
A Cinecittà nasce il MIAC, Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema | La presentazione ⬇
Presentato presso gli Studi di Cinecittà a Roma, il Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema (MIAC), in apertura a dicembre 2019, entra a far parte della strategia di rilancio dell’area degli studios romani iniziata due anni fa con l’apertura al pubblico. Alla presenza del ministro Dario Franceschini, il museo è stato presentato come “un luogo per ritrovare o scoprire il nostro immaginario collettivo“. Audiovisivo e Cinema come arte in movimento, capace di influenzare il nostro modo di vedere e comprendere il mondo. Un sentiero a partire dalle origini fino alla tecnologia digitale e al videogioco, con al centro la valorizzazione del Paese Italia, dove da centinaia di anni l’immagine è sinonimo di sviluppo culturale e sociale.
Come si legge nella presentazione del sito del Ministero dei Beni culturali:
Il primo museo multimediale, interattivo e immersivo interamente dedicato al genere nella Capitale. Voluto e finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, il MIAC è realizzato da Istituto Luce-Cinecittà, in partnership con Rai Teche e CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia, in collaborazione con Cineteca di Bologna, AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Museo Nazionale del Cinema di Torino, Fondazione Cineteca Italiana, Cineteca del Friuli, Mediaset, con il Patrocinio di SIAE. Un’unione ricercata e trovata di grandi marchi della nostra memoria e dell’immaginario, che insieme rappresentano un patrimonio di archivi visivi di livello mondiale.
Un nuovo modo di immergersi nelle arti e nelle tecniche che hanno costruito il nostro immaginario; il MIAC troverà spazio negli antichi Laboratori di Sviluppo e Stampa degli studi, elaborando la visione del “film” in Italia. Alla base ovviamente materiali d’archivio: centinaia di film e filmati di repertorio (fondi dell’Istituto Luce e delle Teche Rai), documenti, fotografie, interviste, sigle, backstage, grafiche e radio.
La cura del MIAC è affidata a un team formato da Gianni Canova, storico del cinema, Gabriele D’Autilia, storico della fotografia, Enrico Menduni, storico dei mass media e Roland Sejko, regista. L’allestimento è ideato, progettato e curato da NONE collective.
Più di cento anni di storia italiana stanno per avere nuova vita. Da dicembre negli Studi di Cinecittà.
Qui il video di presentazione:
(Per maggiori informazioni: Ministero dei Beni Culturali)
Foto copertina: Cristina Vatielli
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