
La casa di carta 4: nella quarta stagione due canzoni dalla cultura pop italiana
Dopo un finale di terza stagione che aveva lasciato protagonisti e fan con diverse questioni in sospeso, la quarta parte di La casa di carta, la serie non in lingua inglese più vista su Netflix, la serie in assoluto più popolare in Italia secondo i dati del servizio e forse la serie più attesa del 2020, è finalmente disponibile da oggi sulla piattaforma di streaming più grande al mondo.
Come è valso per Bella Ciao, la canzone italiana simbolo della resistenza partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale, presente in alcune delle scene più importanti e significative dello show (la cantano i protagonisti dell’attacco alla Casa di Carta nel momento di massima felicità, come lo definisce la stessa Tokyo, e la cantano il Professore e Berlino in una delle scene cruciali della serie) che ha raggiunto ogni parte nel mondo. Anche nei nuovi episodi della quarta stagione saranno presenti due canzoni italiane, provenienti questa volta dal repertorio popolare classico del nostro Paese.
Bella Ciao, ormai canzone simbolo di La casa de papel forse ancor più della stessa sigla di apertura, si è trasformata in un tormentone di livello mondiale (qui un esempio, con il remix fatto da Steve Aoki e Marnik che ha fatto molto discutere), riuscendo con i suoi richiami alla resistenza, alla ribellione e alla rivincita a esprimere gli ideali che spingono il Professore ad agire. Nella quarta stagione (composta da otto nuovi episodi) i produttori della serie – ai quali deve piacere molto attingere dalla cultura musicale italiana – tenteranno di ripetersi facendo intonare al cast due grandissimi successi degli Anni ’70 e ’80 della musica pop italiana: Ti amo di Umberto Tozzi e Centro di gravità permanente di Franco Battiato.
Di seguito la clip video della scena in cui non i protagonisti ma un gruppo di frati cantano e ballano sulle note di Centro di gravità permanente di Franco Battiato:
LA CLIP – CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE
Torna la banda di ladri più famosa al mondo con Álvaro Morte (Il Professore), Úrsula Corberó (Tokio), Pedro Alonso (Berlino), Alba Flores (Nairobi), Itziar Ituño (Lisbona), Miguel Herrán (Rio), Esther Acebo (Stoccolma), Jaime Lorente (Denver), Darko Peric (Helsinki), Luka Peros (Marsiglia), Hovik Keuchkerian (Bogotá) e Rodrigo de la Serna (Palermo). Najwa Nimri (Ispettore Sierra), Fernando Cayo (Colonnello Tamayo), Juan Fernández (Colonnello Prieto), Fernando Soto (Angel) e Mario de la Rosa (Suárez) danno vita al corpo di polizia che cercherà di distruggere la Resistenza. Nel cast anche Pep Munné (Governatore), Enrique Arce (Arturo Román), Kiti Manver (Mariví) e José Manuel Poga (Gandía).
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