
La troupe russa che sta girando il film “The Challenge” torna dallo spazio
Ultimi avvistamenti nello spazio: è il russo The Challenge, nome provvisorio del primo film girato in orbita. La troupe, composta dal regista Klim Šipenko, dall’attrice Yulia Peresild e dall’astronauta Anton Shkaplerov, il quale aveva già partecipato a tre missioni spaziali, è partita a bordo della navicella Soyuz MS-18 lunedì 5 ottobre dal Cosmodromo di Bajkonur in Kazakistan, per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale. Lì l’attendeva l’astronauta Oleg Novitski, in orbita da sei mesi. La Soyuz è tornata nella base spaziale in Kazakistan domenica 17 ottobre alle ore 4.36, secondo l’orario previsto, per un totale di dodici giorni trascorsi nello spazio.
Il viaggio è stato finanziato dall’Agenzia spaziale russa Roscosmos, coinvolta nella produzione insieme a Channel One, la televisione statale russa. La Roscosmos ha trasmesso in diretta le immagini dell’atterraggio di domenica, le quali faranno anche parte del lungometraggio. Quest’ultimo, realizzato in concorrenza con un progetto analogo degli USA annunciato lo scorso anno – che dovrebbe coinvolgere l’attore Tom Cruise, il regista Doug Liman, la NASA e lo SpaceX di Elon Musk – è riuscito a battere sul tempo Hollywood, rappresentando l’ennesimo record sovietico nello spazio. Oltre al primo film, infatti, sono russi il primo satellite mandato in orbita (lo Sputnik), il primo animale (la cagnolina Laika), la prima donna e il primo uomo (Valentina Tereshkova e Yuri Gagarin).
Gli intensi addestramenti del regista e dell’attrice per le riprese, definiti da loro estenuanti, sono cominciati gà in primavera, nel Cosmodromo di Bajkonur. Le riprese, effettuate da Šipenko con una macchina a mano, hanno avuto inizio non appena la troupe è giunta alla Stazione Spaziale Internazionale. Qui Šipenko ha lavorato inoltre come operatore, scenografo e truccatore. I dettagli della trama non sono ancora noti, ma ciò che sappiamo è che in The Challenge vedremo come protagonista Yulia Peresild nei panni di un chirurgo mandato in missione d’emergenza per salvare la vita di un astronauta malato – interpretato da Oleg Novitski – le cui condizioni non gli permettono di essere curato sulla terra.

Il viaggio non è stato privo di complicazioni. Il 5 ottobre il sistema di attracco automatico Kurs della Soyuz è andato in tilt, costringendo il comandante a passare al controllo manuale; dopo qualche giorno, venerdì, i propulsori della nave hanno inaspettatamente preso fuoco, causando problemi alla Stazione Spaziale Internazionale e bloccando temporaneamente le riprese.
Dopo il loro atterraggio sulla terra, Yulia Peresild e Klim Šipenko sono stati portati al centro di addestramento per cosmonauti Star City, in Russia, per una riabilitazione della durata di dieci giorni. Intanto il mondo attende l’uscita del lungometraggio.
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