Nato a Terni nel 1995, sono un “critico in fieri”. Ho quindi una mia visione dell’arte, ma sono sempre attento a quei maestri che possono portarmi ad ampliarla o a sconvolgerla totalmente. Da Altman per la narrazione cinematografica a Dumas padre per il sentimento, da Eastwood per il sociale nel cinema a Elena Marrone per l’assoluta importanza dell’esperienza dell’attore nella costruzione di un personaggio, da Cattelan e Bene per la provocazione a Puccini per il cruciale peso della messinscena in uno spettacolo.