
Il fenomeno Demon Slayer: l’opera che ha battuto ogni record in Giappone
Demon Slayer è diventato un fenomeno troppo grande per essere ignorato soprattutto dopo il clamoroso successo ottenuto dal lungometraggio Infinity Train, che ha battuto ogni tipo di record per un film in Giappone. Risultato ancor più sorprendente se si considera il fatto che l’opera è debuttata nelle sale il 16 ottobre 2020: momento in cui erano presenti diverse restrizioni nei cinema causati dalla situazione pandemica (capacità ridotta, divieto di consumo di cibi e bevande ad esempio). La posticipazione dell’uscita rispetto alle date annunciate pre-pandemia ha probabilmente accresciuto l’hype intorno al film, ma questo fattore non giustifica da solo gli oltre 28 milioni di persone che sono andate al cinema a vedere il lungometraggio, e l’incasso record di 477 milioni di dollari. Per dare un termine di paragone in meno di tre mesi l’opera ha battuto i record d’incassi al botteghino in Giappone di titoli come La Città Incantata e Titanic. In un 2020 in cui il mondo del cinema ha sofferto tantissimo le prolungate chiusure delle sale cinematografiche, i dati d’incasso mondiale sono sicuramente falsati, ma Demon Slayer: Infinity Train si piazza al quinto posto per incassi a livello mondiale nell’anno appena passato. Ma da dove parte questo strabiliante successo? Andiamo con ordine.
La serie
Demon slayer Kimetsu no Yaiba (letteralmente “la lama dell’ammazza-demoni”) è stato il prodotto disruptive che ha cominciato a fare la fortuna del marchio Demon Slayer. L’anime, composto da 26 episodi andati in onda in Giappone tra l’aprile e il settembre 2019, è diretto da Haruo Sotozaki, e scritto e animato dallo studio Ufotable (produttore di Fate/Zero e altri film del franchise Fate). In Italia gli episodi sono stati licenziati da Dynit e sono presenti, anche doppiati in italiano, su Prime Video e gratuitamente su VVVVID. La serie ha avuto un grande successo anche nel mondo occidentale: in Nord America l’anime è stato licenziato dal colosso dell’animazione Aniplex, per poi finire anche nel catalogo Netflix (doppiato in Inglese) ed essere distribuito pure in Blu-ray.

Il fenomeno Demon Slayer: Kinetsunomics
Questo termine (che unisce il titolo del manga Kimetsu no Yaiba e economics) è stato coniato appositamente per definire il mercato che si è creato intorno al franchise Demon Slayer, del valore che si aggirerebbe intorno ai 2 miliardi di euro. Il manga è scritto da Koyoharu Gotōge e pubblicato da Shueisha: 23 volumi in totale i cui capitoli sono pubblicati su uno dei magazine settimanali più letti in Giappone: Weekly Shonen Jump. Il primo volume è uscito il 15 febbraio 2016 e l’ultimo il 18 maggio 2020. Il successo dall’anime ha aumentato esponenzialmente l’hype per il prodotto cartaceo tanto che gli ultimi volumi hanno portato Demon Slayer a essere il primo fumetto a superare One Piece (la mastodontica opera di Eiichiro Oda esce costantemente dal luglio ’97), dopo quasi 20 anni. Il manga degli Ammazza-demoni ha venduto nel primo semestre 2020 più di 45 milioni di copie, il secondo di questa classifica è appunto One Piece con un decimo di copie vendute. Un successo internazionale come Attacco dei Giganti ha venduto poco più di 2 milioni di copie nello stesso arco temporale. Questi numeri da capogiro non sono indicativi solo di un successo commerciale, ma di un vero e proprio fenomeno generazionale.

La trama
L’ambientazione in cui è immersa l’opera è una fiabesca epoca Taisho (inizio ‘900) in cui il protagonista Tanjiro Kamado insieme alla sorella Nezuko viaggiano alla ricerca di vendetta dopo che un demone ha massacrato la loro famiglia e trasformato la ragazza in un mezzo-demone. La narrazione si sviluppa con un classico canovaccio anime: gli allenamenti estenuanti del protagonista per entrare a far parte dei Demon Slayer (squadra di spadaccini professionisti che combattono i demoni più forti), viaggi dei nostri eroi dove incontrano nuovi amici che diventano co-protagonisti nel corso della trama, nemici sempre più forti da sconfiggere, un mentore che mantiene il protagonista sulla retta via, un padre dal passato enigmatico e un potentissimo nemico capo dei demoni sullo sfondo. Insomma, bisogna essere sinceri con quest’opera: non contiene nulla che non si sia già visto, declinato sotto varie forme. Anzi, si mantiene sempre il classico set: kimono, spadaccini, demoni da sconfiggere, momenti concious che si alternano a frivole leggerezze tipiche dell’animazione giapponese, power-up improvvisi durante duelli all’ultimo sangue. Il film Infinity Train non è altro che il proseguo della prima stagione e l’inizio della seconda. Approfondisce la storia del Pilastro del fuoco, scava nella coscienza e nei ricordi dei protagonisti e ci regala un combattimento finale fantastico: molto lineare, molto semplice, molto efficace.
Quindi perché Demon Slayer ha avuto questo successo enorme?
La risposta sta nei dettagli e nel come è stata realizzata l’opera. Innanzitutto le animazioni e i combattimenti sono oggettivamente un orgasmo visivo: le animazioni, la fluidità delle transizioni e i colori sono semplicemente perfetti. Lo studio Ufotable ha fatto un lavoro magistrale, c’è poco altro da dire. Le musiche scritte da Yuki Kajiura e Go Shiina accompagnano la visione dando ritmo alla narrazione. Episodio per episodio lo spettatore viene calato nell’immaginario dei protagonisti. Parlando di musica: l’opening Gurenge di LiSA è entrata in top 3 in tutte le classifiche musicali giapponesi, tanto per completare il filotto di successi intorno a questo prodotto. La caratterizzazione dei villans è un altro piccolo aspetto che impreziosisce l’opera: pur essendo demoni si rispecchiano nello spettro delle emozioni umane più limpide. Non siamo ai livelli di Hunter x Hunter per fare un esempio, ma è sicuramente un punto a favore degli autori. La narrazione nel suo insieme è lineare e canonica, con i plot twist e le accelerazioni messe al punto giusto. In generale si può dire che Demon Slayer sia un prodotto tutt’altro che originale o innovativo, ma di una qualità elevatissima, che gli permette di brillare più di tutti i suoi “concorrenti”, oltre ad avere avuto la fortuna e la bravura di aver fatto innamorare i giovanissimi e appassionato anche i “consumatori” di animazione giapponese più esperti, insomma un Successo con la S maiuscola.

Il futuro
Dopo il lungometraggio ci sarà una seconda stagione della serie che, secondo indiscrezioni, uscirà a ottobre 2021. L’anime proseguirà la sua narrazione dal finale del Treno dell’Infinito. Questa seconda stagione è già al centro dei riflettori poiché, trattando un arco narrativo ambientato in un quartiere a luci rosse, sono iniziate le polemiche per una possibile censura o tagli di certe scene e personaggi. Non si può far altro che aspettare questa stagione e vedere se Ufotable manterrà l’asticella sempre così in alto, e se lo storyboard del manga sarà rispettato. Il pubblico continuerà a porre Demon Slayer nell’olimpo dell’animazione giapponese?
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