
Cosa guardare a marzo al cinema!
All’interno di questa nuova rubrica, ci occuperemo di raggruppare i titoli cinematografici che, di mese in mese, approderanno nelle sale italiane, selezionando quelli che più riterremo essere meritevoli dell’attenzione spettatoriale.
Prendiamo qui avvio con i film attesi per marzo 2019, che dopo le grandi uscite ravvicinatissime nel corso degli ultimi mesi, specie in vista degli Oscar, promette di non adagiarsi, mantenendo uno standard non meno elevato in termini tanto qualitativi quanto quantitativi.
Le pellicole vengono riportate in ordine di uscita. Diamo ora un’occhiata a cosa ci aspetta!
JULES ET JIM – Lunedì 4 marzo
Regia: François Truffaut | Sceneggiatura: François Truffaut, Jean Gruault | Anno: 1962 | Paese di produzione: Francia
Il capolavoro di François Truffaut è sicuramente la pellicola da prediligere nel mese di Marzo. Jules et Jim torna in sala in versione restaurata e in lingua originale, grazie all’intervento della Cineteca di Bologna che già con Ladri di biciclette (1948, di Vittorio De Sica) aveva dato avvio, lo scorso 4 febbraio, ad una nuova ed entusiasmante stagione del Cinema Ritrovato. Esaltato dalla figura di Jeanne Moureau, diva per eccellenza del cinema francese – rispetto alla quale in una celebre scena la macchina da presa non può mancare di soffermarsi sul suo volto per il puro piacere di godere del suo sorriso -, il film è uno degli esiti più felici della rivoluzionaria riflessione sul cinema condotta dalla Nouvelle Vague francese. Le sale italiane che avranno la cura di proiettarlo non saranno di certo moltissime, ma il nostro consiglio è di fare uno sforzo: poter godere nuovamente, o per la prima volta, a distanza di oltre 50 anni, della proiezione su grande schermo di uno dei capolavori del cinema di tutti i tempi, pare per noi essere, al tempo stesso, una necessità e un atto d’amore verso la settima arte. Clicca qui per vedere il trailer.
CAPTAIN MARVEL – Mercoledì 6 marzo
Regia: Anna Boden, Ryan Fleck | Sceneggiatura: Anna Boden, Ryan Fleck, Geneva Robertson-Dworet, Jac Schaeffer | Anno: 2019 | Paese di produzione: U.S.A.
Captain Marvel è uno dei tre film dei Marvel Studios attesi per quest’anno, ma a differenza degli altri due (l’epico e mastodontico Avengers: Endgame e il secondo episodio sull’ennesimo ciclo dedicato all’Uomo Ragno, Spider-Man: Far From Home), l’opera diretta da Anna Boden e Ryan Fleck vede l’introduzione di un nuovo, attesissimo personaggio, nonché il primo femminile dopo 20 film ambientati nel Marvel Cinematic Universe: l’ex pilota di caccia Carol Denvers. Ambientato nel 1995, il film segue le vicende e il coinvolgimento della donna in un conflitto intergalattico, a cui prenderà parte attiva nei panni dell’eroina Capitan Marvel. Nonostante una pre-produzione lunga e travagliata, il film sta riscontrando in questi giorni i primi entusiasti pareri della critica (specie via Twitter), in attesa di più precise e meditate recensioni. A rendere Captain Marvel meritevole di ulteriore attenzione, qualora ce ne fosse bisogno, è poi la scelta di affidare il ruolo protagonistico alla talentuosissima Brie Larson, già meritato premio Oscar nel 2015 per Room. Clicca qui per vedere il trailer.
COCAINE: LA VERA STORIA DI WHITE BOY RICK – Giovedì 7 marzo
Regia: Yann Demange | Sceneggiatura: Andy Weiss, Logan Miller, Noah Miller, Steve Kloves | Anno: 2018 | Paese di produzione: U.S.A.
Un po’ in sordina, specie per la poca pubblicità che lo ha interessato, il 7 marzo arriva un altro titolo interessante, primariamente per la storia che racconta. Il soggetto è infatti ispirato alla storia vera di Richard Wershe Jr., noto ai più come “White Boy Rick”, divenuto ad appena 14 anni il più giovane informatore dell’FBI. Scaricato poi da questi, 3 anni più tardi il ragazzo cominciò il suo percorso nella direzione opposta, come trafficante di cocaina. Al di là di una regia tutta da valutare (Yann Demange è solo al suo secondo lungometraggio cinematografico in carriera), il film annovera nel suo cast nientemeno che Matthew McConaughey (nei panni del padre Richard Wershe Sr.) e la splendida colonna sonora composta dal talento di Max Richter. Potrebbe in definitiva trattarsi della sorpresa – in positivo – di questo ricco mese. Clicca qui per vedere il trailer.
