
Teatri d’Oriente #1 • Teatri tradizionali del Giappone
Il ruolo dei Teatri d’Oriente è fondamentale, a livello di immaginario estetico, per le principali esperienze teatrali occidentali novecentesche, in particolare per aver alimentato l’idea di anti-restituzione della realtà attraverso elementi quali la presenza energica del corpo dell’attore e la conformazione di rituale. Oltre alla conservazione di un sostrato religioso, l’elemento maggiormente caratterizzante dei Teatri d’Asia è la non-distinzione ma fusione di Teatro, Musica e Danza. Scopri tutti gli articoli della rubrica.
Emblematico, in tal senso, è il caso del Kabuki (歌舞伎), di tradizione giapponese, il cui nome è l’unione delle sillabe 歌 ka (canto), 舞 bu (danza) 伎ki (arte). Tale forma di Teatro nasce nel XVIII secolo, secondo alcuni studiosi la sua origine è da ricercare nello Jôruri (浄瑠璃), genere popolare. Gli interpreti di Jôruri recitavano storie e leggende relative all’eroe nazionale Yoshitsune Jôruri (Minamoto no Yoshitsune, 源 義経. Un’altra ipotesi è che l’origine risalga agli inizi del 1600 e che nasca da alcune danze eseguite a Kyōto da un gruppo di danzatrici guidate dalla sacerdotessa shintoista Izumo no Okuni (出雲の阿国). Dal 1629 il Kabuki è però proibito a danzatrici e attrici donne per motivi di pubblica moralità.
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L’articolo è stato pubblicato l’1 agosto 2018 sul sito http://inchiostro.unipv.it/
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