
Guida astrologica per cuori infranti – Nato sotto una stella familiare
L’astrologia è una delle tante spiegazioni che l’uomo impiega quando la sua vita non va come vorrebbe. Quelle previsioni attirano e convincono soprattutto per l’estrema vaghezza che permette loro di adattarsi all’esperienza di chiunque e di offrire spunti su cosa aspettarsi dal futuro. Se l’oroscopo è ottimista, viene accettato di buon grado e se invece minaccia cambiamenti negativi, può essere ignorato o deriso facilmente.
Nemmeno Alice Bassi (Claudia Gusmano, vista di recente nella fiction Rai L’Allieva), la protagonista della nuova serie Netflix Guida astrologica per cuori infranti, crede all’astrologia. Pensa che la sua sfortuna in amore sia colpa solamente delle eccessive aspettative create dalle commedie romantiche di cui è grande appassionata. Quando deve tornare al suo lavoro come assistente di produzione presso la torinese Dora TV, lo fa cercando di ignorare l’ormai prossimo matrimonio del suo ex fidanzato Carlo. L’incontro con Tio (Lorenzo Adorni), protagonista della soap opera più vista del canale e fanatico di astrologia, spinge Alice a rimettere in considerazione la sua vita sentimentale, accettando nuove sfide e innamorandosi di nuovo, sempre sotto la guida delle stelle. A complicare ulteriormente la vita della donna è però l’arrivo negli studios di Davide Sardi (Michele Rosiello), il nuovo direttore creativo di Dora TV che cerca disperatamente un programma capace di risollevare le sorti della rete.

Guida astrologica per cuori infranti si discosta dal target adolescenziale a cui sembra essere indirizzata la maggior parte della produzione Netflix italiana (basti pensare a serie come Skam Italia, Summertime e Baby o a film come Sotto il sole di Riccione e Sulla stessa onda), cercando di proporre una variante locale a Fleabag. Il punto di partenza è il romanzo omonimo di Silvia Zucca (edito da Casa Editrice Nord), che viene adattato con estrema fedeltà dalla sceneggiatrice e regista Bindu de Stoppani. Manca tuttavia un basilare lavoro di aggiornamento: il libro risale al 2015 e nel mentre, son stati fatti notevoli progressi nel trattare alcuni argomenti trattati nella storia, soprattutto riguardanti il personaggio di Tio, ma il linguaggio della serie sembra ancora bloccato nel passato e risulta per questo a tratti irrealistico.
Oltre alla brillante colonna sonora capace di coniugare alcune delle novità pop più interessanti sia sulla scena italiana che quella internazionale, Guida astrologica per cuori infranti non offre nulla di concretamente nuovo: è una commedia romantica a cui il pubblico italiano è abituato e che finisce irrimediabilmente per ricordare molto L’Allieva per l’origine letteraria e la caratterizzazione della protagonista. La reinvenzione non è tuttavia negli intenti dichiarati della serie di Bindu de Stoppani che fin da subito si annuncia come un omaggio al genere, sfruttando e decostruendo alcuni dei tropi più comuni.

Se guardata come una produzione italiana, Guida astrologica per cuori infranti risulta essere paragonabile ad operazioni passate, ma le vere perplessità nascono quando questa viene considerata all’interno del progetto più ampio di Netflix sul territorio italiano. Segue difatti schemi e generi già ripetuti nell’ancora limitata offerta di Originali italiani, rappresentando quindi l’ennesima possibilità mancata di realizzare un prodotto differente dagli standard imposti dalla televisione generalista (l’unica produzione che ne è stata capace finora, trattandosi di un modello creato e già avviato all’estero, è stata Skam Italia). Più che con il binge watching, Guida astrologica per cuori infranti sembra essere stata realizzata proprio con in mente i modelli produttivi e distributivi della serialità classica e forse avrebbe potuto funzionare meglio proprio con un rilascio settimanale degli episodi.
Guida astrologica per cuori infranti, disponibile su Netflix dal 27 Ottobre con i primi sei episodi, funziona come gli oroscopi che ricorrono nella narrazione: la vaghezza e la banalità dell’intreccio rendono facile per lo spettatore ritrovarsi nel personaggio di Alice Bassi e seguirla nel labirinto dei suoi errori, ma al tempo stesso questa mancata specificità e personalizzazione della serie mina irrimediabilmente la sua riuscita finale. Rimane solo da sperare che, in un’eventuale seconda stagione che la conclusione sembra voler annunciare, Guida astrologica per cuori infranti trovi un modo per proporre una sua identità precisa, staccandosi più che dalla commedia romantica come genere, dagli schemi produttivi e narrativi della tradizione italiana.
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