
Nòt Film Fest 2021 – Nuove promesse italiane
Nella giornata di venerdì 28 agosto il Nòt Film Fest, il festival del cinema indipendente di Santarcangelo di Romagna, ha presentato una collezione di cortometraggi realizzati da autori italiani emergenti. Durante la presentazione la direttrice artistica Alizé Latini ha specificato che i titoli selezionati sono tali perché paragonabili sul livello qualitativo alla produzione indipendente d’oltreoceano e coerenti con il progetto e la programmazione del Nòt Film Fest. Attraverso “Nuovi autori italiani”, il pubblico ha potuto vedere un’ampia varietà di generi e di narrazioni, dall’animazione al racconto di formazione, passando per il fashion film e un thriller di denuncia sociale. Birdmen, fiero media partner di Nòt Film Fest, vi presenta quattro cortometraggi dalla selezione italiana del festival.

MALUMORE (Loris Giuseppe Nese, 2020, Italia)
Dopo il cortometraggio d’esordio Quei Cattivi premiato alla 75 Mostra del Cinema di Venezia, il regista e sceneggiatore salernitano Loris Giuseppe Nese porta a Nòt Film Fest, nella sezione Experimental Shorts/ER Filmmakers e in anteprima regionale, Malumore. Il film desidera dare voce ai quartieri popolari della periferia di Salerno attraverso una figlia, che in tre tappe della sua vita (a 11, 16 e 21 anni) spiega le sue preoccupazioni verso il lavoro della madre badante. La definisce un’occupazione sempre in bilico, a causa della possibile e impendente morte dei datori di lavoro, e retribuita con pochi euro all’ora nonostante l’impegno orario. I disegni in Malumore sono fluidi e cupi, erratici nei movimenti per accrescere il clima di tensione creato da un respiro pesante e dal ticchettio di un orologio che fanno da unica colonna sonora al cortometraggio. Il risultato è un breve ma intenso sguardo su realtà cittadine diffuse e al contempo tragicamente ignorate nonostante la loro ansiosa precarietà.

NON SO DOVE, MA INSIEME (Luca Finotti, 2020, Italia)
Luca Finotti, presente al festival in qualità di giurato della sezione Fashion Popcorn, è stato definito da Forbes Magazine come “il regista dietro ai video virali del fashion” e Non So Dove, Ma Insieme, il cortometraggio realizzato per la collezione primaverile di MSGM, ne è l’ennesima dimostrazione. Ambientato in una Milano estremamente saturata nei colori, il film vuole rappresentare la spensieratezza adolescenziale tra baci, risate e libertà. “La tua canzone” di Coez accompagna il gruppo di modelli (tra cui anche Federico Cesari di SKAM Italia) in vie cittadine deserte, ma pronte ad accogliere la loro vitalità. Non So Dove, Ma Insieme offre un breve spazio anche a degli interventi parlati da parte dei protagonisti, grazie ad alcune domande sospese tra retorica ed esistenzialismo.

BUONGIORNISSIMO!1 (Leopoldo Medugno, 2020, Italia)
Buongiornissimo!1 di Leopoldo Medugno, in concorso nella sezione Shooting Star Shorts e a Nòt Film Fest in anteprima regionale, mostra il pericoloso mondo dei boomer. Un giorno tra le decine di immagini glitterate di buongiorno che i genitori della classe 3°A si inviano su Whatsapp, appare una notizia tragica: la gita è stata cancellata in seguito alla comparsa di un graffito sui muri dell’aula. Una delegazione di mamme decide di andare a scuola per risolvere la questione e poter partire liberamente per le terme senza figlie a carico. L’insegnante prova ad instaurare un dialogo, ma la crudeltà delle donne presto ha la meglio. La dissacrante commedia vuole denunciare la cecità di alcuni genitori davanti agli atteggiamenti dei loro figli e come questi son disposti a tutto, pur di non rimproverarli e ammettere un loro fallimento.

IL TEMPO E I GIORNI (Alessia Buiatti, 2020, Italia)
Daniele e Caterina sono i protagonisti di Il tempo e i giorni, il primo capitolo di una trilogia che parlerà di infanzia, amicizia e paura, toccando diverse tappe della loro vita insieme. La storia inizia con loro appena undicenni, che esplorano il paesino della laguna veneziana dove vivono con ingenua curiosità, ma l’ambiente a casa di Caterina rischia di minare quel paradiso che sono riusciti a costruirsi. Il tempo e i giorni, presentato nella sezione Young Jury Shorts, è definito dalla regista “un canto sulla giovinezza e sull’innocenza, la capacità di dimenticare il male attraverso il gioco e poi di ripiombarci dentro” e se la recitazione dei due attori protagonisti può risultare incerta, il film riesce ad emozionare e a toccare temi importanti come ad esempio quello della violenza domestica, senza mai apparire didascalico.
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