
Tutte le trasposizioni audiovisive di “Tekken” prima della serie Netflix
Tekken è una di quelle serie videoludiche di cui tutti hanno sentito parlare almeno una volta nella vita ma che pochi possono dire di conoscere a fondo. È un picchiaduro e i picchiaduro storicamente sono molto accessibili per il gameplay ma meno sul versante narrativo. Negli ultimi anni la saga di Katsuhiro Harada ha ceduto un po’ di terreno a Mortal Kombat, fresco anch’esso di recenti trasposizioni audiovisive cinematografiche e animate. Lo scorso 19 marzo Netflix ha annunciato a sorpresa l’arrivo di una serie dedicata alla celebre saga Namco che uscirà il 18 agosto sulla piattaforma. In attesa di scoprire come sarà questa nuova serie, ripercorriamo tutte le trasposizioni di Tekken tra prodotti salvabili e aborti terrificanti.
Tekken: The Animation
Anno: 1998 | Regia: Kunihisa Sugishima, Mitsuki Nakamura

La prima trasposizione audiovisiva di Tekken voleva essere almeno nelle intenzioni una risposta al celebre film animato e cinematografico di Street Fighter II. Le intenzioni si concretizzarono solo in parte. Tekken – The Animation è una miniserie in due episodi da 30 minuti ciascuno, rilasciata per il mercato home video. La storia è un adattamento dei primi due giochi focalizzata sul rapporto tra Jun Kazama e Kazuya Mishima. È stato inoltre uno dei primi anime realizzato con una tecnica mista di disegni a mano e digitali. Nonostante le enormi divergenze con i giochi, Tekken – The Animation è comunque un appassionato tributo alla saga Namco. I personaggi principali risultano ben caratterizzati e approfonditi e la storia nel suo complesso è discretamente riuscita; come si può poi parlare male di un anime che definisce la violenza «vessillo scarlatto di effimera gloria» mentre sullo sfondo passa La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix? La critica a suo tempo fu abbastanza inclemente, sopratutto perché lo compararono all’obiettivamente miglior film animato di Street Fighter II. Ad oggi comunque Tekken – The Animation è ritenuto dagli appassionati dei giochi un cult e con ogni probabilità la migliore trasposizione audiovisiva del gioco (il ché in effetti non depone molto a favore di tutte le successive). Ufficialmente l’anime non è su alcuna piattaforma streaming ma potete trovarlo integrale su YouTube oppure potete recuperare da collezionisti online le versioni in VHS e DVD.

Tekken
Anno: 2010 | Regia: Dwight H. Little

Il primo lungometraggio live-action dedicato a Tekken è sostanzialmente una fan-fiction incel. Attori chiamati a fare i cosplay di alcuni personaggi della saga si vedono costretti a dare vita a fantasie machiste contornate da dialoghi imbarazzanti. Difficile capire di chi sia la responsabilità di una simile oscenità, se tutta del regista, degli scrittori o della casa di produzione. Fortunatamente, anche se non stupisce, Katsuhiro Harada ha disconosciuto completamente il film definendolo “orrendo”. Al di là delle performance degli artisti marziali (una su tutte Gary Ray Stearns nei panni di un dubbio Yoshimitsu) nella media dei film del genere, Tekken è inguardabile per ogni tipo di spettatore, da quello occasionale che in estate non sa cosa guardare al cultore del videogioco. Il film si trova su Prime Video ed è un pessimo modo di sfruttare l’abbonamento alla piattaforma considerando anche il recente aumento dei prezzi.

Tekken: Blood Vengeance
Anno: 2011 | Regia: Youichi Mori

Se nel 2011 avevate una PS3 ed eravate fan di Tekken, probabilmente non vi sarete persi l’esclusivo pacchetto Tekken Hybrid, una rara e fortunata combinazione di contenuti che includeva il primo Tekken Tag Tournament rimasterizzato per l’alta definizione, una demo/prologo di Tekken Tag Tournament 2 e il film in CGI Tekken: Blood Vengeance. Quest’ultimo, realizzato da Digital Frontier, ovvero la stessa casa di produzione dei film in CGI di Resident Evil, era fra tutti il contenuto realmente inedito e con ogni probabilità il meno interessante. Ambientato tra il quinto e il sesto capitolo di Tekken, il film cerca di raccontare una storia costruendo un’improbabile amicizia tra i personaggi di Xiaoyu e Alisa. L’aggiunta un po’ casuale di vari personaggi della saga unita alla sempiterna rivalità delle due sorelle Williams e al caos genetico della famiglia Mishima contribuiscono a rendere il film quasi incomprensibile se non per quei pochi che realmente hanno a cuore le vicende dei giochi e dei personaggi. Rimane comunque indubbiamente pregevole l’uso della CGI per animazioni e combattimenti così come le musiche che sono perfettamente in linea con le atmosfere dei giochi. Nonostante la sua presenza in ben due giochi ufficiali (ma comunque non canonici) della serie, anche questo film è stato in parte disconosciuto da Harada. Si tratta comunque di un lavoro molto migliore del film in live-action dell’anno prima, ammesso che si tratti di un genuino merito. Il film, oltre a essere disponibile nel sopracitato pacchetto per PS3, è anche disponibile nel gioco Tekken 3D: Prime Edition per Nintendo 3DS e in formato DVD edito dalla Kaze con doppiaggio italiano.

Tekken 2: Kazuya’s Revenge
Anno: 2014 | Regia: Wych Kaos

Ci sono film brutti, film fatti male, film realizzati controvoglia e poi c’è Tekken 2. Difficile inquadrarlo in qualche modo e anche elencarne i difetti è dura visto che non si da dove iniziare. Tekken 2 vuole essere un prequel del film del 2010, ma riesce ad essere solo una schifezza persino più del predecessore. Tutto è a livelli infimi, persino i combattimenti che nel film del 2010 erano appena sopra la mediocrità. La scrittura non è pervenuta, la recitazione è inesistente, il montaggio è nauseante. L’unica cosa veramente azzeccata di questo film è il cognome del regista. Il film non si trova su nessuna piattaforma streaming e vi invitiamo a non cercarlo.
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[…] poca cura nel trattare molteplici personaggi in contemporanea. In questo Bloodline si conferma un vero successore della prima trasposizione animata di Tekken, sia nei pregi quanto nei difetti, in particolare nel limitarsi a far apparire solo per brevi […]