
Cosa aspettarsi dalla 15ª edizione della Festa del Cinema di Roma
Dal 15 al 25 ottobre l’Auditorium Parco della Musica ed altri luoghi della capitale ospiteranno la 15ª edizione della Festa del Cinema di Roma. Organizzato dalla Fondazione Cinema e diretto da Antonio Monda, l’evento ospiterà proiezioni, omaggi, restauri, incontri ravvicinati nel corso delle quali verrano seguite rigorosamente le indicazioni volte alle misure di sicurezza per il contagio da Covid-19. In seguito alla situazione pandemica, infatti, l’entrata nell’area adibita alla Festa (diversamente da quanto accadeva nelle scorse edizioni) sarà consentita solo ai possessori di biglietto, accredito o prenotazione digitale sull’app dedicata.
In quest’edizione risultano particolarmente sentite alcune questioni pubbliche, come la sostenibilità ambientale e le campagne sociali. Infatti, alcuni dei nuovi partner dell’evento saranno le associazioni Save the Children, Mare vivo e Acqua chiara. Non mancano gli sponsor ufficiali, primo tra tutti il gruppo BNL, assegnatario, d’altronde, di un premio speciale ad uno dei film in concorso.
Tra le iniziative più originali di quest’edizione vi è la creazione di una piattaforma ufficiale, Digital FF15, grazie alla quale sarà possibile fruire online molti contenuti live, come le dirette degli eventi popolari ed alcune proiezioni. Di fatto, quest’anno la possibilità di seguire la Festa del Cinema da lontano diventa una priorità per gli organizzatori: alcune proiezioni saranno mostrate all’interno del carcere di Rebibbia e dell’ospedale Gemelli di Roma, dimostrando ancora una volta l’impegno preso verso le tematiche sociali.
Le interviste rilasciate da Antonio Monda e Laura Delli Colli (presidente della Fondazione Cinema) informano di un’edizione partecipe della voglia e del bisogno d’innovazione cui è soggetto oggi il settore cinematografico tout court, nonché di un senso di solidarietà e condivisione internazionali. La speranza degli organizzatori è quella di riportare il pubblico in sala e di poter stabilire un nuovo equilibrio, una rinnovata normalità nel rapporto con l’esperienza cinematografica. Ma non solo: l’evento rappresenta un’occasione per riunire una comunità culturale di persone provenienti da varie parti del mondo. L’immagine ufficiale della festa, infatti, invita alla condivisione di un sentimento di comunione interrazziale: si tratta di una foto scattata durante le riprese di Paris Blues (1961), che rappresenta Sidney Poitier e Paul Newman in un momento carico di gioia.

Risponde all’esigenza di un’etica comunitaria anche la presenza di opere facenti parte della Selezione Ufficiale del Festival di Cannes 2020, il quale, a causa della pandemia, è stato annullato nel maggio dell’anno corrente. Da Cannes era infatti uscita una Selezione non competitiva di opere, che, in accordo con la commissione del festival francese, tornano a fronteggiarsi nella Festa del Cinema di Roma.
Omaggi
Durante tutto l’evento si renderà omaggio ad Ennio Morricone, scomparso il 6 luglio 2020, le cui musiche accompagneranno tutte le apparizioni delle star e degli ospiti sul red carpet.
Una selezione di documentari concorrerà inoltre ad omaggiare alcune grandi personalità del cinema: Glauber Rocha, Alida Valli, Giuliano Montaldo e Federico Fellini, al quale sarà dedicato Fellinopolis, docufilm di Silvia Giulietti e La Fellinette, cortometraggio di Francesca Fabbri Fellini.
Quest’anno, infine, il tema scelto per la sezione Film della nostra vita (per la quale ogni organizzatore seleziona un film che ha segnato la sua passione per il cinema) è la fantascienza. Figurano, in quest’area, alcuni grandi cult della storia del cinema, da Incontri ravvicinati del terzo tipo (scelto personalmente da Antonio Monda) a Star Wars-Episode IV.
Eventi Speciali e Incontri
Fuori era primavera-Viaggio nell’Italia del lockdown è il documentario collettivo diretto da Gabriele Salvatores che mostrerà agli ospiti della festa la condizione sociale che l’Italia ha dovuto fronteggiare negli ultimi mesi: le piazze vuote, le corsie ospedaliere piene, i balconi in festa e gli ambienti domestici degli italiani che si raccontano in prima persona.
Ancora sul fronte italiano, Mi chiamo Francesco Totti è l’atteso documentario sulla carriera del grande calciatore, nel momento che precede il suo addio al calcio. Diretto da Alex Infascelli, il film sarà presentato da Francesco Totti in compagnia di Pierfrancesco Favino.
Durante tutta la kermesse ci saranno numerosi incontri ravvicinati con personalità culturali e cinematografiche italiane ed internazionali: dai fratelli D’innocenzo a Steve McQueen, da Gabriele Mainetti a François Ozon, e ancora Jhon Waters, Thomas Vinterberg e Thom Yorke.
