
L’arte invisibile del montaggio – Scolpire il tempo dell’esistenza
Secondo il parere di William Friedkin, ogni film viene creato tre volte. Innanzitutto si scrive la sceneggiatura; poi, il testo si trasforma in immagini grazie al contributo degli attori e della troupe. Infine, quanto girato acquista nuova vita grazie al montaggio e al missaggio sonoro. Qualsiasi film, quindi, si evolve e cambia forma assumendo quella definitiva soltanto alla fine di questi tre stadi. Nella sua seconda pubblicazione per Bietti Edizioni dopo Joe Wright. La danza dell’immaginazione, da Jane Austen a Winston Churchill, il critico cinematografico Elisa Torsiello prende in considerazione l’atto creativo che scolpisce definitivamente la forma del film. L’arte invisibile del montaggio. Intervista a Valerio Bonelli, infatti, focalizza la sua attenzione sul montaggio, definito da Elisa Torsiello come «il grande metronomo del cinema» in grado di dettare il tempo della sua esistenza.

Oltre a offrire un excursus sintetico sulla sartoria laboratoriale delle immagini, questa quinta pubblicazione della nuova collana Bietti Fotogrammi offre al lettore la possibilità di lanciarsi in un percorso di apprendimento insieme a Valerio Bonelli, montatore che, dopo aver studiato presso la prestigiosa National Film and Television School di Beaconsfield, ha lavorato al montaggio di titoli quali Il Gladiatore, Black Hawk Down e Sopravvissuto di Ridley Scott, The Dreamers di Bernardo Bertolucci, Philomena, The Program e Florence di Stephen Frears (suo tutor all’università) e L’ora più buia, La donna alla finestra e Cyrano di Joe Wright. Tra l’autunno 2019 e settembre 2020, inoltre, Bonelli è stato supervising editor di SanPa. Luci e ombre di San Patrignano, docu-serie in cinque puntate diretta da Cosima Spender e distribuita su Netflix.

Attraverso la lettura de L’arte invisibile del montaggio. Intervista a Valerio Bonelli, Elisa Torsiello concede a ogni appassionato di cinema che si rispetti la possibilità di accedere in punta di piedi all’universo meraviglioso del montaggio e di riflettere su «[…] quel mondo tra gli interstizi muti all’ombra dei dialoghi». Dietro la messa in ordine delle tessere sparpagliate che compongono il puzzle creativo immaginato da regista e sceneggiatore si cela il montatore, responsabile dell’attività pressoché invisibile da cui dipendono l’assetto narrativo, drammatico e stilistico di un film. Secondo Bonelli, il rapporto che lega le attività di montaggio e ripresa è speculare a quello che caratterizza la preparazione in cucina delle vivande acquistate al supermercato: «Montare è come stare in cucina e girare è andare al supermercato. Il regista accumula ingredienti necessari per la ricetta, poi il montatore li unisce, li cuoce, li lascia riposare per ottenere il piatto finale».

Forte di un’impareggiabile passione cinematografica in grado di scolpire e modellare le sue parole, Elisa Torsiello ha scritto un saggio lineare ma denso e approfondito sul mondo del montaggio, la cui ricchezza è accresciuta dai numerosi aneddoti raccontati nell’intervista da Valerio Bonelli, ospite d’eccezione che si sofferma anche sulla sua esperienza con il genere della docu-serie in SanPa. Luci e ombre di San Patrignano, di cui il montatore descrive la lavorazione e le principali scelte di accostamento tra immagini e sequenze. In chiusura, immancabile un pensiero nei confronti della complessa situazione che sta attanagliando il mondo del cinema: «In questo ritorno al quotidiano ci sarà sicuramente spazio per la riscoperta della sala, un posto magico che offre allo spettatore un’esperienza unica e impossibile da vivere altrove. Il problema non è se il cinema vivrà ma come riusciremo a tenerlo in vita». L’interrogativo è lecito ma, grazie agli appassionati contributi saggistici di un critico come Elisa Torsiello e all’attività di una casa editrice quale Bietti, la risposta non può che assumere una sfumatura che ci lascia ben sperare. Il futuro della riflessione critica sul cinema è in buone mani!
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[…] finito è la fase che, lavorando su spazio e tempo, gli conferisce ritmo e dinamicità, ovvero il montaggio, definibile come l’unione di due o più inquadrature ai fini di una costruzione drammatica, […]