
Fellini 100 – La mostra per il centenario del “Genio immortale”
20 gennaio 1920: Federico Fellini – il “genio immortale” – nasceva in quel di Rimini.
In occasione del centenario della nascita del regista, il 2020 riminese sarà un anno di celebrazioni in linea con il motto felliniano “Tutto si immagina”. L’obiettivo infatti è quello di «restituire l’universo creativo e umano del Maestro attraverso la chiave primaria dell’immaginazione», ha dichiarato il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
Ad avviare la lunga maratona di eventi è la mostra – inaugurata il 14 dicembre – “Fellini 100. Genio Immortale”, ideata e progettata da Studio Azzurro e curata da Marco Bertozzi e Anna Villari.
Allestimento e contenuti di Fellini 100
«Marcello, come here!»: ad accogliere i visitatori all’ingresso della mostra è la voce di Anita Ekberg, che pronuncia la battuta tratta dalla celeberrima scena della Fontana di Trevi in La dolce vita.
La mostra – articolata in quattordici sale – ruota attorno a tre nuclei di contenuti. Il primo racconta la Storia d’Italia attraverso l’immaginario dei film di Fellini: partendo dagli anni Venti-Trenta, affronta il dopoguerra e si conclude con gli anni Ottanta. Il secondo nucleo è dedicato al racconto dei compagni di viaggio del regista, reali e immaginari. Il terzo nucleo riguarda invece la presentazione del progetto permanente del Museo Internazionale Federico Fellini– di cui la mostra si configura come preludio – che sarà pronto per la fine del 2020 e si espanderà tra Castel Sismondo, Palazzo Valloni e Piazza dei Sogni.
Materiale inedito
Allestite attraverso un sistema di “messe in scena”, proprio come set cinematografici, le sale della mostra si rivelano ricche di materiale inedito. Troviamo ad esempio materiale proveniente dal Fondo Nino Rota – in particolare una serie di taccuini originali sui quali Rota appuntava le indicazioni del Maestro sulla musica – e dall’archivio dell’Associazione Tonino Guerra. Inoltre sono esposte la sceneggiatura di Il borgo – primissima stesura di quello che poi sarebbe diventato Amarcord – e quella di 8½ di proprietà di Lina Wertmüller, che fu per quel film assistente alla regia di Fellini. Presenti anche gli abiti di moda ecclesiastica di Roma e i costumi del Casanova, per i quali lo scenografo Danilo Donati ottenne l’Oscar.
Ancora da Casanova è esposto il ciak originale, uno dei prestiti della Fondazione Fellini di Sion, con la quale il Comune di Rimini ha siglato un protocollo di intesa. A riempire le sale dedicate ai compagni di viaggio di Fellini si trovano invece dei prestiti provenienti dall’archivio fotografico di Elisabetta Catalano e dalle collezioni private di due grandi direttori della fotografia, Tonino Delli Colli e Giuseppe Rotunno. Le immagini di repertorio dell’Istituto Luce e di Teche Rai scorrono accanto alle sequenze dei film felliniani. Anche il Cinema Fulgor, frequentato dal giovane Fellini, è stato ricostruito in una sala della mostra.
Dopo l’allestimento riminese, la mostra si sposterà a Roma – presso il Palazzo Venezia – da aprile a giugno 2020, per poi varcare i confini nazionali con esposizioni a Los Angeles, Mosca e Berlino.
Info, orari e biglietti di Fellini 100
Luogo: Castel Sismondo – Piazza Malatesta, Rimini
Orari: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 23 – lunedì chiuso
Aperture straordinarie: lunedì 23 e 30 dicembre 2019 e lunedì 6 gennaio 2020 dalle 10 alle 23; 25 dicembre 2019 e 1 gennaio 2020 dalle 15 alle 23; 26 dicembre 2019 dalle 10 alle 23; 31 dicembre 2019 dalle 10 a tarda notte.
Biglietti: intero 10 euro, ridotto 8, ridotto scuola 5, gratis fino ai 6 anni
Visite guidate: tutti i sabato alle 18 e tutte le domeniche alle 11.30, prenotazioni obbligatorie al 339 7758597, costo 5 euro più il biglietto
Clicca qui per visitare il sito web della mostra.
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