
RaiPlay omaggia Ennio Morricone, online 37 film musicati dal Maestro
All’alba del 6 luglio, in seguito alle complicazioni causate da una caduta, ci ha lasciato a 91 anni Ennio Morricone, e il mondo si è fermato per omaggiare il più grande compositore di musica applicata (e non solo) italiano, se non in assoluto, il cui leggendario lavoro per il cinema gli ha portato fama e riconoscimenti a livello internazionale.
Il nome di Morricone è inevitabilmente legato a quello di un altro grande artista italiano, Sergio Leone, per cui ha composto alcuni dei motivi più riconoscibili della storia del cinema, ma la sua straordinaria abilità l’ha poi portato a lavorare con moltissimi altri grandi del cinema italiano e internazionale. Corbucci, Petri, Pasolini, Argento, De Palma, Carpenter, Tarantino e tanti altri, per costruire un repertorio che spazia in diversi generi, anni e nazionalità, portando Morricone a diventare uno dei grandi protagonisti degli ultimi sessant’anni di cinema mondiale. Ennio Morricone è stato inoltre compositore di musica classica, e molto spesso viene dimenticata la sua incredibile influenza sulla musica leggera italiana, basti pensare al ruolo di compositore e/o arrangiatore per Abbronzatissima, Guarda come dondolo, Sapore di sale, Se telefonando, C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones e numerosi altri grandi classici.
RaiPlay ha deciso di omaggiare Morricone rendendo disponibili ben trentasette tra film musicati dal Maestro romano e suoi concerti: andiamo a vedere alcune delle opere più interessanti incluse.
Sergio Leone: da Per un pugno di dollari a C’era una volta in America
Della collaborazione tra Ennio Morricone e Sergio Leone si è già tanto parlato, essendo indissolubilmente legati l’uno al successo dell’altro: così come Leone ha rivoluzionato il western, andando a creare una mitologia e un’estetica estremamente personale con cui poi ogni altro regista del genere, e non solo, ha dovuto fare i conti, così Morricone ha creato il sound che tutti associamo a paesaggi desertici, cappelli da cowboy e duelli finali, diventando la musica western per eccellenza.
La colonna sonora di Per un pugno di dollari (1964), primo film di questo sodalizio, include già tutti gli elementi che vanno a creare l’inconfondibile stile western di Morricone, tra arpeggi di chitarra, trombe, fischi, cori, schiocchi, campane e un generale utilizzo creativo delle percussioni, come in Titoli, uno dei suoi motivi più memorabili.
C’era una volta in America (1984) è invece rappresentativo della grande evoluzione dei due artisti nei vent’anni che lo separano dalla loro prima collaborazione; Leone è passato dal reimmaginare Kurosawa in chiave western a costruire un’epopea americana che spazia lungo quarant’anni di storia, raggiungendo al tempo stesso una perfezione stilistica forse ineguagliata, e Morricone fa tesoro delle esperienze avute nel frattempo con altri registi e generi, rielaborando al tempo stesso gli elementi e gli strumenti alla base del suo suono western, andando a creare una meravigliosa e melanconica colonna sonora, parte essenziale dell’atmosfera del film, come nel tema principale, o in Deborah’s Theme.
Dario Argento: L’uccello dalle piume di cristallo e Il gatto a nove code
Quando si pensa alle colonne sonore di Dario Argento si pensa solitamente al prog rock e ai synth anni 70/80 dei Goblin, che ne hanno musicato molti dei film più celebri, ma non bisogna dimenticare che è stato proprio Morricone a comporre la musica per i primi tre film del Maestro del giallo, la cosiddetta Trilogia degli Animali.
Morricone riprende molti dei suoi elementi classici, a partire dalla voce che diventa strumento, con vocalizzazioni che accompagnano le melodie principali, ma in questo caso ricercando non l’epicità dei suoi lavori western, ma una dissonanza da cui nasce l’elemento di inquietudine, che trasforma motivi apparentemente tranquilli in un perfetto sottofondo horror/thriller; esemplare è Ninna Nanna in Blu, uno dei brani più famosi del Maestro.
Sacco e Vanzetti: Morricone e Joan Baez
Sacco e Vanzetti (1971), racconta la vera storia di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, anarchici italiani ingiustamente processati e condannati a morte negli Stati Uniti per la loro ideologia politica, risultando molto importante per la notorietà della vicenda e la successiva riabilitazione della figura dei due. Il regista, Giuliano Montaldo, scelse Morricone per la colonna sonora, avendone ammirato i lavori con Leone e numerosi altri registi, e ancora una volta il compositore si fece trovare pronto, mostrando echi delle sonorità che troveremo poi per esempio in C’era una volta in America.
