
Sorprendentemente, “The end of the f***ing World”
Un adolescente psicopatico e violento, una sua coetanea aggressiva e disinibita e la loro fuga d’amore, costellata di scabrosità senza filtri. Da quando Netflix ne ha rilasciato la prima stagione, composta da otto episodi da circa venti minuti, The end of the f***ing World (J. Entwistle, L. Tcherniak, 2017) ha messo in ombra ogni altra serie TV nel giro di pochi giorni. Cosa rende questo prodotto così efficace, permettendogli di spingersi oltre i cliché delle tematiche affrontate?
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L’articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2018 sul sito http://inchiostro.unipv.it/
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