
404found: la prima narrazione transmediale italiana
Narrazione transmediale, distopia, apocalisse
404found è un progetto di narrazione transmediale realizzato dal team di creativi composto da Nicolò, Zara, Lejla, Fedro e Francesca, autori di una neonata realtà che conta già vari post e articoli, podcast, video e altro materiale ancora. La storia che prende forma dai contenuti – ma già preannunciata nella breve sinossi presente sul sito web – tratteggia un panorama distopico, con risvolti apocalittici che forse verranno chiariti più apertamente in seguito. Gli articoli e i notiziari realizzati dal team scoprono alcuni dettagli di un’Italia che fronteggia i cambiamenti climatici e l’ascesa di forze sovraniste – è evidente un certo slancio critico verso la situazione politica e sociale contemporanea –, mentre un virus misterioso e letale sembra mettere in crisi l’ordine sociale in alcune zone urbane. Ma in cosa consiste esattamente una costruzione della narrazione transmediale come quella messa in atto da 404found?
Narrazione e storytelling
Il concetto di “narrazione” è protagonista della contemporaneità e racchiude una parte rilevante delle nostre esperienze quotidiane. È fondamentale per spiegare la forma dell’identità nei social media, comprendendo l’uso – a tratti aberrante – che se ne fa in politica, dimensione dove la narrazione è ormai un cardine della propaganda attuale, basata sulla costruzione di leader monopolizzanti. All’ascesa del ruolo della narrazione (o storytelling, che trova applicazione frequente, ad esempio, nel marketing) nell’ultimo secolo ha sicuramente contribuito la proliferazione dei media e la loro pervasività nelle nostre pratiche quotidiane. Così come la Storia ci viene raccontata per mezzo di svariati canali di comunicazione, anche le storie ci sono sempre più spesso proposte tramite più forme espressive integrate fra loro. Ne è un esempio l’Expanded Universe di Star Wars, che affianca alla saga cinematografica libri, fumetti, videogiochi e serie. 404found è stato creato tenendo presente questo panorama mediale “convergente” (Jenkins) e le sue potenzialità, proponendosi come un progetto di narrazione transmediale unico e innovativo nell’ambiente artistico italiano.
Come si articola il progetto 404found
Nei fatti, il fruitore della narrazione di 404found inizia la sua esplorazione dal sito, punto di snodo dei contenuti di questo universo. Dalla pagina web possiamo orientarci verso i vari tipi di contenuti proposti, i quali permettono un breve tuffo nei dettagli dell’ambientazione, in modalità fra loro spesso eterogenee. Alcuni, come notiziari e articoli di cronaca, rivelano informazioni del contesto d’ambientazione in maniera generica, dal punto di vista estremamente ampio dei mass media. All’opposto, un video che mostra una chat in un gruppo di Whatsapp permette di conoscere dettagli dello sfondo da un punto di vista estremamente specifico e personale. Le informazioni reperibili finora sono limitate – ma in un certo senso lo saranno sempre – e non hanno nemmeno tratteggiato le identità di eventuali protagonisti. Questa “lacuna”, però, sarà colmata durante la terza fase del progetto, che arriverà nel 2020. Dato che 404found è ancora in procinto di allestire l’ambientazione, questo è forse il momento migliore per iniziare a districarsi fra i contenuti proposti e costruire a piccoli passi un’immagine di questo mondo. A tal proposito, è senza dubbio da evidenziare il lavoro svolto nell’approfondire gli eventi storici che portano al futuro distorto in cui prenderanno forma gli eventi centrali della narrazione, altro aspetto caratterizzante e originale di questa proposta.
Il ruolo del pubblico
Dare conto dei contenuti di 404found è una sfida complessa che qui non c’è bisogno di affrontare: il fascino della narrazione transmediale sta nel compito del fruitore di destreggiarsi nella foresta di contenuti proposti, riordinare le informazioni ottenute da essi e costruire una storia coerente. La forza di questo progetto sta in quello che Lessing chiamava libero gioco dell’immaginazione: gli autori hanno scelto di tratteggiare un mondo vivificandolo con tanti piccoli dettagli e lasciando al fruitore il compito di riempire gli spazi vuoti. Uno storytelling di questo tipo permette quindi al pubblico di essere estremamente attivo nella creazione stessa degli eventi, scandagliando i contenuti proposti alla ricerca di un filo conduttore, cimentandosi in una sorta di archeologia di un futuro possibile. Gli autori, inoltre, hanno suddiviso la narrazione in varie fasi in cui raccolgono i contenuti e hanno pubblicato video-riassunti dove parlano di quanto raccontato, in cui segnalano anche le loro intenzioni artistiche e le ragioni di alcune scelte narrative.
L’avventura di 404found è ancora all’inizio ed è impossibile non essere per lo meno attratti dalla struttura della narrazione, inedita nel panorama italiano. Proprio a causa della singolarità di questa idea, nata in un contesto assolutamente indipendente e da un piccolo gruppo di giovani, la principale sfida da affrontare sarà probabilmente la necessità di dover pubblicare costantemente una mole eterogenea di contenuti su diversi media senza un vero e proprio budget a sostegno. La creatività è sostanzialmente il motore più importante di questa iniziativa e la retribuzione sarà la risposta del pubblico, nonché l’orgoglio di aver intuito la possibilità di avventurarsi per primi in un sentiero ancora inesplorato nel nostro Paese.
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