturni, mostra subito doti artistiche fuori dal comune.
- L’omaggio a Cecilia Mangini, che raccontò i retroscena dell’Italia del boom, un Paese in piena esaltazione economica che non voleva vedere le pesanti disparità sociali tutt’altro che superate dopo la guerra. Trovate tutti i titoli nel programma sotto linkato.
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