
Star Wars Visions – Dimmi quale corto preferisci e ti dirò chi sei
Se siete qui è perché siete rimastɜ delusɜ dai biscotti della fortuna l’ultima volta che siete andatɜ all you can eat e cercate risposte sulla vita, l’universo e tutto quanto. Ebbene, siete nel posto giusto se state ancora cercando le risposte almeno alle prime due. Un mese fa la seconda stagione di Star Wars Visions è sbarcata su Disney Plus ma non serve decantarne la bellezza, la varietà e la qualità più di quanto non sia già stato fatto. Noi di Birdmen offriamo oggi un altro servizio, diciamo di auto-aiuto, obiettivamente utile per non dire fondamentale in periodi incerti come questo. Perciò mettetevi comodi e iniziamo questa seduta di analisi rispondendoci a una semplice domanda. Quale corto della seconda stagione di Star Wars Visions vi è piaciuto di più? Avvertenza: le seguenti dichiarazioni hanno valore puramente interpretativo e non prescrittivo e siamo certi non rispecchino la totalità dei gusti e delle esperienze di ognunə. Sì, insomma siamo un oroscopo praticamente.
1. Sith: queer e liceo artistico
Se il tuo corto preferito è Sith di Rodrigo Blaas allora con ogni probabilità hai fatto l’artistico, ma quello impegnato, con una forte componente politica che faceva l’autogestione. In questo corto vedi rispecchiata la tua identità queer, mentre l’antagonista rappresenta l’eteronormatività introiettata in ognuno di noi che ti perseguita fin da bambinə. Sei anche unə fan della nuova animazione in 2D e sogni un giorno di poter realizzare anche tu un corto animato o un episodio di Zerocalcare che parli di identità di genere, magari con qualche drago del Trono di Spade. Inoltre ti piacciono le merendine alla frutta confezionate.

2. La grotta dell’urlante: l’unicə a cui piace Taron e la pentola magica
Alle medie giocavi con le Barbie. Nel senso che staccavi loro la testa e le usavi per farci una macabra collana che poi ti avrebbe lanciatə nel periodo emo. Certo che hai guardato tutti i classici Disney ma chissà perché empatizzavi sempre con i villain (a parte con Gaston de La Bella e la Bestia), ma il tuo preferito è senza dubbio Taron e la pentola magica e sei l’unicə in tutto l’universo a cui piace. Mercoledì di Tim Burton invece la snobbi perché ha reso troppo mainstream il tuo modo d’essere. I tuoi poeti preferiti sono Coleridge e Elliott mentre lɜ tuoɜ migliorɜ amicɜ non sanno più che pesci pigliare con te da quando hanno scoperto che dormi con la maschera di Saw. Gli vuoi bene ovviamente, ma fino al punto di rinunciare alla tua solitudine nella quale scrivi fan-fiction su Edgar Allan Poe? Non scherziamo.

3. Tra le stelle: Fridays for Future
Tua nonna è preoccupata per le proteste che fai per l’ambiente. «Io condivido le vostre motivazioni ma fai attenzione a non fare troppo casino!». Sei la persona che ha portato lo sciopero per il clima nel tuo paese di 1500 abitanti, gatti inclusi ovviamente. Ogni venerdì prendi l’unica corriera che ti porta in città e sali sul palco per denunciare le responsabilità delle grandi corporation. Stai a dormire a casa di amicɜ ma poi scopri che vanno al fast food a mangiare e giustamente ti incazzi. Leggi solo fumetti europei e segui tutti i festival di cinema breve e indipendente. Hai ricavato un orticello nel balcone di casa tua per dimostrare che l’auto-sostentamento è possibile. Comunque vuoi bene a tua nonna anche se a volte ti serve l’acqua nei bicchieri di plastica e non vedi l’ora di mangiare il suo piatto di lasagne domenica prossima. Peccato però che non ci potrai andare perché sei in stato di fermo per esserti incollatə alla Pietà di Michelangelo con quellɜ di Ultima Generazione.

4. Io sono tua madre: una mamma di merda
Hai 39 anni. Hai due figli. Il tuo compagno ti ha lasciata per la segretaria dello studio del notaio dove avete firmato l’atto della casa. La tua primogenita ti idolatrava fino ai dieci anni, poi è diventata la ragazza del paragrafo 3. Cerchi di starle al passo ma è dura, così ogni giorno devi inventarti nuovi modi per farle vedere che sei figa ma l’hai definitivamente persa quando, vestita del solo pigiama e delle Converse, (le SUE Converse) le hai esclamato «adesso chi è la maranza?!». Da tre anni cerchi di convincerla a vedere con te In viaggio con Pippo ed Estremamente Pippo ma ogni volta che li metti su dice di essere stanca e va a dormire. Lo devi accettare, sei una “mamma di merda” come quelle del blog. Ti consoli solo per il fatto che allo specchio ti sembra di non aver perso tutto il tuo sex-appeal. Speriamo solo che lo noti anche il tuo vicino di casa del 2000 che studia psicologia ed è ha una barbetta incolta irresistibile. Perché a un certo punto della vita te ne sbatti di molte cose ma lui te lo sbatteresti proprio. In tutto questo, l’unico vero maranza è tuo figlio che non abbiamo calcolato di striscio, ma proprio per lui c’è il paragrafo 5.

