
Perché “Black Panther” è così importante
Un film non è mai “solo” un film. Un film, anche quello più autoriale è sempre un’opera collettiva di artisti e impresari in un dato momento storico. Un discorso questo che calza a pennello con la realtà dei Marvel Studios (che a maggio spegnerà dieci candeline) vera e propria corporation cinematografica la quale, proprio come i fumetti di provenienza, ambienta storie e saghe nella realtà attuale, ponendosi non raramente in polemica con essa. Bollare i suoi film o altri simili come mero intrattenimento è una tentazione troppo forte per i detrattori e i non conoscitori del genere e ancora più grave sarebbe farlo con Black Panther, nelle sale italiane dal 14 febbraio. Ebbene leggendo le recensioni d’oltreoceano ho notato una sensibile discrepanza con quelle di casa nostra. Se le prime infatti si concentrano (a volte decisamente troppo) sugli aspetti etnici e culturali del film di Ryan Coogler, le seconde generalmente hanno tenuto a snobbare questi elementi in favore di una valutazione principalmente estetica. Ma Black Panther è un film troppo importante per ricevere una valutazione sbilanciata solo su un lato. Ecco perché in questa mia recensione desidero analizzare i due aspetti (im)portanti del film, l’identità culturale e la realizzazione artistica, rispondendo per punti tematici alla domanda: “perché Black Panther è così importante?”
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L’articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2018 sul sito http://inchiostro.unipv.it/
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[…] così agli antipodi di quel T’challa possente, muscoloso, vigore incarnato di un popolo che in Black Panther aveva riconosciuto un emblema epocale. Anche il trombettista si fa anima mobile dopotutto, non si […]
[…] ha nulla da dire al pur appassionatissimo e vastissimo pubblico asiatico, allo stesso modo di come Black Panther non parlava al pubblico africano pur essendo ambientato in Africa. Le vicende iniziano a San […]