
(Perché) Punisher non è per tutti
Il visto censura di Netflix (tra l’altro in questo caso neanche severissimo) classifica Punisher come un prodotto vietato ai minori di 14 anni. Ma ci vuole molto più di un bollino VM14 per spiegare perché Punisher non sia una serie adatta a tutti, soprattutto a un pubblico generalista che vedendo il logo “Marvel” si tufferebbe sicura nella visione pensando “supereroi!”. E non mi sto riferendo alla violenza esplicita (come è giusto che sia in una serie simile), ai toni decisamente cupi o alla scrittura di alto livello. Mi riferisco prima di tutto a una costruzione del contesto che mai prima d’ora si era visto in una serie Marvel/Netflix e secondariamente a un modo di porsi verso il pubblico decisamente anticonformista e poco clemente. Punisher è una serie che non si cura del suo pubblico né è chiaro se ne abbia uno ma soprattutto è una serie che non si sforza di piacere: e proprio in questo risiede la sua grandiosità.
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L’articolo è stato pubblicato il 27 novembre 2017 sul sito http://inchiostro.unipv.it/
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