
Cineteatro Cesare Volta: stagione 2018/19
Lo scorso sabato è stata presentata “Volta per Volta”, la stagione teatrale 2018/2019 del cineteatro Volta, promossa dal Comune di Pavia e organizzata dalla storica compagnia astigiana casa degli alfieri, con la supervisione tecnica e scientifica dell’Università di Pavia. Un triplice intesa che, a giudicare dalla qualità del programma e dal valore degli artisti coinvolti, sembra prospettarsi molto felice. Come spiega Ilaria Cristiani, Assessore alle politiche giovanili, si tratterà di una stagione di veri e propri eventi, che accanto alle rappresentazioni teatrali, porterà con sé anche occasioni di incontro, laboratori, spettacoli performance e opportunità di confronto e discussione. L’impresa che si vuole realizzare è ambiziosa: rendere il cineteatro Volta un attore culturale di primo piano nel panorama artistico e sociale della nostra città. La direzione artistica è affidata ad Antonio Catalano, attore, pittore e artista della casa degli alfieri che ha animato la giornata inaugurale, dipingendo il portellone teatro, conducendo un laboratorio pomeridiano e infine esibendosi in uno dei suoi spettacoli storici, Conferenza buffa.
La stagione ufficiale verrà invece aperta giovedì 15 novembre da Marco Baliani e dal suo Ogni volta che si racconta una storia: la presenza dell’autore rende già l’idea dell’ambizione del progetto Volta. Baliani è un artista di primissimo livello nel panorama teatrale italiano: tra i padri fondatori del teatro di narrazione, lavora da quasi trent’anni sull’arte di raccontare storie. A Pavia, Baliani porterà una conferenza-spettacolo tratta dal suo ultimo libro Ogni volta che si racconta una storia (Laterza, 2017): un’occasione irripetibile per incontrare uno dei maestri del teatro italiano contemporaneo.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne il Cineteatro Volta in collaborazione con Libera e con il Festival dei diritti ha organizzato, per sabato 24 novembre, la Giornata della Fragilità, che vedrà il riallestimento della mostra Com’eri vestita e la rappresentazione di due spettacoli consecutivi sul tema della violenza di genere e della fragilità della condizione carcerale: prima Il gigante di sangue della compagnia Tra il dito e la Luna, poi Benedetta della Cooperativa Sociale Teatroincontro, diretta da Mimmo Sorrentino. A dicembre Lorenza Zambon, attrice/giardiniera di casa degli alfieri, propone un incontro-spettacolo sul giardinaggio come pratica antropologica: la sua Terza lezione di giardinaggio per giardinieri planetari concepisce un giardinaggio che coltivi il giardino come “un pianeta in cui viviamo tutti”. Il nuovo anno inizia con Il nostro amore schifo dei Maniaci D’Amore, un’indagine acuta e umoristica sul sentimento intricato nella gioventù, messa in scena con comicità corrosiva e ironia da una delle compagnie più giovani e promettenti del nostro teatro. In scena il 17 gennaio. Il 28 febbraio la compagnia sarda Cada Die Teatro, attiva a Cagliari dal 1982, propone invece Laribiancos, uno spettacolo ispirato all’omonimo romanzo di Francesco Masala, che ha per protagonisti i “sos laribiancos” quelli dalle labbra bianche, ossia i poveri di Arasolè in Sardegna. Un altro appuntamento con una produzione casa degli alfieri sarà il 14 marzo, con Emanuele Arrigazzi che presenta Tempi Maturi di Allegra de Mandato, un monologo che racconta la vita di un attore di talento che tuttavia non riesce a sfondare e che si rifugia perciò in un’incessante fatica sportiva. L’11 aprile ci sarà anche un’incursione nel mondo del canto e della musica con Piccolo Canto di Resurrezione della compagnia Musicali si cresce: al centro dello spettacolo, vincitore dell’ultima edizione del festival “I Teatri del Sacro”, c’è la Loba, figura ancestrale di donna, vecchia di due milioni di anni, detentrice della memoria e narratrice in grado di restituire la vita. A maggio, il 17, al termine di una residenza di due giorni che verrà ospitata dal cineteatro Volta, Ilenia Caleo, Beatrice Busi, Maddalena Fragnito e Silvia Calderoni chiuderanno la rassegna con la conferenza-spettacolo GangGongGirls, nata a partire dal progetto teatrale Uber-Raffiche di Motus: un attraversamento di immagini, icone e immaginari per ripensare il nesso tra corporeità e politica, tra sessualità e violenza politica.
Molto ricca anche la sezione dedicata alle famiglie e alle scuole: a dicembre Antonio Catalano, direttore artistico del teatro, propone tre appuntamenti vicini: il 13 firma la regia di L’enorme coccodrillo di Paola Bortoluzzi e Angela Ressia; il 27 sarà lui stesso a guidare gli spettatori in Quattro passi. Piccole passeggiate per sgranchirsi l’anima: un viaggio, una storia per chi sa sospendere il tempo e meravigliarsi. Il 30 invece Olivia Ferraris, con la regia di Catalano, presenta Oh my god, uno spettacolo che mescola riflessioni teologiche e arte circense. La compagnia Teatro Alkaest propone il 5 gennaio Una losca congiura, ovvero Barbariccia contro Bonaventura mentre a febbraio, il 28, ancora Antonio Catalano presenterà uno spettacolo-laboratorio per le scuole da titolo La biblioteca delle Meraviglie.
Vi segnaliamo in particolare che in primavera, in date ancora da definire, verrà replicato Cafè Sensoriàl, una produzione nata dalla collaborazione fra l’associazione Calypso e l’artista Iwan Brioc. Si tratta di percorso iniziatico di straordinario impatto emotivo, già proposto all’interno della Summer School d’Ateneo La cura della memoria. Il racconto dell’esperienza artistica contemporanea (Università di Pavia, 24-28 settembre 2018) e che ha avuto il potere di coinvolgere i partecipanti all’evento, tra cui il sottoscritto, con un’intensità profondissima e impossibile da raccontare.
Insomma, dopo la stagione scorsa, il recente Ex-Art Film Festival, la prossima stagione di cinema (a cura di Dreamers) e con questo programma teatrale, il cineteatro Volta ha tutte e carte in regola per affermarsi davvero come una realtà fondamentale per il panorama spettacolare pavese.
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