La colonna sonora di Sacco e Vanzetti è però principalmente conosciuta per la partecipazione di Joan Baez, che scrisse e interpretò i testi delle tre parti di La ballata di Sacco e Vanzetti, ma soprattutto Here’s to you, che diventò un successo mondiale e un vero e proprio inno contro le ingiustizie. Il brano sarà ripreso in numerose altre opere (non solo cinematografiche: gli amanti dei videogiochi ne ricorderanno l’uso fatto da Hideo Kojima, appassionato di Morricone e del cinema italiano, nella saga di Metal Gear Solid) e reinterpretato da numerosi artisti, a partire da Gianni Morandi che, in un’inversione di ruoli rispetto alla famosa versione dell’Usignolo di Woodstock di C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, ne fece una cover italiana, dal titolo Ho visto un film.
The Hateful Eight: Tarantino, dall’omaggio alla collaborazione
La musica di Morricone ha avuto un’influenza inestimabile, ispirando negli anni innumerevoli compositori e registi, e uno dei suoi più grandi ammiratori è sicuramente Quentin Tarantino, grande fan e conoscitore del cinema italiano, di Leone e delle colonne sonore del Maestro. Tarantino è famoso (e a volte criticato) per avere creato e perfezionato il suo stile da un collage delle sue più grandi ispirazioni, e lo stesso procedimento è stato spesso utilizzato nella scelte delle musiche dei suoi film, in cui preferisce il riutilizzo e la rielaborazione di pezzi già esistenti alle colonne sonore originali.
Il suo utilizzo delle musiche di Morricone parte in Kill Bill, arrivando poi a Bastardi senza gloria, in cui sono presenti ben quattro suoi brani precedenti, e dell’opinione del compositore italiano sul lavoro di Tarantino si è molto parlato, arrivando a sue presunte affermazioni molto negative sui “furti” del regista americano, poi smentite e rielaborate dallo stesso Morricone. Quel che è vero è che Morricone ammira sì il lavoro di selezione e utilizzo fatto da Tarantino, rimanendo però dell’idea che una colonna sonora sia indissolubilmente legata al film per cui è stata scritta, e che “Ogni regista meriti la propria musica”.
Tarantino alla fine si è meritato la propria musica, riuscendo finalmente a convincere Morricone a comporre la colonna sonora di The Hateful Eight, ottavo film del regista e secondo ad ambientazione western. Morricone avrebbe potuto ispirarsi ai classici della sua produzione western, tanto cara allo stesso Tarantino, ma decise invece di puntare su un’impostazione molto più sinfonica e complessa, attingendo anche alle atmosfere di giallo del film, sostenendo “Mi pareva di vendicarmi sui film western di un tempo, così semplici, fatti solo per il pubblico”. Il risultato è ancora una volta encomiabile, valendogli addirittura il suo primo Oscar alla migliore colonna sonora, dopo cinque candidature e un Oscar alla carriera.
Tarantino, in seguito alla notizia della morte del compositore, ha così commentato su Twitter: “The King is dead. Long live the King!“.
Ecco la lista completa dei titoli disponibili su RaiPlay:
- C’era una volta in America
- Per un pugno di dollari
- The Hateful Eight
- L’uccello dalle piume di cristallo
- Il gatto a nove code
- Sacco e Vanzetti
- La proprietà non è più un furto
- Marco Polo
- La piovra
- Giovanni Falcone: l’uomo che sfidò Cosa Nostra
- Paolo Borsellino – I 57 giorni
- L’eredità Ferramonti
- Fatti di gente perbene
- Un genio, due compari, un pollo
- Occhio alla penna
- Il mostro
- 7 pistole per i MacGregor
- 7 donne per i MacGregor
- La vita a volte è molto dura, vero Provvidenza?
- In ginocchio da te
- I motorizzati
- Il segreto del Sahara
- I promessi sposi
- Una storia italiana
- Perlasca – un eroe italiano
- Il cuore nel pozzo
- Gino Bartali – l’intramontabile
- Pane e libertà
- Mi ricordo Anna Frank
- Abramo
- Genesi – Creazione e diluvio
- Giacobbe
- Giuseppe
- Ennio Morricone dirige l’OSN
- Senato e cultura – omaggio a Ennio Morricone
- Morricone e la sua orchestra
- Giuliano Montaldo – quattro volte vent’anni
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