
Fantasmi & Spiriti del Giappone – Non attraversate il ponte rosso!
Don’t Cross the Red Bridge! È questo il minaccioso (o, chissà, magari salvifico) avvertimento che invita tutti i visitatori della mostra Fantasmi & Spiriti del Giappone, in corso presso Tenoha Milano dal 9 Settembre 2022 al 15 Gennaio 2023, a stare lontani dalla brughiera e rimanere in strada… Aspettate, quella è un’altra storia che si svolge durante il plenilunio! Ma quale periodo migliore di questo per copiare, incollare, diffondere e miscelare tra loro leggende urbane e racconti folkloristici provenienti dalle più disparate culture?!

Ricordate Lovecraft Country – La Terra dei Demoni, serie guidata da Misha Green in qualità di showrunner e co-prodotta da Jordan Peele e J.J. Abrams? Il sesto episodio dello show – Incontriamoci a Daegu – aka la più scriteriata scorribanda della serie, legata al folklore coreano, racconta la storia di Ji-Ah, la prima donna con cui Atticus, il protagonista, abbia avuto una relazione sessuale. Nella Corea del Sud del 1949, la ragazza è posseduta da una Kumiho (letteralmente una volpe a nove code), una creatura prevalentemente malvagia che assume le sembianze di una bellissima donna, condannata a giacere con cento uomini (e ucciderli, sbranandogli cuore e fegato) per sfuggire alla maledizione e ritornare umana. Questo è il tenore dei racconti da incubo che vi troverete ad affrontare a Tenoha Milano.

Fantasmi & Spiriti del Giappone – Don’t Cross the Red Bridge farà vivere ai visitatori un’esperienza unica, grazie a un percorso multisensoriale nel mondo ultraterreno delle creature del folklore giapponese. Dopo aver attraversato il ponte rosso, i fruitori della mostra hanno la possibilità di sprofondare in un gigantesco vaso di Pandora scoperchiatosi negli oltre 1100mq dello spazio espositivo, organizzato in dieci stanze a tema, dove la tradizione incontra l’innovazione tecnologica ricca di animazioni, effetti audio, scenografie, 3D e video. A prenderci per mano all’inizio del cammino è Yuki-onna, una bellissima donna dai capelli lunghi e dalla pelle pallida ai limiti dello spettrale. A dispetto della sua inumana bellezza, gli occhi di questa Yokai infondono terrore nei mortali. Associata all’inverno e alle tempeste di neve, la Yuki-onna è protagonista di numerose leggende in cui viene descritta come una creatura malvagia nata dallo spirito di una donna morta assiderata tra la neve. Fantasmi & Spiriti del Giappone, però, preferisce enfatizzare la sua natura spettrale e la bellezza effimera. Nella leggenda più popolare su di lei, Yuki-onna incontra il vecchio boscaiolo Mosaku e il suo giovane aiutante, Minokichi, di ritorno dalla foresta e sorpresi da una terribile bufera che li costringe a rifugiarsi in una capanna abbandonata. Durante la notte, lo spirito si avvicina al volto di Minokichi ma ha pietà di lui e lo risparmia, facendo, però, promettere al ragazzo che non avrebbe rivelato mai a nessuno di averla vista. Un anno dopo, Minokichi incontra nella foresta una ragazza alta, esile e molto attraente. Tornato con lei al villaggio, la invita a entrare in casa sua e, di lì a poco, i due iniziano a vivere insieme. Tempo dopo, Minokichi le racconta della fatidica notte in cui ha incontrato Yuki-onna. Furiosa, la ragazza le rivela che quello spirito era proprio lei. Ancora una volta, la Yokai risparmia la vita al giovane dissolvendosi, però, per non ricomparire mai più.

Impossibile non pensare al mito di Orfeo ed Euridice e ai versi degli Arcade Fire, che ne riecheggiano il cammino… «Hey, Orpheus! I’m behind you, Don’t turn around, I can’t find you. Just wait until it’s over, Wait until it’s through. And if I call for you, Oh, Orpheus! Just sing for me all night. We’ll wait until it’s over, Wait until it’s through». Devastati da questa perdita, ci incamminiamo oltre e piombiamo in un mondo di tenebre e amori perduti, sempre più distanti dal ponte rosso che unisce il mondo mortale a quello soprannaturale. La discesa nell’universo del realismo magico giapponese ha appena avuto inizio! I prossimi passi ci conducono in una Washitsu (la stanza in stile tradizionale giapponese con tanto di tatami) arredata con numerosi Kakemono (dipinti o calligrafie realizzate su seta, cotone o carta, che si aprono in verticale e sono concepite come decorazioni murali da interno) che prefigurano e descrivono i racconti orali della cultura orientale cui i visitatori si imbatteranno nel corso delle successive stanze. Dal Kappa (creatura leggendaria che abita in laghi, fiumi e stagni, e che viene utilizzato per mettere in guardia i bambini dai pericoli che si nascondono negli specchi d’acqua) ai Kodama (ovvero, spiriti che risiedono in alcuni alberi e che sono paragonabili alle driadi greche) fino agli Ikiryo (fantasmi viventi nati a partire da invidia e pensieri minacciosi), questo viaggio multisensoriale nel mondo dei Kwaidan non si basa esattamente su racconti classificati come horror ma più come leggende che passano da una bocca all’altra.

«Chi finge di non credere a fantasmi di alcun genere mente al proprio cuore. Ogni uomo è perseguitato dai fantasmi… Anche se la maggior parte di noi non è disposta a confessarlo». Il viaggio offerto da Tenoha Milano è ispirato alle leggende della tradizione trascritte da Lafcadio Hearn e raccontate visivamente da Benjamin Lacombe. Il primo si è dedicato principalmente alla letteratura e ai miti greci: a partire da qui sarebbe nato il suo interesse per le storie dei fantasmi. Dopo essersi trasferito in Giappone, Hearn ha perennemente sofferto la mancanza di un permanente senso di “casa”. Queste sensazioni avrebbero ulteriormente influenzato il suo interesse per le altre culture e il mondo soprannaturale. Lo studioso ha fornito un’interpretazione molto suggestiva alle storie del vecchio Giappone, spettrali schizzi di un mondo per noi irreale, dove non importa quanto la scienza e la tecnologia siano avanti. A rimanere costante, infatti, è un inquietante senso di spirituale realtà. Ad aver illustrato il moodboard dei “creepypasta” di Hearn è stato Lacombe, che ha pubblicato per L’Ippocampo il dittico Storie di fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone, disponibili presso il bookshop della mostra.
Siete pronti a lasciarvi trasportare da un tornado e a piombare nel Giappone dell’Ottocento? Attenzione, però! A Tenoha Milano troverete un ambiente ben diverso dal Kansas!
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