Ad oggi si hanno già delle anticipazioni in relazione ad alcuni degli incontri programmati: Gianfranco Rosi sarà ospite per parlare dei film e dei documentari che più l’hanno ispirato durante la carriera registica; saranno presentate poi le prime due puntate della nuova serie di Matteo Garrone, Romulus, una storia sul mito della nascita di Roma, definito da Antonio Monda uno spin off de Il primo re, già diretto dallo stesso regista; il premio Oscar Damien Chazelle parlerà al pubblico dei grandi musical della storia. I fratelli Manetti, infine, presenteranno in anteprima assoluta i primi sei minuti del loro atteso film Diabolik (interpretato da Luca Marinelli).
Selezione Ufficiale e Tutti ne parlano
Le opere della Selezione Ufficiale sono ventisei, scelte per qualità e contenuto dalla Commissione Ufficiale. Tuttavia, alcune di esse sembrano avere, finora, una maggior eco rispetto ad altre. Tra queste, Soul (qui il trailer) il film d’animazione Disney Pixar che aprirà la Festa del Cinema: un’opera profonda e metafisica diretta da Peter Docter (due volte premio Oscar per Up e Inside Out e direttore della Pixar), il quale sarà personalmente ospite del festival durante il quale avrà l’onore di ricevere un Premio alla Carriera. Il riconoscimento è rivolto al decennale lavoro svolto dalla Pixar, definita dal direttore artistico Antonio Monda «una delle più straordinarie e rivoluzionarie novità del cinema degli ultimi trent’anni».
Il secondo Premio alla Carriera sarà assegnato invece a Steve McQueen, ospite della Festa e partecipe alla Selezione Ufficiale con Small Axe, una serie antologica di 5 film ambientati nella Londra anni sessanta e ottanta. A consegnare il prestigioso premio sarà un’altra importante ospite dell’evento: la giovane scrittrice inglese Zadie Smith.
Sempre nella Selezione Ufficiale figurano inoltre due opere prime italiane: The Shift di Alessandro Tonda e Fortuna di Michelangelo Gerolmini. In occasione di quest’edizione, gli organizzatori si sono posti l’obiettivo di guardare al futuro per rintracciare o indicare una nuova generazione di registi italiani. In proposito Antonio Monda ci invita a prestare particolare attenzione al film Fortuna e preannunzia Gerolmini come un possibile “nuovo Sorrentino“. Il giovane regista (già assistente di Paolo Sorrentino) potrebbe dunque essere una promessa, o una scommessa, per il futuro dell’arte cinematografica italiana: nello specifico l’opera selezionata racconta la periferia napoletana attraverso una prospettiva straniante e metafisica, che si distacca dal modello narrativo nazionale legato a questo concept.
Altri film in concorso sono Stardust di Gabriel Range, basato sulla carriera di David Bowie e True Mothers di Naomi Kawase, una delle opere precedentemente selezionate dal Festival di Cannes e solidalmente adottate dalla Festa del Cinema di Roma. La Selezione ospita anche alcuni documentari. Tra questi, Time di Garrett Bradley è un’opera che quest’anno, secondo il parere di Monda, potrebbe raggiungere gli Oscar; Fireballs: visitors from darker worlds è, invece, il docufilm diretto da Werner Herzog e Clive Oppenheimer, visibile esclusivamente sulla piattaforma Digital RFF15 e presentato online dai due registi.
Infine, tra i film della sezione Tutti ne parlano, ovvero lo spazio in cui arrivano opere che hanno già riscontrato un successo internazionale, segnaliamo Palm Springs, il film di Max Barbakow, (già molto apprezzato negli Stati Uniti in occasione del Sudance Film Festival) e Peninsula, opera coreana fantascientifica di Yeon Sang-ho, che affronta il tema di un’epidemia zombie ed è una delle opere già selezionate da Cannes.
Nonostante la densità del programma proposto, l’importanza di molti titoli in concorso e la presenza di numerosi ospiti di considerevole fama, Antonio Monda ha ammesso che nella Selezione della Festa mancano due opere fortemente attese. Si tratta di West Side Story e The French Dispatch, rispettivamente di Steven Spielberg e Wes Anderson, la cui uscita, precedentemente programmata per il 2020, è slittata all’anno venturo causa Covid-19.
Per concludere, gli organizzatori della 15ª edizione della Festa del Cinema di Roma non si sono lasciati scoraggiare dagli eventi che, nel corso del 2020, hanno colpito l’assetto sociale ed economico in tutto il mondo. Dopo Venezia, e a differenza di Cannes, Roma è pronta ad accogliere gli amanti del cinema ed i lavoratori del settore da tutto il mondo, con l’impegno di rispettare i protocolli di sicurezza e la speranza di dare una spinta positiva all’industria cinematografica italiana.
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