
Rabbits: l’antropomorfismo oscuro di David Lynch
di Gianmarco Gronchi
Al sentire il nome di David Lynch ai più verranno certamente alla mente alcuni grandi film, come Eraserhead o Mullholand Drive, quest’ultimo considerato il miglior film del 21esimo secolo dalla BBC. Quando invece parliamo di cortometraggi, ci addentriamo in una parte della produzione lynchiana che non tutti conoscono e che comprende, tra gli altri, Six Figures Getting Sick, Dumbland e, appunto, Rabbits.
Rabbits è una serie composta da sette cortometraggi, per una lunghezza di circa quaranta minuti, rilasciata inizialmente sul sito internet ufficiale del regista, ormai nel lontano 2002. Fin dalle prime scene lo spettatore si trova proiettato in un universo straniante […]
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L’articolo è stato pubblicato il 2 settembre 2017 sul sito http://inchiostro.unipv.it/
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