
Stage4Ukraine – Un palco per il futuro
Stage4Ukraine è il nuovo progetto teatrale e umanitario di Matteo Spiazzi, regista veronese con svariati spettacoli prodotti e rappresentati nell’Est Europa all’attivo. Matteo avrebbe dovuto debuttare al Teatro nazionale accademico dell’operetta di Kiev il 25 febbraio, con un’opera dal titolo The Ball, liberamente ispirata al film Ballando ballando di Ettore Scola, costruita in collaborazione con la coreografa Katia Tubini. Si trattava, come spesso accade per questo genere di produzioni, di una macchina grande e complessa, che si è inceppata a poche ore dalla partenza, per le ragioni ormai tristemente note a tutti. Matteo e Katia sono riusciti a lasciare la capitale ucraina dopo tre giorni, grazie ai mezzi messi a disposizione dall’ambasciata italiana, che hanno reso possibile il rientro in Italia al sicuro, in seguito a un estenuante viaggio di ventisei ore.

Ma il loro pensiero è rimasto con tutti gli artisti, i collaboratori e gli studenti di teatro ancora nel Paese, costretti ad assistere e a vivere i fatti drammatici di questi giorni, intrappolati in una situazione di guerra. Per utilizzare le parole di un post di Spiazzi: «Colleghi, amici, studenti con cui fino a ieri si parlava di arte e di teatro», e che «da oggi imbracceranno fucili per difendere la propria gente, il proprio Paese, le proprie case». Fra questi alcuni giovanissimi di cui Matteo è stato a più riprese insegnante presso l’Accademia d’arte drammatica del Left Bank Theatre di Kiev. L’esigenza di creare un canale che permetta un loro arrivo nel nostro Paese, dove possano proseguire, seppur in condizioni diverse, il loro percorso di studi diventa la priorità assoluta del regista.
Ecco quindi che nasce Stage4Ukraine, il progetto umanitario teatrale che si pone l’obiettivo di accogliere studentesse e studenti ucraini d’arte drammatica a San Giovanni Lupatoto, comune situato appena fuori Verona (di cui Spiazzi è originario), per dar loro la possibilità di continuare a occuparsi di arte in questo tragico momento. L’obiettivo è certamente complesso, ma chiarissimo nelle intenzioni di Matteo, così come in quelle di Davide De Togni, giovane attore e regista lupatotino, che lo sta affiancando in questa nuova impresa.

Fino a ora i due artisti veronesi sono riusciti a ospitare venti giovani studentesse con le madri di alcune di loro, ma, grazie ai social e al passaparola, la lista di ragazze e ragazzi under 18 che si stanno mettendo in contatto con Matteo e Davide per aderire a Stage4Ukraine, raggiungere l’Italia e proseguire i propri studi si allunga di giorno in giorno. Nell’arco delle prossime settimane sono attesi gli arrivi di almeno altre dieci persone, una sfida enorme per i volontari che stanno cercando, e spesso ottenendo, l’appoggio del Comune di Verona, delle altre istituzioni locali e della società civile nella loro corsa contro il tempo. La prima urgenza è trovare una struttura che ospiti tutti i rifugiati in un unico luogo in cui possano riconoscersi e non sentirsi completamente abbandonati e dispersi nel nuovo contesto.
Il passo successivo di Stage4Ukraine sarà la costituzione di un percorso di studi alternativo, che avrà sede presso il Cinema Teatro Astra di San Giovanni Lupatoto, all’interno del quale Spiazzi conta di poter ospitare insegnanti e collaboratori italiani e internazionali, auspicabilmente anche ucraini (la speranza è, infatti, che la crescita del progetto possa consentire l’arrivo anche di qualche collega nel campo dell’insegnamento). Un percorso in cui le ragazze e i ragazzi riescano a tornare a guardare al proprio futuro, magari non con serenità, ma con la forza che la passione sa dare anche nei momenti più impensabili. Un percorso che costituisca uno spazio protetto. Un percorso che rimetta al centro delle vite di questi giovani ciò che per loro è sempre stata la priorità: il teatro.
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