
Dune di Villeneuve – Immagini e dettagli da Arrakis su trama, cast e regia
Birdmen ha tradotto per voi l’ultimo articolo di Vanity Fair sul nuovo Dune di Denis Villeneuve, nel quale vengono non solo mostrate le prime immagini, ma anche forniti i primi dettagli su storia, cast e personaggi. Di seguito il contenuto dell’articolo:
«Timothée Chalamet si ricorda l’oscurità. Era l’estate del 2019, il cast e la troupe di Dune si stavano avventurando nei canyon profondi e sabbiosi del sud della Giordania, partendo nel mezzo della notte per poter girare all’alba. La luce che spuntava dalle voragini faceva sembrare il paesaggio di un altro mondo. Era proprio quello per cui erano venuti. “È davvero surreale”, afferma Chalamet, ”ci sono questi paesaggi immensi, che uno immagina esistano su altri pianeti dell’universo, non sulla Terra”.
Non erano, in ogni caso, ancora sulla Terra. Si trovavano su un altro pianeta, un campo di battaglia arido e mortale chiamato Arrakis. Nell’epico romanzo fantascientifico di Frank Herbert del 1965, Arrakis è l’unica fonte conosciuta della risorsa più vitale della galassia, “la spezia” capace di alterare la mente e deformare spazio e tempo. Nel nuovo adattamento cinematografico, diretto da Denis Villeneuve, regista di Arrival e Blade Runner 2049, Chalamet interpreta il giovane principe Paul Atreides, il proverbiale “straniero in terra straniera”, che combatte per proteggere questa nuova casa ostile anche se minaccia di distruggerlo. Gli umani sono alieni su Arrakis. Le specie dominanti su quel mondo sono vermi della sabbia immensi e voraci, che si nascondono come draghi sotterranei nelle distese aride.

Non sarebbe Dune se si trattasse di una cosa facile. Il romanzo di Herbet è diventato una pietra miliare della fantascienza negli anni ’60, acclamato per il suo sottotesto ecologico e la sua capacità di creare dei mondi, oltre che per la sua trama intricata (per alcuni impenetrabile) che si focalizza su due famiglie in lotta per la supremazia su Arrakis. Il libro ha creato suggestioni che molti vedono in qualsiasi cosa, da Star Wars ad Alien a Game of Thrones. In ogni caso, per decenni, il romanzo stesso è sfuggito agli adattamenti. Negli anni ’70, il regista sperimentale Alejandro Jodorowsky tentò di trasformarlo in un film, ma Hollywood considerò il progetto troppo rischioso. David Lynch portò Dune sul grande schermo nel 1984, ma fu bollato da alcuni come un disastro incomprensibile e una macchia nella sua filmografia. Nel 2000, una mini-serie di Dune su quello che oggi è il canale SyFy divenne un successo sulla tv via-cavo, ma oggi è praticamente dimenticata.

Villeneuve intende creare un Dune che, ad oggi, è esistito solo nell’immaginazione dei lettori. La chiave, afferma, è stata spezzare la narrazione a metà. Quando Dune arriverà nei cinema il 18 dicembre di quest’anno, coprirà solo metà del romanzo – grazie al benestare di Warner Bros – per raccontare la storia in due film, un approccio simile a quello avuto nei confronti di It di Stephen King. “Non avrei accettato di adattare questo libro in un solo film” afferma Villeneuve, “Il mondo è troppo complesso. È un mondo che trae la sua potenza dai dettagli”.
Per Villeneuve, questa storia, di ormai 55 anni fa, di un pianeta che viene sfruttato fino alla morte non è semplicemente un’avventura spaziale, ma una profezia. ”Non importa ciò in cui credi, la Terra sta cambiando, e dovremo adattarci”, dice, ”ecco perché penso che Dune, questo libro, fu scritto nel ventesimo secolo. È un ritratto distante della realtà del petrolio, del capitalismo, dello sfruttamento – e del sovrasfruttamento – della Terra. Oggi, le cose sono solo peggiorate. È una storia di formazione, ma anche una chiamata alle armi per i giovani”.

