Quando finisce “The Bad Batch”?
Iniziata come un roboante sussurro nell’ultima stagione di The Clone Wars (per non citare la stagione perduta The Clone Wars Legacy del 2014), la Bad Batch sembrava destinata a diventare un nuovo caposaldo dell’universo di Star Wars. Giunti alla fine della seconda stagione possiamo dire che il rischio più grande è proprio quello. Non una serie memorabile, eppure fondamentale e ancora una volta al servizio di una “spiegazione più grande” che per comodità chiameremo “Palpasplaining” ovvero tutto ciò che è possibile riassumere nella frase «In qualche modo modo Palpatine è tornato». Molte e diverse sono ancora le domande alle quali la serie deve rispondere e tra queste la più importante: quando finisce The Bad Batch?
Non che la serie sia del tutto inguardabile, specialmente questa seconda stagione che almeno in certi episodi ha mostrato di avere una scrittura che a fine della precedente non era lecito sperare. Tuttavia, per i nomi coinvolti, lo stile dell’animazione della sorella The Clone Wars e la portata di molti eventi ivi descritti, era lecito quando non doveroso aspettarsi molto di più. The Bad Batch ha un problema enorme di ritmo che si porta dietro dalla prima stagione e la seconda non fa nulla per risolvere. Si ha l’impressione più e più volte di assistere a un brodo infinito continuamente allungato di trame e sotto-trame ora aperte, ora chiuse, riprese e lasciate in sospeso al punto tale che è obiettivamente difficile di settimana in settimana ricordarsi tutto quello che è accaduto prima (colpa anche della poco saggia decisione di far coincidere la seconda metà della serie con la 3ª stagione di The Mandalorian). E quando una serie è dimenticabile ma imprescindibile allora abbiamo un grosso problema. È riduttivo parlare di trama orizzontatale in The Bad Batch. Entrambi le stagioni sono uno sfoggio più o meno riuscito di lore starwarsiana tenuto in piedi dai continui sacrifici che gli sceneggiatori compiono di trama verticale. In buona sostanza quasi nessun personaggio cresce veramente e il rapporto padre-figlia (o fratello-sorella se preferite) tra Hunter e Omega non è minimamente comparabile alla media della serialità contemporanea.
Cosa si salva allora di questa seconda stagione? Abbiamo detto che quasi nessun personaggio cresce veramente. Quasi, appunto. Crosshair è la vera sorpresa di una stagione poco meno piatta della precedente. La sua è una crescita inedita o comunque rara nelle narrazioni contemporanee: un villain perfettamente a suo agio con la propria freddezza e imperturbabilità, almeno fino a quando non si imbatte in qualcosa di più freddo di lui. Una morte fredda e imparziale, ma paradossalmente ingiusta, che per una volta non è lui a dare. Badate, non si tratta di un risveglio di coscienza tanto caro alla narrativa occidentale, né di un trauma tout-court. Crosshair ha semplicemente “troppo freddo”, persino per uno come lui. Perché chiunque a un certo punto della propria esistenza non può fare a meno del calore che deriva dall’essere protetti (o coperti, come nel caso dei soldati) e il fatto che Crosshair capisca ciò in un pianeta artico e nevoso ha un che di poetico.
Non mancano poi episodi che obiettivamente sono dei sorprendenti gioiellini. È il caso ad esempio dell’episodio 10, Riconquista, ovvero come ambientare e spiegare il marxismo nell’universo di Star Wars. Poi però, inevitabilmente, ritorna il Palpasplaining e allora “in qualche modo” Palpatine deve legittimare il suo ritorno in episodio IX e la noia sopraggiunge lesta. Quando finisce The Bad Batch? Probabilmente nel 2024, probabilmente mai, considerando l’arco di tempo che la separa da Episodio IX e le infinite possibilità di spiegare come Palpatine sia tornato (l’abbiamo capito, è stato clonato), probabilmente finirà già in Ahsoka, quando cioè ci ricorderemo che Thrawn è ancora una minaccia molto più del redivivo imperatore. The Bad Batch rimane comunque un brodo allungato in questo 2023 che ormai è abituato agli standard qualitativi di Andor. Si aspetta, per carità, la terza e ultima stagione che speriamo sia una degna conclusione non solo della serie, ma di molte questioni ancora inutilmente aperte nel canone. Ciò che infatti separa questa serie dalle altre della galassia Star Wars è l’essere una brutta pezza, una “bad patch” insomma.
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