
#PFF18 • Modus Operandi
Per questa edizione Birdmen è media-partner del Pentedattilo Film Festival, il festival internazionale di cortometraggi che si svolge a Pentedattilo (Reggio Calabria) dal 31 al 4 novembre. Qui le nostre recensioni in anteprima.
Una selezione di sei elementi della redazione comporrà la giuria per la sezione Thriller.
Un avvocato penalista di successo intraprende una partita a scacchi con un uomo che non conosce. La conversazione tra i due si trasforma per l’avvocato nell’occasione per fare sfoggio delle proprie astuzie in campo giuridico, delucidate con compiaciuto cinismo. Ma l’uomo che ha di fronte è solo l’ennesimo cliente o c’è dell’altro?
Modus Operandi, esordio alla regia del polacco Remigiusz Biernacki che firma anche la sceneggiatura, è un thriller a sfondo legal dalla solida costruzione narrativa, il cui montaggio a incastro struttura l’intreccio secondo le fasi di una machiavellica partita a scacchi. Muovendosi nell’alternanza tra due piani temporali, Biernacki dipana con occhio chirurgico, tassello per tassello, l’anatomia di un delitto attraverso un lavoro di myse en abime in cui non è chiaro, se non alla fine, chi abbia il controllo della partita né quante partite, e soprattutto a quale prezzo, si stiano giocando. Burattini e burattinai sono destinati ad invertirsi e a confondersi nella rappresentazione di un’umanità ambigua e meschina, per cui tutto si riduce a mero calcolo, in un confronto in cui non sembra esserci spazio per le remore morali dettate dall’animo. Infatti, oltre all’abilità nell’orchestrare alcuni efficaci colpi di scena e a sollecitare la curiosità dello spettatore in vista dello scioglimento, Modus Operandi riesce anche a stimolare sottilmente alcune riflessioni di natura etica in merito alla definizione di giustizia.
Biernacki ci interroga dunque sul complesso rapporto tra legge e giustizia, configurando la prima come una macchina burocratica che sembra favorire unicamente l’abilità dei più scaltri azzeccagarbugli – eppure perfettamente aderenti al tessuto giuridico, – e la seconda come un labile schermo dietro al quale nascondere le mire di una vendetta personale. Tra i due poli si instaurano le dispute sotterranee di un’umanità ingiusta tanto nel rispetto delle regole del gioco, quanto nella loro contravvenzione, osservata con l’inflessibilità di uno sguardo che non lascia scampo a nessuno.
Ottimi anche i due attori protagonisti. Wojciech Żołądkowicz, nella parte dell’avvocato senza scrupoli, dona una certa doppiezza al personaggio ponendo la rassicurante rotondità del suo fisico in contrasto con la fredda logica del penalista, mentre il volto segnato di Mirosław Zbrojewicz e il suo sguardo glaciale si amalgamano perfettamente all’inquietante personaggio dell’uomo misterioso. Interpreti sorretti da una sceneggiatura ben calibrata, da precise scelte di montaggio e da una regia che fanno di Modus Operandi il vincitore della sezione Thriller del Pentedattilo Film Festival 2018.
La giuria della sezione Thriller del Pentedattilo Film Festival ha assegnato a Modus Operandi di Remigiusz Biernacki il primo premio:
Per l’eccellente costruzione narrativa che alterna più linee temporali fino alla mise en abyme – attraverso la valorizzazione degli oggetti di scena in senso analogico; e non da ultimo in virtù del lavoro registico sugli attori; per un apparato visivo puntuale capace di sottolineare gli elementi fondamentali del thriller.
With this edition Birdmen is media-partner of Pentedattilo Film Festival, the international short movie festival held in Pentedattilo (Reggio Calabria) from Oct. 31st to Nov. 4th. Here is the preview of our reviews.
Six of our editors will form the jury of the Thriller section.
A successful criminal law attorney is playing a game of chess with a stranger. Their conversation gives the lawyer the opportunity to cynically show off his legal expertise. Yet, who’s the man that’s playing with him? Is he just a new client?
Modus Operandi, for which Biernacki also wrote the script and that represents his first time as a director, is a legal thriller with a solid narrative structure. The movie is assembled so to follow the phases of a machiavellian game of chess. Moving between two different temporal lines, Biernacki designs the anatomy of a crime through a work of myse en abime in which until the very end we struggle to understand who’s in control of the game and whether there is more than one game going on. Puppets and masters exchange roles in this representation of an ambiguous and mean humanity, of a world that doesn’t leave space for morality. The viewer is intrigued by cleverly orchestrated plot twists, but the power of Modus Operandi also lies in its capacity of stimulating ethical reflections on the definition of justice.
Biernacki is thus questioning the audience about the complex relationship between law and justice, portraying the former as a bureaucratic machinery which only seems to work for fancy lawyer tricks, whereas the latter is represented as a frail shield for personal revenge.
A special merit goes to the two leading actors. Wojciech Żołądkowicz, in the role of the lawyer, is able to give a two-folded nature to his character, contrasting his reassuring physical roundness with the cold logic of a criminal attorney; Mirosław Zbrojewicz, with his frown lines and his icy gaze, is perfect in the role of the mysterious man. The two actors are supported by a well balanced script, precise choices in editing and a masterly directing which made Modus Operandi the winner of the Thriller Section award.
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[…] – Night Cadet; Joe Hoster (Svizzera) Jeu de Scène; infine Remigiusz Biernacki (Polonia) di Modus Operandi, che ci ha raggiunto soltanto l’ultimo […]