
Il Cinema Ritrovato Fuori sala: il programma dal 23 maggio al 19 luglio
Giunta al sesto programma del Cinema Ritrovato Fuori sala, la Cineteca di Bologna rinnova la sua offerta in streaming con un cartellone dalla durata bimestrale – dal 23 maggio al 19 luglio – che precede quello del Festival. La 35ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato sarà in presenza a Bologna dal 20 al 27 luglio, ma avrà anche il suo programma online, sempre su MYmovies.
Tra i film selezionati per il nuovo programma, troviamo il noir americano degli anni Cinquanta, il Chaplin degli anni Venti fino ad arrivare a Luci della città (1931), la serie Mondovino di Jonathan Nossiter e le origini di Cinico Tv di Ciprì e Maresco: «Dove si danno appuntamento Chaplin ed Edna Purviance, Lloyd Bridges, padre di Jeff e Beau, la fascinosa bionda androgina Lizabeth Scott? Il pericoloso Jack Palance, la vendicativa Joan Crawford e la sensuale Gloria Grahame? i protagonisti di Cinico Tv e quelli di Mondovino, Giuseppe Bertolucci, Pierre Fresnay e, il bambino per eccellenza, Jackie Coogan? Semplice, al Cinema Ritrovato fuori sala!».

Come funziona il Cinema Ritrovato Fuori sala
I film in programma sono online su MyMovies in versione originale, con sottotitoli per i titoli stranieri e in copie restaurate. Dal 23 maggio al 19 luglio si potranno visionare senza limiti di giorni o di orario (solo sul territorio italiano). Tutti i film saranno introdotti da critici e artisti.
Il costo dell’abbonamento è di 15 euro una tantum (ridotto 12 euro per gli Amici della Cineteca di Bologna e i possessori della Card Cultura del Comune di Bologna).

Il programma dal 23 maggio al 19 luglio
L’offerta bimestrale proposta dalla Cineteca di Bologna su MyMovies per Il Cinema Ritrovato Fuori Sala prevede:
- I restauri di sei film noir statunitensi, girati attorno al 1950. Cinque di essi sono formidabili noir di serie B salvati e riscoperti da Eddie Muller: È tardi per piangere (Byron Haskin, 1949), Trapped (Richard Fleischer, 1949), Il mistero del marito scomparso (Norman Foster, 1950), L’uomo che ingannò se stesso (Felix E. Feist, 1950), Sciacalli nell’ombra (Joseph Losey, 1951). A questi si aggiunge il classico So che mi ucciderai (1952) di David Miller. Qui i loro splendidi trailer originali.
- Anche un noir francese: Il corvo di Henri-Georges Clouzot, prodotto nella Francia occupata del 1943.
- Quattro capolavori di Chaplin, a partire dagli anni Venti fino ad arrivare alla soglia dei Trenta «con un film muto e sonoro allo stesso tempo, ovvero senza parole, ma con musica ed effetti»: Il monello (1921), La donna di Parigi (1923), La febbre dell’oro (1925) e Luci della città (1931).
- «I filmati realizzati dal 1989 al 1992 della serie più estrema e corrosiva, cupa ed esilarante, disfatta e disfattista, oltraggiosa e rigorosa della televisione italiana»: 236 minuti di Cinico Tv di Ciprì e Maresco.
- Uno dei film più profondi sull’Olocausto, nonché una riflessione sulla Polonia sovietizzata: La passeggera (1963), quarto e ultimo film di Andrzej Munk. Si tratta di un film postumo, concluso dai collaboratori del regista che ne preservarono l’incompiutezza.
- Memorie del sottosviluppo (1968) di Tomás Gutiérrez Alea, film chiave del cinema cubano postrivoluzionario.
- La serie Mondovino (2005) di Jonathan Nossiter, che in dieci episodi affronta il tema della globalizzazione nella vinificazione.
- Il documentario Evviva Giuseppe (2017) di Stefano Consiglio: Bertolucci raccontato tramite le testimonianze della famiglia e di amici e colleghi.

Rimangono in cartellone, dal mese scorso, alcuni film. Tra questi, il “doppio tris” di Buster Keaton e il celeberrimo La corazzata Potëmkin (1925) di Sergej Ejzenštejn.
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