
Intervista col vampiro – Claes Bang racconta “Dracula”
Nel 2020 gli showrunner Mark Gatiss e Steven Moffat realizzano la miniserie televisiva da tre episodi Dracula trasmessa su BBC One e rilasciata da Netflix. La versione di Gatiss e Moffat, rispetto agli innumerevoli riadattamenti cinematografici del celebre romanzo di Bram Stoker, porta con sénotevoli livelli di novità e di contemporaneità. ll personaggio di Dracula, da sempre avvolto da un’atmosfera legata al mito e al periodo storico in cui agisce, è qui catapultato nel mondo moderno, frenetico e tecnologico, adattandosi agli usi e costumi della società odierna. Si aprono, quindi, diversi spunti di riflessione su come il mito intramontabile del vampiro più amato della storia possa rinnovarsi continuamente e mutare forma. Nei panni del Dracula di BBC/Netflix troviamo l’attore danese Claes Bang, diventato celebre grazie al ruolo del Conte vampiro. Bang vanta una carriera che spazia dal cinema alla televisione dove ha ottenuto anche importanti riconoscimenti.
Gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza come protagonista della fortunata serie Dracula.

L’anno scorso ti abbiamo visto e apprezzato nella tua performance nei panni del vampiro più famoso della storia in Dracula di BBC e Netflix. Come descriveresti questa esperienza?
La prima cosa che ho pensato nel momento in cui mi sono approcciato a questo ruolo è stata «Serve davvero un nuovo Dracula?». Di seguito, leggendo la sceneggiatura di Mark e Steven Moffat, ho capito che il loro Dracula era davvero innovativo e così ho accettato il ruolo. Dopo aver accettato ho iniziato ad avere paura di non essere all’altezza del ruolo, in quanto ci sono stati tantissimi eccellenti attori che hanno interpretato Dracula. Nel momento in cui abbiamo cominciato a girare sul set, ogni paura è passata. Il clima era estremamente piacevole, lavorare con Steven, Mark e Dolly (Wells) è stato realmente appagante, ho dei ricordi bellissimi di quei giorni.
Molte star del cinema hanno interpretato il Conte Dracula in tantissimi celebri capolavori e la loro influenza è ancora percettibile nell’immaginario collettivo. Ci sono delle performance in particolare che ti hanno ispirato nel creare il tuo personale Dracula?
Non ho mai pensato a questo personaggio come il mio Dracula, bensì come quello di Mark e Steven poiché le sue caratteristiche erano già tutte presenti nella loro sceneggiatura. Ho guardato tutti i vecchi Dracula per cercare una fonte di ispirazione e credo si stata molto utile per me l’interpretazione di Klaus Kinski nel Nosferatu di Werner Herzog. La sua interpretazione ha quella cifra di malinconica solitudine che mi piace.

Mark Gatiss e Steven Moffat hanno scritto un’ottima sceneggiatura con nuovi interessanti elementi rispetto al romanzo originale. Hai detto che hai deciso di accettare il ruolo dopo aver letto il soggetto. Quali elementi della loro sceneggiatura ti hanno colpito? Qual è la tua esperienza rispetto al romanzo di Bram Stoker?
Ho molto amato la paura mista all’humor che Steven e Mark hanno aggiunto al loro Dracula. Ho pensato che l’idea di creare un vampiro che riuscisse a prelevare attraverso il sangue anche le capacità e l’intelligenza delle sue vittime fosse davvero brillante. Ma il vero colpo di genio è stato rendere il personaggio di Van Helsing una suora e, ovviamente, chiamare Dolly Wells per interpretarlo egregiamente. Questi nuovi elementi, secondo me, hanno reso il loro Dracula particolarmente accattivante e geniale.
Qual è stata la scena più difficile da girare?
Nella serie c’è una lunga sequenza al convento delle suore dove io esco fuori dalla pancia di un lupo, nel primo episodio. Quella scena è stata davvero dura e molto lunga. Aveva così tanti colpi di scena improvvisi che ci è voluto un’eternità per girarla. Inoltre, per questa scena, abbiamo trasferito il set in Slovacchia per tre notti alla fine di febbraio, dove le temperature erano gelide ed io ero nudo per quasi tutto il tempo perché, a quanto pare, quando vuoi viaggiare nella pancia di un lupo devi essere senza vestiti (ride).

Quali elementi moderni sono presenti nel personaggio di Dracula secondo te?
Penso che la situazione dell’azienda medica/tecnologica che studia Dracula da un punto di vista anche scientifico, nel terzo episodio, sia un elemento molto contemporaneo. Immagina cosa puoi fare con qualcuno che riesci a studiare in ogni dettaglio solo da una goccia del suo sangue. Ad esempio, si è scoperto, studiandone il sangue, che aveva una reazione grave bevendo il sangue di malati di cancro. Immagina quanto sarebbe utile poter scoprire tutti questi fattori dettagliatamente, oggi, solo dallo studio di una goccia di sangue.
Il terzo episodio della serie sembra avere molti riferimenti ad altri film di Dracula. L’ultima scena, quando Zoey Van Helsing apre le tende, sembra una citazione del Dracula di Terence Fischer con Christopher Lee e Peter Cushing. Quali sono i riferimenti presenti all’interno della serie?
Questa penso sia una domanda a cui possano rispondere soprattutto gli studiosi di Dracula. So che Steven e Mark hanno preso molte volte in considerazione altri film sul personaggio e, sicuramente, alcuni di questi sono stati da ispirazione nella scrittura del loro Dracula.
È possibile sapere in anteprima se è in programma una nuova stagione di Dracula? Parteciperai nuovamente?
Ne stanno ancora discutendo. Non credo sia stata presa una decisione in merito ma, dopo la bellissima esperienza della prima stagione, mi piacerebbe farne un’altra.
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