
5 film da non perdere con Dwayne “The Rock” Johnson
Per Muscle and Fitness è «l’uomo del secolo», secondo Time è tra le cento persone più influenti al mondo, People lo proclama «sexiest man alive», il mondo lo conosce come The Rock, lui è Dwayne Johnson!
Dopo essere divenuto in pochi anni un eroe del wrestling grazie soprattutto al suo carisma, alle sue doti al microfono e al suo sopracciglio ammiccante, nel 2002 decide di intraprendere la carriera di attore: da allora sarà protagonista di alcuni tra i film più tamarri prodotti negli USA – da Fast & Furious al sequel cafone di Jumanji –, raggiungendo così lo status di leggenda.
Dalle origini del mito, alla sua consacrazione: ecco cinque tappe fondamentali della carriera cinematografica del samoano più tosto di Hollywood, cinque film da non perdere se si intende assaporare appieno quel trash mozzafiato che solo quest’uomo è in grado di generare.
IL RE SCORPIONE
(2002, regia di Chuck Russell)
Primo film con Dwayne Johnson (che ai tempi aveva due espressioni – quella col sorriso e quella senza –, faceva il wrestler full-time, ed era accreditato come The Rock) nel ruolo di protagonista. Lui stesso, in un video sul suo canale youtube, ha rivelato ai fan la genesi della pellicola: «Gli studios visionarono il girato del giorno de La Mummia – Il ritorno, io interpretavo il Re Scorpione; lo amarono! Dissero ‘vogliamo renderlo un franchise! Vogliamo che abbia un suo film!’ …e questa, signore e signori, è la storia di come la mia carriera a Hollywood è cominciata». E non poteva cominciare meglio: record d’incassi (meritatissimo) e quattro sequel, per un film d’azione in costume ambientato in un «mondo antico», con The Rock imparruccato che scocca frecce con la potenza di palle di cannone, facendo volare all’indietro di quindici metri i nemici, da un arco alto quasi quanto lui!
Johnson interpreta Mathayus, mercenario accadico, che intraprende un’avventura, al fianco di un codardo pescato a caso, una veggente – naturalmente, la donna più bella dell’universo che, da prigioniera del protagonista, finisce per innamorarsene, per la solita sindrome di Stoccolma che regna in questi film – e uno scienziato pazzo, col fine di uccidere il re Memnone e vendicare così la morte di suo fratello; il tutto condito con buchi di sceneggiatura assolutamente arbitrari provocati dal taglio di alcune scene presenti solo nell’edizione home video: geniale!
La trama e i personaggi sono di una banalità disarmante, ma la vera chicca sono le scene d’azione, a metà tra i combattimenti di Jackie Chan e le scazzottate di Bud Spencer e Terence Hill, e in tutte compare almeno una mossa di wrestling completamente immotivata! Chiaramente, una pietra miliare imperdibile.
IL TESORO DELL’AMAZZONIA
(2003, regia di Peter Berg)
Film con protagonisti Sean William Scott, definitivamente intrappolato nel personaggio di Steve Stifler (American Pie), e The Rock, ormai destinato ad ascendere al fianco di Jason Statham e Vin Diesel nell’Olimpo dei duri dei film action.
Qui il people’s champ interpreta Beck, picchiatore di professione inviato in Amazzonia a recuperare il figlio del proprio capo, fuggito in cerca di tesori; i due si ritroveranno, in modo del tutto casuale ed improbabile, a sconfiggere un boss locale e a liberare un’intera popolazione dalla schiavitù.
Il prodotto finale è stupendamente mediocre: la trama è, ancora una volta, banalissima, ma il film si apre con una Rock Bottom e si chiude con la prima camminata di The Rock davanti a un’esplosione, quindi come si può non amarlo?
L’ACCHIAPPADENTI
(2010, regia di Michael Lembeck)
Il successo di questo film è racchiuso in un’idea tanto semplice quanto malata: prendere un samoano di due metri per 120kg di muscoli, mettergli addosso un pigiamino celeste e un paio di ali, e trasformarlo in una fatina dei denti. Assurdo che non ci abbia mai pensato nessuno prima!
Johnson interpreta un giocatore di hockey duro e scontroso, che, a causa della sua passione di demolire a sprangate i sogni dei ragazzini, viene «condannato a lavorare come fatina dei denti». È la classica pellicola per famiglie il cui svolgimento è prevedibile dall’inizio alla fine, ma ha il grande merito di far emergere, una volta per tutte, il grande potenziale comico/demenziale dell’ex campione WWE. Senza un precedente come L’acchiappadenti forse non sarebbe mai stato possibile realizzare il capolavoro che lo segue in questa lista.
UNA SPIA E MEZZO
(2016, regia di Rawson Marshall Thurber)
Riassumere la trama di questo film equivale a rovinarlo, e descrivere il personaggio interpretato da Dwayne Johnson è decisamente impossibile. Questo film è nettamente diverso dagli altri – probabilmente il migliore a cui Johnson abbia preso parte – semplicemente perché è così fuori di testa da risultare, nella sua banalità, imprevedibile! A pensarci è un film dal finale già scritto, ma riesce a fartene dubitare fino alla fine.
La sintonia tra Johnson e il co-protagonista Kevin Hart è eccezionale e gli innumerevoli inside jokes – così tanti da poterci basare un gioco alcolico – sono senza dubbio un valore aggiunto, per una pellicola da non perdere, capace di intrattiene e di sorprendere, decisamente divertente, ma soprattutto, dannatamente, meravigliosamente, stupida!
RAMPAGE – FURIA ANIMALE
(2018, Regia di Brad Peyton)
Solo col monster movie si può dire di essere finalmente giunti al trash più puro: Rampage è un film con The Rock che deve salvare la città dal suo gorilla bianco gigante e un lupo di nove metri. C’è davvero bisogno di aggiungere altro?
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