
#Top10Criterion: i 10 film preferiti di Christopher Nolan
Criterion Collection è un’azienda statunitense che immette sul mercato alcuni dei migliori prodotti home-video attualmente in circolazione, riesumando anche classici perduti o fin troppo poco considerati. In questa rubrica «Birdmen Magazine» ripropone per voi le top 10 che una serie di grandi registi, attori e sceneggiatori hanno stilato per il sito di Criterion. Hanno potuto scegliere i loro film preferiti da un catalogo immenso. Ciascuna scelta è corredata da una nota, più o meno lunga, che, in parte riportata, è piacevolmente disponibile sul sito d’origine, a questo link. Vi lasciamo subito alla top 10 dell’amatissimo regista Christopher Nolan.
QUI LE ALTRE TOP 10 DELLA RUBRICA.
1. Vendetta (Stephen Frears, 1984)
«La scelta di Criterion di realizzare questo gioiellino di Stephen Frears noto a pochi testimonia l’accuratezza dell’azienda nella selezione di capolavori criptici». Secondo Nolan, pochi film hanno puntato così tanto sulla semplice riproduzione di dinamiche tra uomini disperati…
2. La parola ai giurati (Sidney Lumet, 1957)
…incluso probabilmente questo classico di Sidney Lumet.
3. La sottile linea rossa (Terrence Malick, 1998)
A detta del regista di Inception non c’è niente di meglio dello straordinario ritratto della guerra di Malick per dimostrare il valore tecnico di un blue ray accuratamente masterizzato. «Questo disco si avvicina notevolmente alla qualità originale delle immagini; difficile immaginare che possa mai essere realizzato un prodotto migliore».
4. Il testamento del dottor Mabuse (Fritz Lang, 1933)
Al quarto posto si posiziona un Lang che Nolan considera, in questa pellicola, al massimo della sua indole malvagia e divertente . «Punto di riferimento essenziale per chiunque voglia scrivere storie di supervillain».
5. Il lenzuolo viola (Nicolas Roeg, 1980)
I film di Nic Roeg sono noti per per la loro struttura innovativa, «è eccezionale», sottolinea il regista, «poterli vedere in un formato che metta in risalto la loro qualità fotografica».
6. Furyo (Nagisa Oshima, 1983)
«Poche pellicole sono state in grado di far emergere il carisma del David Bowie attore; questo drama di Oshima ambientato in tempi di guerra sembra perfettamente calzante con i suoi talenti». Degna di nota anche l’interpretazione di Tom Conti che, secondo Nolan, è raramente riuscito a catturare a tal punto le emozioni dell’audience.
7. For All Mankind (Al Reinert, 1989)
«Un eccellente documentario sulla più sbalorditiva missione dell’uomo».
8. Koyaanisqatsi (Godfrey Reggio, 1982)
«Film sperimentale che documenta le inquietanti conseguenze degli sforzi dell’uomo. Non propaganda ma arte». Una pellicola «non didattica ma emozionante, che non ti dice cosa pensare ma a cosa pensare».
9. Rapporto confidenziale (Orson Welles, 1955)
«Nessuno avrebbe sentito la mancanza di questo film di Welles tutto sommato fallimentare», sostiene Nolan. Nonostante ciò, ritiene che gli sguardi emozionanti del genio dell’uomo qui conservati rappresentano la conferma della profonda dedizione di Criterion al cinema.
10. Rapacità (Erich von Stronheim, 1924)
Che lo porta a Rapacità: «Lavoro disperso di sorprendente genialità di Von Stronheim. Non disponibile su Criterion…per ora. Ci speriamo».
QUI ALTRI 150 FILM SCELTI DA 20 REGISTI PER CRITERION.
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[…] l’influenza che questa ha ottenuto nel corso degli anni su cineasti occidentali di chiara fama (Nolan e Aronofsky su tutti). A risultare particolarmente interessante, inoltre, è la documentazione […]