5. Viaggio verso la testa oscura: la tua testa oscura
Eccoci figlio della mamma di merda del paragrafo 4. Tu, bello di notte perché di giorno sei irreperibile, hai un clan a Clash Royale col quale espleti un buon 40% della tua vita sociale giornaliera. Quando non giochi al telefono passi il tempo su internet a vedere anime in streaming: L’attacco dei giganti, My Hero Academia, One-Punch Man e ovviamente Naruto. Dici che non te ne frega niente di nessuno ma in realtà vorresti essere l’eroe di una grande avventura dove il bene e il male sono ben delineati e l’avventura consiste proprio nello scoprire dove sta il confine. Perché è vero, sei un maranza e non lo nascondi ma vorresti anche essere qualcosa di più. Nella tua testa oscura sei un guerriero della notte solo e incompreso, che esegue mosse velocissime grazie alle sue tecniche segrete. Poi però il telefono emette un trillo e smetti di sognare. È il tuo clan su Clash Royale; a quanto pare si è aggiunto un nuovo membro. Tale “PsychoProbe2000” che in un messaggio privato ti chiede se tua madre è single.

6. La Ballerina Spia: l’appassionatə di cinema
Hai 12 anni ma hai già visto tutto Tarantino. La tua cultura cinefila è praticamente basata sui meme delle pagine di cinema che segui. Su Wish hai ordinato una maglietta di Pulp Fiction. Ti piace l’arte degli anni ‘20 e sempre su Wish hai ordinato una stampa a grandezza naturale dei Nottambuli di Hopper. Sei anche abbastanza al passo con le questioni politiche e sociali del tuo tempo e speri un giorno di poter lottare contro l’oppressione come fanno i ribelli in Star Wars (perché sì, sei anche appassionatə sinceramente a Star Wars) e vorresti avere lə tuoɜ amici al tuo fianco mentre lottate contro la dirigenza scolastica per il diritto ad avere bagni transgender. Purtroppo però la tua migliore amica emo è troppo inquietante, dorme con la maschera di Saw e non sembra interessarsi granché alle questioni sociali. Quindi ti ritiri nella tua stanza a sognare di dirigere il prossimo capolavoro del cinema noir ambientato a Parigi durante la belle epoque.

7. I banditi di Golak: da Fortnite all’antropologia culturale
La verità è che non sai ancora cosa fare della tua vita. Hai una discreta cultura ma non sai a cosa ti serve, conosci a memoria tutte le canzoni degli Articolo 31 anche se sei un po’ troppo giovane per conoscerli bene e passi quasi tutto il tuo tempo libero a giocare a Fortnite. Per questo motivo I banditi di Golak ti piace così tanto. Perché ha i colori e l’animazione del tuo tempo libero, oltre a tanti piccoli dettagli che hai visto finora nei film di Indiana Jones. Decidi di cercare qualche elemento di cultura indiana su Wikipedia e finalmente ti decidi a iscriverti alla facoltà di Antropologia Culturale. Andrai a vivere con un coinquilino che fa psicologia che se la crede decisamente troppo e che vuole provarci con la sua dirimpettaia milf.

8. La cava: centro sociale
Papà medico e volontario di Emergency, mamma dipendente di cooperativa. Tu sei la loro figlia prediletta che studia filologia antica ma bazzica per i centri sociali della cittadina universitaria. Stai preparando un’interpretazione moderna di Antigone con la tua insegnante di Teatro che è anche la tua amante. In realtà vorresti portare in scena uno spettacolo che metta a nudo le fragilità del sistema capitalistico e come esso dipenda quasi esclusivamente dalle forme di schiavitù moderna sponsorizzate dal neo-liberismo. La cava mette in scena queste contraddizioni mostrando come a un’idea fallace di progresso segua sempre e anzi gli stia vicino lo sfruttamento dei diseredati e dei precari. Certo anche il fatto che questo corto sia stato prodotto da una realtà corporativa capitalistica è una contraddizione difficile da superare ma la lotta è anche questo: usare gli strumenti del capitalismo contro di esso.

9. Il canto di Aau: chiunque
La studentessa, il disoccupato, la cantante d’opera, il curatore di Wookiepedia, il padre divorziato, il proprietario di uno stabilimento balneare, la bambina di tre anni che guarda La Casa di Topolino. È impossibile capire chi sei se il tuo corto preferito è questo perché questo corto può veramente piacere a chiunque. Un raro incontro di tecnica, montaggio e regia che dà vita a un nuovo linguaggio estremamente accessibile. A chi fosse interessato segnaliamo che su Disney Plus dal prossimo 9 luglio sarà disponibile una serie di cortometraggi animati dello studio che ha realizzato questa meraviglia: Triggerfish.

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