
Il nuovo videoclip dei Safdie Brothers è un VHS spettrale inviato da un futuro passato
Il sodalizio artistico tra i Safdie Brothers e Oneohtrix Point Never è ormai consolidato, quest’ultimo, dopo aver firmato le musiche per Good Time e Uncut Gems, si è rimesso in contatto con Josh e Benny Safdie per lanciare il suo nuovo album, Magic Oneohtrix Point Never. Ne è nato un videoclip che fa eco alle sonorità elettroniche anni ’80 di Lost but Never Alone, traccia scelta per il lancio, giocando tutto sul tema della nostalgia, sul passato che torna nel presente e sugli scambi che si creano tra spazi e tempi ormai distanti.

Dopo il videoclip per The Pure and the Damned, Josh e Benny Safdie tornano a collaborare con Daniel Lopatin, alias Oneohtrix Point Never, con un video che simula la giornata tipo dei campioni di zapping anni Ottanta-Novanta, con tanto di staffetta tra stacchi pubblicitari, un horror delirante e una sitcom debitrice di Otto sotto un tetto e Willy, il Principe di Bel-Air.

“La nostalgia” – dice Josh Safdie – “è sia rassicurante che profondamente deprimente. È un rapporto di amore/odio. Le emozioni stesse sono inquietanti: Lost but Never Alone è uno zapping spettrale, una rappresentazione su schermo del nostro desiderio di trarre sempre significato dal passato e del trionfo che si prova a demolirlo con qualcosa di nuovo”


E in effetti le immagini non fanno che parlare di distruzione. Un giovane punk dai capelli verdi intrappolato in una sitcom impomatata è in possesso di uno smartphone, di un oggetto venuto dal futuro su cui scorrono le immagini di un’efferata mutilazione cui si accoppia un horror carpenteriano, reminiscente di Halloween quantomeno per il terrificante personaggio mascherato armato di falcetto e pattini da ghiaccio (trattasi di Curtains di Richard Ciupka, uscito 5 anni dopo). Nel mezzo un montaggio spezzato di piccoli frammenti che costruisce una sorta di psichedelico VHS speditoci da un futuro passato. Lost but Never Alone diventa così la restituzione di un pomeriggio da incubo passato davanti a una televisione, tra persone che bruciano e fotografie che ardono in un camino finendo nell’oblio della cenere. Distruzione, perdita e qualche frammento che rimane. “Perso, ma mai solo”.


Dopo la distruzione dello smartphone a opera del “padre padrone”, il ragazzo si chiude in camera e la distrugge “con qualcosa di nuovo”, un meraviglioso assolo di chitarra che spinge via le pareti e spezza la monotonia luministica da sitcom invecchiata giocando su faretti e gelatine multicolore a formare blurred lights e lens flare che sembrano usciti dagli anni ’70 degli Earth Wind and Fire o, più recentemente, dai Daft Punk di Lose Yourself to Dance.

Il video, montato da Benny Safdie e scritto in collaborazione col solito Ronald Bronstein – co-sceneggiatore dei Safdie sin dai tempi di Daddy Longlegs – si può in un certo senso registrare come una tappa di avvicinamento alla televisione da parte dei fratelli newyorkesi, ora al lavoro sul pilot di The Curse, serie ideata per Showtime a parodia dell’emittente HGTV, che, per intenderci, ha creato alcuni caposaldi della reality-TV, da Extreme Makeover: Home Edition a Fratelli in affari. Se Uncut Gems ci era sembrato a tratti un calco d’autore di Jersey Shore, ecco che la cultura televisiva torna nelle mire di due autori che dalle collaborazioni con videomaker e YouTuber fino a quelle con Iggy Pop e The Weeknd sembrano davvero un ponte tra passato e futuro, tra analogico e digitale, tra musica e immagini.


Se lo smartphone e la cultura digitale hanno ormai preso il sopravvento sulla nostra libertà mentale, trasformandoci in centrifughe per immagini non richieste provenienti da infinite fonti, è forse vero che abbiamo cominciato a perderci in un tubo catodico già a metà anni ’80. Senza voler sovrainterpretare ulteriormente, lasciamo che sia la musica a guidarci fuori da questo incubo.
Qui il videoclip di Lost but Never Alone, diretto dai Safdie Brothers:
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