
#PFF22 – The other side of night
Per quest’edizione Birdmen è media-partner del Pentedattilo Film Festival, il festival internazionale di cortometraggi che si svolge a Pentedattilo (Reggio Calabria) dal 19 al 22 Agosto. Qui le nostre recensioni in anteprima. Alcuni redattori di Birdmen comporranno la giuria della Sezione Thriller.
The other side of night di Jaclyn Noel, presentato nella sezione Thriller del Pentedattilo Film Festival, nasce, in un primo tempo, da un dato biografico della stessa regista: l’omicidio di un amico dovuto allo spaccio di eroina. Per questo lo sguardo adottato da Jaclyn Noel è interno alla comunità, ed è quello di una madre, Mel, interpretata da una laconica, quanto dolorosamente silenziosa Ann Mahoney, che vede il proprio figlio morire sotto i colpi di un’arma da fuoco davanti alla sua abitazione. In un secondo momento, The other side of night nasce anche da un vuoto di rappresentazione che avvolge nel silenzio i muri scrostati delle case di periferia, le strade colorate solamente dai lampeggianti delle macchine della polizia, i nipoti e i figli che quei quartieri generano e uccidono: un vuoto che condanna all’invisibilità una delle regioni più povere degli Stati Uniti, la Pennsylvania, dove l’epidemia di eroina, la violenza nelle strade e le disuguaglianze sociali lasciano i suoi abitanti senza via d’uscita, senza possibilità di riscatto.
Mel non trova risposta alla sua ricerca: da dove viene la droga che ha permesso l’uccisione di suo figlio? Non le interessa il volto degli assassini, che un agente della polizia fa comparire fugacemente sullo schermo di un computer, quanto il punto d’inizio di quella spirale di dolore materno. Da dramma familiare presto The other side of night si trasforma in un thriller di “giustizia fai da te”, tanto caro all’immaginario televisivo e cinematografico americano. Pistola alla mano, vagando per le strade malfamate della sua città, Mel riesce a scoprire, corrompendo un senzatetto, l’indirizzo della casa dove si dovrebbero trovare gli spaccini che avevano procurato la droga al figlio. Ma la tensione del thriller si risolve in una casa fatiscente e vuota, e la rabbia della madre non può che ritirarsi negli spazi intimi della camera del figlio, dove scoppia finalmente in una crisi di pianto dopo tanto mutismo.

Il cortometraggio di Jaclyn Noel utilizza usa con disinvoltura i codici del genere, ma rigirandoli attraverso uno sguardo tutto femminile e interno ad una comunità della profonda provincia americana, controcampo dei giustizieri notturni metropolitani. L’altra parte della notte non ha dunque solamente una valenza temporale (quella delle 36h che seguono l’omicidio del figlio), ma sottolinea, magari timidamente, un altro punto di vista, qui incarnato dal corpo di una madre in lutto. Sarebbe bello in futuro vedere questo punto di vista ancor più marcato, magari distaccandosi maggiormente da un immaginario cinematografico saturo di riferimenti.
Leggi tutti gli articoli dedicati a questa edizione del Pentedattilo Film Festival e alle edizioni precedenti!
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