
“Péter Forgács. Hidden Stories” | Archivio Aperto XIV edizione
Due anteprime italiane proiettate in presenza dell’autore, un workshop e una ricca rassegna su MyMovies: è questo il programma di Archivio Aperto per lo sbarco a Bologna di Péter Forgács, artista e filmmaker ungherese tra i maestri mondiali del found footage nonché pioniere nell’archiviazione e rielaborazione dei film amatoriali. Dall’1 al 27 ottobre si tiene infatti “Péter Forgács. Hidden Stories”, nuova sezione di Archivio Aperto, il festival di Home Movies dedicato alla riscoperta del patrimonio cinematografico privato, sperimentale e amatoriale. Dopo l’approfondimento sulle ricerche di Maya Deren, è un altro pioniere, stavolta contemporaneo, a diventare oggetto d’interesse in qualità di studioso e filmmaker.

Le proiezioni in anteprima con Péter Forgács in sala
Lunedì 11 ottobre alle 21:00 in Auditorium DAMSLab, Piazzetta P. P. Pasolini 5b, a Bologna, l’autore presenterà gli ultimi due film della serie Private Hungary: Kemény György e Venom – A Diva in Exile.
Kemény György | 68′, 2017, Ungheria
L’appassionante ritratto dell’artista pop ungherese György Kemény, molto conosciuto nel suo paese per i poster, le copertine degli album, la grafica e le pubblicità “sociale”. Kemény è anche scultore e autore di installazioni moderne e di performance. Come con altri protagonisti dei suoi film, Forgács ci propone un attraversamento del Novecento e delle “storie nascoste” del secolo, con la vita dell’ottantenne Kemény, in questo caso raccontata da lui in prima persona. Racconto contrappuntato delle riprese private e da un ricchissimo materiale iconografico, contestualizzato à la Forgács.
È il capitolo XIX della serie Private Hungary, la grande opera in progress che Forgács ha iniziato nel 1988.
Venom – A Diva in Exile | 29’, 2018, Ungheria
Venom – A Diva in Exile è basato sull’omonimo racconto della scrittrice Zsófia Bán, sulla travagliata storia della cantante e star del cinema ungherese Katalin Karády. Diva nell’era di Horthy fu accusata di spionaggio durante la guerra, imprigionata, torturata e bandita alla radio e nei teatri nel suo paese d’origine. Dopo il suo rilascio, si prodigò per salvare numerose famiglie ebree, mentre la scomparsa dell’uomo a cui era legata, prima arrestato dai nazisti e poi dai sovietici, la gettò nella disperazione. Con il cuore spezzato, emarginata e bandita nel nuovo regime comunista, andò in esilio nel 1951, trascorrendo quindici anni a San Paolo, in Brasile, per non recitare mai più in un film o sul palco. Poi visse a New York fino alla sua morte (1990).

Il Workshop con Péter Forgács
Martedì 12 ottobre, alle ore 15:30 in Sala Refettorio, Istituto Storico Parri (Via Sant’Isaia 20, Bologna), sarà invece la volta del workshop “Between Private and Public”, in cui Forgács approfondirà gli oltre trent’anni di carriera dedicati a interrogare l’immagine privata, capirne le potenzialità nel pubblico e renderla storia alternativa. Può un filmmaker – e se può, in che misura – considerarsi uno storico e antropologo?
Il laboratorio è aperto a un massimo di 25 persone in presenza e 25 nella virtual room. Per partecipare al workshop in presenza, che si terrà completamente in inglese, si dovrà presentare il green pass, per il resto è sufficiente registrarsi (qui trovate la pagina dedicata).

La rassegna su MyMovies
Dall’1 al 27 ottobre è inoltre disponibile una ricca rassegna di titoli visibili su MyMovies: trovate l’intero programma a questo link. Noi segnaliamo in particolare DUSI AND JENŐ, diario privato di una coppia di Budapest vista prima, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, in un’atmosfera spettrale, decaduta e su cui aleggia la grande ombra dell’occupazione nazista; THE MAELSTROM – A FAMILY CHRONIC, storia di una famiglia ebrea olandese che inconsapevole finisce nel vortice della distruzione nazista: uno dei più straordinari documenti storici sull’olocausto ebraico; PICTURESQUE EPOCHS – THE LIFE OF MÁRIA GÁNÓCZY PAINTER AND FILMMAKER, un viaggio nel tempo attraverso duecento anni di arte e storia ungheresi, visti dall’occhio di quattro pittrici.
Dal 2015 Birdmen Magazine raccoglie le voci di cento giovani da tutta Italia: una rivista indipendente no profit – testata giornalistica registrata – votata al cinema, alle serie e al teatro (e a tutte le declinazioni dell’audiovisivo). Oltre alle edizioni cartacee annuali, cura progetti e collaborazioni con festival e istituzioni. Birdmen Magazine ha una redazione diffusa: le sedi principali sono a Pavia e Bologna
Aiutaci a sostenere il progetto e ottieni i contenuti Birdmen Premium. Associati a Birdmen Magazine – APS, l‘associazione della rivista