GLORIA BELL – Giovedì 7 marzo
Regia: Sebastián Lelio | Sceneggiatura: Sebastián Lelio | Anno: 2018 | Paese di produzione: U.S.A., Cile
È spesso vero che gli esiti di quella triste tendenza statunitense a fagocitare qualsiasi prodotto cinematografico straniero che può risultare interessante per farne un proprio remake a stelle e strisce, risultino deludenti per la loro artificiosità o piattezza. Ci si potrebbe però arrischiare a ipotizzare un esito differente per Gloria Bell, appunto remake americano del film cileno Gloria (2013), vincitore dell’Orso d’argento a Berlino nel 2014. In primo luogo, bisogna guardare alla figura di Sebastián Lelio: non l’ultimo arrivato, ma un regista cileno affermato che, affianco al collega Pablo Larraín, ha ottenuto il plauso della critica con una filmografia solida e sempre più in ascesa, da La sagrada familia (2005) a Disobedience (2017), passando per lo stesso Gloria e Una donna fantastica (2017). Da questi titoli, Gloria Bell recupera, ancora una volta, la volontà di raccontare la sovversione, l’emancipazione dello spirito e del corpo contro il canone imposto dalla società. Nei panni di Gloria, che trasloca dall’ambientazione cilena a quella americanissima di Los Angeles, c’è Julianne Moore, la quale investe la commedia ribattendo al divorzio e all’appiattimento della protagonista coi suoi impeti, la sua vitalità e la voglia di danzare. Nel cast anche John Turturro. Clicca qui per vedere il trailer.
DUMBO – Giovedì 28 marzo
Regia: Tim Burton | Sceneggiatura: Ehren Kruger | Anno: 2019 | Paese di produzione: U.S.A.
Il terzo appuntamento con la rigorosa riprogettazione in live-action dei classici animati targati Disney ha per oggetto la pellicola del 1941 sull’elefantino più famoso del mondo, Dumbo – L’elefante volante. Forse la più commovente tra le storie Disney, Dumbo sembra essere tagliato su misura per il cinema eccentrico di Tim Burton (a cui è affidata la regia), il quale non manca di posare, anche su quest’ultimo lavoro, il velo delle oscurità che tendenzialmente incupiscono le atmosfere dei suoi film e offuscano i sentimenti dei suoi personaggi. Non c’è quindi da aspettarsi un racconto semplice e felice, ma triste e ampolloso, artificioso nelle forme barocche burtoniane, che ricorre ampiamente – e forse questo è un peccato – anche alla tecnologia del CGI. Il cast è ricco e di qualità, tra le cui fila spiccano volti già noti al cinema di Burton (Michael Keaton, nei panni dell’imprenditore V.A. Vandevere, e la bellissima Eva Green, che interpreta Colette) e altri nuovi (in particolare, Colin Farrell nei panni del protagonista Holt, ex artista da circo che deve prendersi cura di Dumbo). C’è tanta curiosità per quest’ennesima trasfigurazione disneyana – il cui grado di necessità ci è però oscuro – e buona parte di ciò dipende dall’ottimo lavoro della produzione nel far filtrare un numero bassissimo di informazioni, che sospendono qualsivoglia giudizio in attesa della necessaria – questa sì – visione in sala. Clicca qui per vedere il trailer.
NOI – Giovedì 28 marzo
Regia: Jordan Peele | Sceneggiatura: Jordan Peele | Anno: 2019 | Paese di produzione: U.S.A.
Quello che è sicuramente da annoverarsi come uno dei premi Oscar più curiosi degli ultimi anni, il regista Jordan Peele, che si aggiudicò la famosa statuetta per la Sceneggiatura Originale con Scappa – Get Out (2017), a distanza di due anni torna a destare la curiosità della critica e del pubblico internazionale con un altro horror, Noi, di cui cura ancora una volta anche la sceneggiatura. Se il precedente film affrontava la questione razziale con determinazione e un pizzico di schizofrenia, con Noi il regista americano sposta la propria attenzione sulle paure umane e sulla loro manifestazione. In particolare, Jordan Peele guarda alla paura per se stessi – e sembra farlo sempre con una certa audacia – raccontando del tormento procurato ai membri di una famiglia afroamericana in vacanza, i Wilson, da quattro personaggi ombrosi e terrificanti che appaiono come i loro doppelgänger. La visione del film è da consigliarsi soprattutto in funzione del suo carattere fortemente ludico, alla pari e magari più del precedente Get Out, che potrebbe confermare le doti di Peele come affidabile intrattenitore per amanti del thriller e dell’orrore. Clicca qui per vedere il trailer.
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