
L’imbarazzante versione sovietica de Il Signore degli Anelli è stata ritrovata
Nel 1991 la TV di Leningrado trasmise qualcosa di unico, un adattamento sovietico del Signore degli Anelli andato in onda solo una volta e poi caduto nell’oblio, similmente a come l’Unico Anello cadde nell’ombra dopo la morte di Isildur a Campo Gaggiolo. Ma 30 anni dopo, lo show televisivo, come l’Anello, è stato ritrovato e si propone come fonte di nuovi incubi e orrori per i lettori dei romanzi di Tolkien e per gli amanti del bello in generale. Il Signore degli Anelli sovietico sembra infatti il golem deforme generato da una Federazione arretrata e in caduta libera, senza una traccia di budget e con riferimenti estetici degni di un incontro tra la Melevisione e i programmi che andavano in onda su Antenna 3 (Festa in piazza su tutti). Un circo del cattivo gusto che proprio per questo ha attirato centinaia di migliaia di spettatori su YouTube, dove è disponibile grazie a un’insperata opera di digitalizzazione.

Intitolato Khraniteli, traducibile con “Guardiani”, il film per la TV copre le vicende de La Compagnia dell’Anello, primo dei tre volumi che compongono Il Signore degli Anelli. Channel 5 l’ha caricato un due parti, entrambe viste già centinaia di migliaia di volte mentre poco a poco il pubblico si estende oltre i confini dell’ex Unione Sovietica per toccare un po’ tutto il mondo. Complice l’attesa per la nuova serie Amazon ambientata nello stesso universo fantasy, ora in produzione, gli spettatori più arditi, forti di uno stomaco di amianto, potranno dilettarsi nella visione di questa perla radioattiva. A partire dal poetico initium con sottofondo simil-neomelodico, per arrivare all’orrida trasformazione di Smeagol in Gollum, resa con qualche etto di lattuga apposto sulla faccia del malcapitato attore.
Gollum diventa invisibile Gollum “lattughino” ride a crepapelle
Le scene in chroma key fanno a pugni con qualsiasi idea di sanità mentale, ricacciando tutto l’universo di Tolkien in una nuova dimensione sci-fi à la Tron, à la Videodrome, una vera delizia per collezionisti, un affronto per tutti gli altri. Vero fiore all’occhiello dell’intera produzione – e dico sul serio – sono le scene coi Nazgûl a cavallo, realizzate senza strani artifici di seconda mano, sfruttando invece la natura innevata delle campagne sovietiche. Ma al di là dell’esito finale evidentemente di basso livello, la storia del Signore degli Anelli sovietico è l’ennesima dimostrazione delle potenzialità archivistiche di YouTube e piattaforme simili, in cui da un giorno all’altro potrebbero rispuntare antichi gioielli che si credevano perduti.

Per i fan di Tolkien questa invece è un’ulteriore conferma di quanto l’opera del grande scrittore inglese abbia influenzato i creativi provenienti dalle più diverse culture, che con mezzi più o meno adatti hanno provato a dare forma visibile a storie che ancora oggi uniscono attraverso e oltre i confini nazionali. Una natura transnazionale e profondamente ecumenica tipica delle grandi mitologie, che con Peter Jackson ha avuto la sua massima espressione cinematografica e ora si appresta a regalarci nuovi adattamenti per piattaforma. Nel frattempo possiamo tenerci occupati con queste scorribande sovietiche e recuperare anche Il favoloso viaggio del Sig. Bilbo Baggins, lo Hobbit (1985), altro show televisivo sovietico in circolazione su YouTube (lo trovate a questo link, e ringrazio Chiara Monetti per avermelo segnalato). Dalla Russia potrebbero arrivare altri video di tendenza su YouTube, state all’erta.
“All’alba, guardate ad Est”
Come vedere Il Signore degli Anelli Sovietico
Di seguito la prima e la seconda parte del Signore degli Anelli sovietico:
Per finire, una gallery imperdibile, direttamente dalla Terra di Mezzo





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