
Faber-Recital – Melania Giglio omaggia De André
Melania Giglio torna a teatro con Faber, il recital omaggio a Fabrizio De André. Accanto a lei sul palco tre grandi musicisti: Paolo De Gaspari al clarinetto e sax, Alessandro Pivetti al pianoforte e Alessio Tedeschi al violoncello. Scelta d’autrice l’assenza della chitarra, strumento principe nell’accompagnamento di De André. Centrale sul palcoscenico invece il baule, omaggio al maestro Gigi Proietti.

Dirige la nuova produzione NoveTeatro Domenico Ammendola.
“FABER ripercorre alcune importanti tappe della storia di Fabrizio De André. Episodi di vita tratti da racconti e suggestioni di chi ha avuto il privilegio di essergli amico. Melania Giglio in scena accompagnata dal vivo reciterà e canterà De André, alternando brani di vita di Faber a canzoni tratte dall’inestimabile repertorio dell’artista genovese. Melania è un’artista dalla straordinaria vocalità, dalle grandi doti e possibilità vocali, capace di restituire i sentimenti e le emozioni che vivono nelle canzoni di De André”
Domenico Ammendola

Attrice e cantante, uno dei timbri vocali più inconfondibili del panorama teatrale nazionale e internazionale, non è alle parole delle canzoni che la Giglio presta la voce, ma alle emozioni e ai vissuti personali di chi con De André è diventato grande.
«Accostarsi a De André non è mai cosa semplice. Una delle strade possibili era rendere personali le sue canzoni, cercare di portare le mie emozioni e il mio vissuto nelle interpretazioni. Mi sono così resa conto che la chiave stava nel creare una mia versione di De André, e farlo è stata una cosa naturale: come succede con i grandi cantautori, anche in questo caso le canzoni si intrecciano alla vita e ai ricordi di ognuno di noi. Cantarle diventa perciò un momento di condivisione ma anche un momento di profonda intimità».
Melania Giglio
Brani di vita del cantautore genovese letti e raccontati da un taccuino, intervallati ai cantati dei suoi personaggi. La prima a salire sul palco è Bocca di Rosa. A seguire, gli spaccati di vita di chi con le sue canzoni ci è cresciuto. Canzoni vive, affollate di puttane gentili – le puttane qui non sono mai buone, gentili sì, ma buone mai. Canzoni travisate da ragazzi e riadattate, come la versione del La canzone di Marinella riscritta solo per prendere in giro l’amico non particolarmente dotato. Canzoni che parlano di noi, un po’ di voi, di tutti e di tutti i giorni. Canzoni che è un attimo allungare la mano e riappropriarsene.

E ancora: professori, giudici, e figli venuti su con idee ed ideali – merito delle canzoni che ascoltavi tu. Ogni interpretazione cela e allude a molto più della semplice trama. Per il valore aggiunto delle storie cantate, Giglio attinge a piene mani dalle testimonianze del segno lasciato dalle parole di De André nelle vite della gente. Storie (ancora) vive raccontate in musica.
Alla fine, anche Carlo Martello ritorna dalla Battaglia di Poitiers.

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