
Come arrivare preparati a… Legion 2
The New Mutants (1982-in corso)
Editorialmente parlando “The New Mutants” era un terreno di prova per i giovani talenti o “Young Guns” i quali avevano carta quasi bianca per sperimentare nuovi personaggi e nuove formule narrative che se poi avevano successo arrivavano sulle pagine delle testate principali. Ma in sostanza tutta la saga dei nuovi mutanti è uno scontro continuo tra padri e figli, tra la vecchia e la nuova generazione. Si esplorano i temi classici del disconoscimento dei padri e dei loro fallimenti e dell’inadeguatezza delle nuove generazioni di fronte ai problemi di una società frammentata. Di tutti i personaggi che meglio rappresentano questa lacerazione Legion è senza dubbio il meglio riuscito. Apparso per la prima volta nel 1985 sul numero 25 della testata (sebbene bisognerà aspettare il numero successivo per una prima storia completata a lui dedicata) David vive sull’Isola di Muir, un luogo fittizio a largo della Scozia. È tenuto sotto osservazione in un laboratorio dalla dottoressa MacTaggert e sua madre Gabrielle Haller (entrambe ex-fiamme di Xavier) ma la sua mente è intossicata da un misto di paura e risentimento che assume tre forme: una ragazzina festaiola, un giovane arabo e un cowboy. Queste tre entità si faranno chiamare “Legione” come la figura biblica posseduta da un esercito di demoni e Xavier dovrà lottare per conquistare la fiducia di un figlio che non ha mai saputo di avere. Una piccola curiosità: probabilmente per la prima volta in un fumetto (sicuramente la prima volta per un fumetto di supereroi) si parla di autismo. Così almeno la sua condizione viene descritta dalla madre di mutismo volontario e apparente anaffettvità.
L’era di Apocalisse (1995-1996)
“Papà voglio che tu sia fiero di me!” E finì da schifo. Questa in pochissime parole la trama dell’Era di Apocalisse, maxi saga durata più di un anno e spalmata su tutte le testate marvelliane anche non mutanti. L’Era di Apocalisse è un gigantesco “what if” nel quale il mondo è governato dal mutante semidio En Sabah Nur (Apocalisse per gli amici) e gli X-Men lottano per una parvenza di libertà. X-Men che in questa realtà sono stati fondati da Magneto in ricordo del suo amico deceduto Charles Xavier. Ma come è morto Charles Xavier? È presto detto: il futuro professor X viene ucciso per sbaglio da nientepopodimeno che suo figlio David, il quale tornato indietro nel tempo per uccidere Magneto, il futuro nemico giurato di suo papà al fine di realizzare il suo sogno di tolleranza tra umani e mutanti, finisce invece per uccidere il genitore e ciò creerà una serie di paradossi temporali che culmineranno nell’Era di Apocalisse. Almeno fino a quando il mutante Alfiere non interverrà per mettere le cose a posto. La serie merita una menzione speciale non solo per l’importanza data al personaggio di Legione (che poi ritornerà nel corso della serie) ma anche per i disegni di Joe Madureira, all’epoca poco più che ventenne e oggi un maestro indiscusso della nona arte.
X-Men: Legacy (2012-2014)
Con X-Men Legacy si fa riferimento a una serie di testate aventi come protagonisti membri più o meno noti degli X-Men. Ma se parliamo della serie del 2012, che rientra nel mega rilancio editoriale “Marvel Now!” il personaggio in questione è solo uno: Legion. In questa serie, forse la più psichedelica mai realizzata, David è chiamato a confrontarsi con l’eredità del neo defunto padre. Un’eredità che lui sembra accettare di buon grado ma le sue ormai innumerevoli personalità, tenute prigioniere tra l’altro nella sua mente, sono di ben diverso avviso. Scritta da Simon Spurrier per i disegni di Jorge Molina, questa serie è forse la più difficile da leggere e probabilmente la più distante dai canoni del genere sebbene ci sentiamo di affermare con un buon grado di sicurezza che è forse quella che più di ogni altra ha fornito il materiale di partenza per la serie TV di Hawley.
L’articolo è stato pubblicato il 5 aprile 2018 sul sito http://inchiostro.unipv.it/
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