Paul, il personaggio interpretato da Chalamet, pensa di essere solo un ragazzo in lotta per trovare un posto nel mondo, ma in realtà possiede l’abilità di cambiarlo. Ha il dono sovrannaturale di imbrigliare e scatenare energia, guidare gli altri, e fondersi col cuore del suo nuovo mondo. Pensa a Greta Thunberg, ma aggiungici che è un Jedi e ha un diploma preso a Hogwarts. Paul viene da una potente famiglia galattica con un nome che suona come una costellazione – La Casata degli Atreides. Suo padre e sua madre, Duca Leto (interpretato da Oscar Isaac) e Lady Jessica (Rebecca Ferguson), strappano il figlio dal loro lussureggiante mondo natale, simile alla Scandinavia, per andare a vigilare sull’estrazione di spezia su Arrakis. Ne consegue uno scontro con la criminale e politicamente influente Casa Harkonnen, guidata dal mostruoso Barone Vladimir (Stellan Skarsgård), un uomo enorme con implacabili appetiti. Il barone, creato con protesi su tutto il corpo, è come un rinoceronte in forma umana. Questa versione del personaggio è meno simile a quella del pazzo e più vicina a quella del predatore. “Per quanto ami profondamente il romanzo, sentivo che il barone spesso si avvicinava troppo a una caricatura”, dichiara Villeneuve, “e ho provato a dargli un po’ più dimensione. È per quello che ho coinvolto Stellan. Stellan ha qualcosa negli occhi. Ti accorgi che dietro c’è qualcuno che sta pensando, pensando pensando – che è in tensione e dentro di sé sta calcolando, nel profondo degli occhi. Posso testimoniare, può risultare molto inquietante”.

Il regista ha anche esteso il ruolo di Lady Jessica, la madre di Paul. È un membro delle Bene Gesserit, una setta di donne che possono leggere la mente, controllare le persone con la loro voce (di nuovo, un precursore dei Jedi e dei loro “giochi” mentali), e manipolare la bilancia del potere nell’universo. Nella sceneggiatura, che Villeneuve ha scritto con Eric Roth e Jon Spaihts, Jessica è ancora più temibile di prima. Nella sinossi è descritta come una “sacerdotessa guerriera”. Come dice Villeneuve, scherzando, “sempre meglio di ‘suora spaziale’”.
Il compito di Lady Jessica è consegnare un salvatore per l’universo – e ora ha un ruolo più grande nel difendere e addestrare Paul. “Lady Jessica è una madre, una concubina, un soldato”, dice la Ferguson, “Denis è stato molto rispettoso del lavoro di Frank (Herbert, ndr.) nel romanzo, ma la qualità dell’arco dei personaggi femminili è stata portata a un nuovo livello. Ha fatto alcune modifiche e ora sono meravigliosamente ritratte”.
Con una intrigante modifica al materiale originario, Villeneuve ha anche aggiornato la figura di Liet Kynes, capo dei planetologi su Arrakis e mediatore indipendente tra le varie fazioni in guerra. Sempre descritto come un uomo bianco (nella versione di Lynch era interpretato da Max von Sydow, ndr.), il personaggio è ora interpretato da Sharon Duncan-Brewster, una donna di colore. “Quello che mi ha detto Denis è che c’era mancanza di personaggi femminili e che lui è sempre stato molto femminista, pro-women, e che voleva scrivere quel ruolo per una donna”, ha detto la Duncan-Brewster. “Questo essere umano di base si adopera per mantenere la pace tra molti popoli. Le donne sono molto abili in quello, quindi perché Kynes non può essere una donna? Perché non dovrebbe esserlo?”.

Come sapranno i fan, c’è una vasta fauna di altri personaggi che popola Dune. Ci sono umani chiamati “mentat”, potenziati con menti simili a computer. Paul ha come mentori due baldi guerrieri, Duncan Idaho e Gurney Halleck, interpretati da Jason Momoa e Josh Brolin. Dave Bautista interpreta un sinistro sgherro degli Arkonnen, Glossu Rabban (“La Bestia”, ndr.), e Charlotte Rampling ha il ruolo chiave della reverenda madre Bene Gesserit. Nelle apparentemente invivibili distese deserte di Arrakis, Javier Bardem guida la tribù dei Fremen nei panni di Stilgar, e Zendaya lo affianca come Chani, la donna misteriosa che tormenta Paul nei suoi sogni in forma di visione con brillanti occhi blu.»
Torneremo più avanti con tanti approfondimenti sul mondo di Dune e sull’opera del mitico Frank Herbert, continuate a seguire Birdmen per rimanere tutt’uno con la spezia!
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